Servizio "emergenza caldo", numero verde 800 007 800
10 luglio 2007
Anziani, bambini al di sotto dei 4 anni, persone obese, malati cronici (cardiopatici, asmatici, ecc.): sono queste le categorie di cittadini al centro del servizio " Emergenza Caldo".
Avviato in giugno e promosso dalla direzione regionale alla Salute e Protezione Sociale, il servizio accompagnerà la cittadinanza sino alla fine di agosto, con una serie di iniziative mirate a dar sostegno alle fasce più deboli della popolazione.
Per il quarto anno consecutivo, è stato attivato un Centro informativo regionale che risponde ogni giorno, dalle 10.00 alle 20.00, al Numero verde 800.007.800. Il numero consente di ottenere risposte sui servizi disponibili e consigli per affrontare nel modo migliore le ondate di calore, ma lo si può utilizzare anche per attivare un servizio di " allerta telefonica" per qualsiasi soggetto a rischio, una garanzia in più di protezione in caso di emergenza.
Attraverso il Numero verde, anche Televita svolge un'attività di monitoraggio telefonico rivolto a circa 400 utenti, immediatamente informati e posti sotto controllo in caso di temperature superiori ai 33 gradi e con un tasso di umidità superiore al 50 per cento.
Nel progetto sono coinvolti anche alcuni dei Nuclei operativi regionali di Protezione Civile dell'Associazione Nazionale Carabinieri. In diretto contatto con il Centro informativo, sono a disposizione per eventuali interventi domiciliari urgenti, quali la consegna di farmaci e di generi di prima necessità.
Punti di riferimento per la realizzazione del programma sono, con il Centro informativo, i distretti sanitari e le farmacie. Grazie all'accordo con Federfarma, le farmacie si occupano della diffusione del materiale informativo e della distribuzione della card con il Numero verde ai clienti che, a giudizio del farmacista, possono aver bisogno di tutela. Il materiale informativo è reperibile anche presso i distretti, gli ospedali, i medici di base, i centri di volontariato, i ricreatori, le leghe pensionati.
Ai distretti sanitari invece compete, in collaborazione con i medici di medicina generale e con i servizi sociali territoriali, l'individuazione dei soggetti a rischio da inserire nel programma telefonico di allerta e monitoraggio. Inoltre è loro incarico assegnare 50 condizionatori messi a disposizione dalla Regione, su specifica domanda degli interessati o su segnalazione dei medici.
Dopo la consegna all'utenza di quelli assegnati in carico ai distretti di Cividale, Tarcento e San Daniele, ne rimangono disponibili ancora 42, affidati a 15 distretti. Per la tipologia climatica del territorio i distretti del Gemonese e di Tolmezzo hanno infatti rinunciato alla diffusione dei condizionatori in modo da consentirne una maggiore distribuzione nelle aree più a rischio.
ARC/LVZ
Aggiornata il 16 maggio 2013