Sicurezza sul lavoro, nasce il centro di documentazione
28 giugno 2007
L'impegno per un'attività di prevenzione ancora più incisiva in materia anti-infortunistica sul lavoro può contare da oggi su uno strumento in più: il Centro di documentazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, realizzato presso l'Ass 4 " Medio Friuli", grazie ad un finanziamento regionale da parte della Direzione centrale del Lavoro. L'iniziativa rientra in un Protocollo d'intesa siglato nel 2004 dall'Assindustria friulana, dalle organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil e dalle Aziende per i servizi sanitari della provincia di Udine (Alto, Medio e Basso Friuli), oltre che dalle Direzioni provinciali dell'Inail e del Lavoro. «Gli infortuni sono scesi in provincia di Udine del 12,3\% rispetto al 2001, da 11.923 a 10.462 - ha rilevato il presidente dell'Assindustria friulana, Giovanni Fantoni -. Un miglioramento che è ancora più sensibile nel settore manifatturiero, dove gli infortuni sono diminuiti del 24,1\%, da 3.834 a 2.909. Al di là dei numeri - ha proseguito - va valorizzato, anche attraverso questa iniziativa del Centro, il senso di coinvolgimento e di sensibilizzazione di tutti i soggetti interessati a condividere e proseguire un percorso così importante con la coerenza dei comportamenti quotidiani». Alla presentazione del Centro, a Palazzo Torriani, è intervenuto anche l'assessore regionale al Lavoro Roberto Cosolini che ha sostenuto sin dalle prime battute il progetto e che si è già detto disponibile ad estenderlo al resto della regione. «Questa iniziativa - ha affermato Cosolini - rappresenta una delle piattaforme della sicurezza che la Regione riteneva utile attivare anche perché persegue gli obiettivi che ci eravamo prefissi con la legge regionale del buon lavoro: ovvero, maggiore collaborazione tra le istituzioni, potenziamento della formazione e costruzione di partenariato e reti». L'assessore ha inoltre garantito continuità al progetto: «La prevenzione si fa con un'azione a 360°, impostata sul medio-lungo periodo. Non servono spot o azioni estemporanee». Secondo l'assessore, il target da sensibilizzare è soprattutto quello degli studenti e delle agenzie di lavoro («I problemi - ha sottolineato - derivano spesso infatti dalla discontinuità e dalla mancata consapevolezza dei comportamenti da tenere»). È stato inoltre sottolineato come l'attività di diffusione della cultura della sicurezza tra gli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore sia determinante per fornire ai futuri lavoratori, dirigenti, imprenditori e progettisti un approccio al mondo del lavoro che sia coerente con i ruoli e la responsabilità che ciascuno rivestirà. È prevista per questo un'impostazione trasversale con il coinvolgimento di diverse discipline curriculari con l'obiettivo di convergere su temi chiave: lavoro, salute, sicurezza, stili di vita, educazione in senso generale. |
Aggiornata il 16 maggio 2013