Casa - anci, lettera aperta al presidente del consiglio degli assessori alle politiche abitative
28 giugno 2007
Gli Assessori alle politiche abitative di alcuni dei principali Comuni italiani (Roma, Torino, Milano, Firenze, Napoli, Pisa, Venezia, Bari, Bologna, Trieste, Catania, Messina), facenti parte della Consulta Casa dellANCI, hanno inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi e per conoscenza ai Ministri Di Pietro, Ferrero, Bindi e Melandri chiedendo un impegno straordinario per dare adeguata attenzione alle problematiche relative allemergenza casa.
LANCI scrivono gli Assessori - ha partecipato attivamente alla discussione sulla definizione del documento denominato tavolo di concertazione generale sulle politiche abitative previsto dalla legge n 9 dell8 febbraio 2007. I lavori coordinati dal Ministro Di Pietro alla presenza dei Ministri Ferrero, Bindi e Melandri si sono conclusi con un atto programmatico che e stato siglato dallANCI e dalla Conferenza delle Regioni, nonche da tutte le organizzazioni sindacali, dalle associazioni dei proprietari di casa, dei costruttori, delle cooperative di abitazione. Il testo dovra orientare secondo la legge 9/2007, dintesa con la Conferenza Unificata, i Ministri nella predisposizione del programma nazionale sulla casa, da trasmettere alle Camere per i pareri delle Commissioni Parlamentari.
Sulla base del documento che fissa le linee complessive del piano casa nazionale sia dal punto di vista della manovra economica che fiscale e procedurale proseguono viene prefigurata una nuova fase delle politiche sulla casa in Italia che considera lalloggio sociale (ridefinito anche sulla base degli indirizzi comunitari) un bene di interesse generale. I Comuni hanno apprezzato che siano stati recepiti alcuni dei contenuti da loro rivendicati a partire dalla proposta di finalizzare nuovi finanziamenti non su generici programmi da attuare, ma su piani regionali, costruiti sui piani concreti e di verificata fattibilita, predisposti dai Comuni e sui quali si garantisce il cofinanziamento da parte di Stato, Regioni e gli stessi Comuni. I fondi devono essere tutti destinati allattuazione dei piani predisposti dai Comuni e presentati dalle Regioni con meccanismi sostitutivi dei soggetti inadempienti destinati sia alle famiglie sfrattate al 14 ottobre che a quelle presenti nelle graduatorie del diritto alla casa.
Si e anche convenuto sulla necessita di suddividere lattuazione del Documento del Tavolo di concertazione in un DECRETO LEGGE (che si inserisce nella discussione sulluso delle attuali maggiori entrate) ed in un Disegno di Legge collegato al DPEF e quindi alla Finanziaria. I Comuni evidenziano gli Assessori - hanno gia fatto presente che nellagenda del Consiglio dei Ministri occorre prevedere uno spazio importante per dare soluzioni a temi fondamentali per il nostro Paese e tra questi assume rilevanza lemergenza abitativa ed una nuova politica sulla casa. Comunque grande sarebbe la delusione se un lavoro che ha visto una intesa tra ben quattro Ministri, le Regioni e i Comuni e che affronta un tema caldissimo dellemergenza sociale del nostro Paese rimanesse lettera morta.
Se questi provvedimenti non venissero attuati i piani casa elaborati dai Comuni, anche per fronteggiare la scadenza della proroga degli sfratti del prossimo 14 ottobre, rimarrebbero senza una delle tre gambe. I piani vengono infatti finanziati da fondi comunali, regionali e statali (per il 2007 almeno un miliardo di Euro deve provenire dallo Stato) e gli Enti locali non possono davvero essere lasciati soli a fronteggiare uno dei cardini della politica di attenzione sociale di un Governo. Pensiamo poi a quelle aree del Mezzogiorno dove questa emergenza si associa ad una ben grave condizione complessiva.
Gli Assessori della Consulta Casa dellANCI concludono - uniti come mai a prescindere dalla configurazione politica delle giunte, chiedono pertanto un impegno straordinario per dare una adeguata attenzione a cio che abbiamo evidenziato.
Aggiornata il 16 maggio 2013