Nuovo protocollo dintesa sul sistema informativo nazionale integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro
(documento propedeutico)
14 luglio 2007
Liniziativa Nuovi Flussi informativi, attivata nel 2002 da parte di
INAIL, ISPESL, Regioni e Province Autonome, ha rappresentato in questi anni una delle più interessanti novità nel panorama della prevenzione occupazionale.
Liniziativa è partita dalla consapevolezza di fondo che per fare correttamente prevenzione è indispensabile avere a disposizione adeguate conoscenze, quindi un organico sistema informativo basato su una congrua base di informazioni e su idonei indicatori di rischio, tenendo presente che un Sistema informativo è naturalmente fondamentale non solo per definire priorità, per mirare le azioni, per valutarne i risultati, per governare i problemi, ma anche a fini generali e complessivi di informazione, comunicazione, socializzazione delle conoscenze ed educazione alla sicurezza ed alla salute.
Con il Protocollo dIntesa siglato il 25 luglio 2002, INAIL, ISPESL, Regioni e Province Autonome hanno appunto convenuto sulla fondamentale importanza della conoscenza per orientare, programmare e pianificare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro, condividendo conseguentemente lesigenza di disporre di un Sistema informativo nazionale integrato per la prevenzione e sottoscrivendo limpegno per la sua realizzazione attraverso un programma di collaborazione sistematica.
Sulla base del Protocollo dIntesa, è stato creato un Gruppo di lavoro nazionale, costituto da rappresentanti dei £ soggetti firmatariSulla base del Protocollo dIntesa, è stato creato un Gruppo di lavoro nazionale, costituto da rappresentanti dei 3 soggetti firmatari: a 5 anni dal Protocollo dIntesa, lattività del Gruppo e limpegno dei soggetti firmatari hanno portato a molti notevoli risultati, sia di merito attraverso unintensa produzione, sia di metodo con la concreta attivazione di un nuovo modo di rapportarsi e sviluppare iniziative e progetti integrati verso il Sistema.
Lobiettivo principale delliniziativa dei Flussi informativi è stato di impostare gradualmente un sistema dinamico in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di programmazione e pianificazione territoriali, contribuendo con dati utili, analitici e di sintesi, alle informazioni utili complessivamente e territorialmente, a partire dallesistenza e dalla collocazione delle imprese in ogni territorio e dalla distribuzione in tali imprese degli infortuni e delle patologie professionali.
In sintesi sono stati definiti i seguenti obiettivi intermedi e di medio periodo:
supportare con informazioni adeguate e strutturate il sistema della prevenzione, e quindi le iniziative/attività di intervento diretto di vigilanza e prevenzione, di informazione, formazione, assistenza e consulenza nei confronti del mondo del lavoro;
contribuire alla realizzazione di strategie di prevenzione sinergiche e in rete.
La produzione finora garantita comprende dati stratificabili sugli eventi infortunistici e tecnopatici secondo alcuni principali raggruppamenti e dimensioni:
Ø azienda, comparto, territorio, andamento temporale;
Ø modalità di accadimento, mansioni, sesso, età, nazionalità;
Ø frequenza e gravità (per gli infortuni)
A partire dal 2002 ad ogni Regione-Provincia Autonoma e ad ogni ASL, ad ogni Direzione regionale e Sede INAIL e allISPESL, pervengono annualmente dati analitici, elaborazioni di sintesi, indicatori - su aziende, infortuni, patologie da lavoro - utili per la conoscenza del proprio territorio, fondamentali per definire priorità di rischio e dintervento, per pianificare e programmare attività ed iniziative. I dati immessi nei CD consegnati fino allanno in corso comprendono lArchivio aziende, attualmente aggiornato al 2004, gli Archivi degli eventi (infortuni e m. p.), attualmente aggiornati al 2005, le chiavi di lettura (e glossario) per linterpretazione dei fenomeni e dei dati, gli indicatori statistici di sintesi riguardanti gli infortuni, il software di gestione dei dati, aggiornato ogni anno sulla base delle esperienze e degli aggiornamenti tecnologici.
Caratteristiche peculiari delloperazione sono la periodicità annuale ed il processo di adeguamento in progress dei dati anche sulla base delle esperienze e dei ritorni dagli utilizzatori, ovviamente nellambito dellaspetto di fondo di rendere disponibili i dati per tutti i territori del paese.
A latere, ma in piena sinergia con le modalità delliniziativa dei flussi, è proceduta lintegrazione dei Progetti INAIL-Comitati Paritetici e ISPESL-Regioni sugli infortuni mortali, con la realizzazione del conseguente Progetto integrato dindagine mirato allapprofondimento di cause e circostanze degli eventi mortali (e di un certo numero di eventi con esiti gravi), che dopo la recente positiva conclusione ha portato alla creazione ed allattivazione dal 1.1.2007 di un Sistema di sorveglianza nazionale permanente sugli infortuni mortali (progetto CCM-ISPESL insieme alle Regioni ed allINAIL).
Un elemento che da subito è stato ritenuto strategico allinterno delliniziativa, con lobiettivo di facilitare e favorire luso dei nuovi flussi informativi nellattività corrente delle strutture deputate alla prevenzione, ed anche al fine di contribuire alla crescita in ogni Regione di gruppi di riferimento in grado di seguire liniziativa (utilizzi, problemi, ricadute, ritorni), è stato laggiornamento metodologico e professionale. In questa logica sono state organizzate nel corso degli anni numerose iniziative che hanno raggiunto un grande numero di operatori delle Regioni e Province Autonome, delle ASL e dellINAIL sia sui Flussi informativi sia sul Progetto Infortuni mortali.
Le ricognizioni effettuate e le informazioni di monitoraggio raccolte evidenziano che si vanno progressivamente diffondendo in tutto il territorio nazionale, seppur in misura e con modalità non omogenee, esperienze duso dei dati, anche incrociate tra Regioni/ASL e INAIL, nellambito di una sempre maggiore collaborazione, integrazione e di sinergie locali e nazionali.
Lauspicio e lobiettivo ispiratore delliniziativa è stato ed è tuttora che in tutte le Regioni, in tutto il paese, si implementi e diffonda la pratica di mirare alla prevenzione partendo dai due cardini fondamentali: sistema informativo e programmazione/pianificazione per priorità, cercando di utilizzare al meglio e di rendere sempre più fruibili le conoscenze esistenti ma anche le risorse umane e strumentali disponibili, evitando le duplicazioni e ricercando le sinergie.
Tra i presupposti di partenza delliniziativa sono da evidenziare in particolare
lo sfruttamento massimo dei contenuti delle banche dati disponibili, di derivazione essenzialmente assicurativa, per finalità prevalentemente preventive;
il miglioramento in progress della qualità dei dati, tenendo conto del diverso livello di completezza dei dati sugli eventi infortunistici rispetto a quelli sul fenomeno delle malattie professionali, che merita specifiche iniziative in tutto il sistema sanitario ai fini di una maggiore emersione ed aderenza alla realtà.
Un altro obiettivo in progress che si sta perseguendo è quello di mettere in relazione i dati dei flussi con altri dati ed archivi, nellambito di uniniziativa di sistema, a livello nazionale ma anche regionale/locale: questo uno degli sviluppi fondamentali che il Nuovo Protocollo dIntesa si pone.
Il Protocollo dIntesa del 2002 definiva già di puntare, con lapporto di tutti i soggetti e di tutte le competenze ed esperienze disponibili, alla realizzazione di un sistema informativo nazionale integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Si tratta quindi di passare ad una nuova fase, tenendo conto delle positive esperienze realizzate in questi anni sia con loperazione Flussi informativi sia nel contesto dei rapporti tra le istituzioni e le parti sociali, orientandosi su due direttrici fondamentali:
- limplementazione ulteriore delle conoscenze grazie ad un potenziamento dei soggetti concorrenti alle stesse, organizzandole e finalizzandole sempre più a fini preventivi;
- il potenziamento e la diffusione sempre maggiore delle possibilità di fruizione delle informazioni che si rendono disponibili.
Una delle più interessanti prospettive è naturalmente quella dellutilizzo sinergico dei dati. Lutilizzo comune da parte di diversi soggetti può consentire da un lato larricchimento delle capacità di lettura e dinterpretazione, partendo dal bagaglio conoscitivo di ognuno, dallaltro una possibilità di verifica sui diversi punti di vista e sulle diverse ottiche, con lobiettivo di incrementare complessivamente le informazioni/conoscenze disponibili.
Nella fase recente, la pianificazione del Ministero della Salute, con le linee operative per la prevenzione degli infortuni emanate dal CCM e con i conseguenti adempimenti di ogni Regione e Provincia autonoma, ha evidenziato la centralità del sistema informativo ai fini della programmazione e pianificazione delle iniziative di prevenzione degli infortuni sul lavoro in tutto i territorio nazionale, riponendo al centro lindispensabilità di disporre di un adeguato sistema informativo (conoscere) per programmare/pianificare iniziative e azioni di controllo e di soluzione ai problemi individuati (prevenire), procedendo per priorità.
Lemersione del lavoro sommerso ed irregolare rientra tra le attività strategicamente prioritarie del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, da realizzare tramite lincrocio delle informazioni sulle aziende contenute nelle banche dati contenute degli organi amministrativi preposti istituzionalmente allo svolgimento di attività connesse.
Lo Schema di disegno di legge approvato il 13.4.2007 dal Consiglio dei ministri, per il conferimento al Governo della delega allemanazione di un Testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro, indica tra le priorità (al punto m) la definizione di un assetto istituzionale fondato sullorganizzazione e circolazione delle informazioni, delle linee guida e delle buone pratiche utili a favorire la promozione e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, anche attraverso il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro che valorizzi le competenze esistenti ed elimini ogni sovrapposizione o duplicazione di interventi
Un sistema informativo (punto n) costituito da Ministeri, Regioni e Province Autonome, Istituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro e Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza sul lavoro, cui partecipino le parti sociali ed al cui sviluppo concorrano gli organismi paritetici e le associazioni e istituti di settore a carattere scientifico.
Si tratta quindi di procedere ad un progressivo sviluppo del sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, il quale, partendo dalle positive iniziative ed esperienze originate dal Protocollo dIntesa del 2002, tenga conto delle opportunità e nuove esigenze che oggi si presentano e che, quindi, parta dal confermato impegno di INAIL, ISPESL, Regioni e Province autonome per assicurare il concorso di nuove adesioni, a partire dallimpegno dei Ministeri della Salute e del Lavoro e dallintegrazione recentemente iniziata anche con lIPSEMA, prevedendo via via il concorso e lapporto di ulteriori soggetti portatori di conoscenze.
Aggiornata il 16 maggio 2013