15 anni di aziendalizzazione. prossimi obiettivi cure primarie e governo clinico
4 luglio 2007
" Il quadro generale della sanità italiana non è negativo. Il nostro Paese ha 'tenuto' brillantemente anche dal punto di vista economico, eccezion fatta per alcune Regioni". A sostenerlo è Filippo Palumbo, della Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, intervenuto al convegno sui 15 anni di aziendalizzazione in sanità, ieri all'Università Cattolica di Roma. " L'aziendalizzazione può giocare ancora molte carte 'forti' - sostiene Palumbo - e quando si dice che bisogna 'rivedere' il Ssn, le aziende non devono temere: si tratta solo di un ammodernamento, e non di una riforma". Tra le carte 'forti' c'è il lancio di campagne di informazione e prevenzione, ma non solo. E' importante, secondo Palumbo, " anche il ruolo delle aziende nelle rifondazione delle cure primarie e del governo clinico, attraverso una maggiore razionalità nel promuovere iter diagnostici e terapeutici". C'è però anche qualcosa che non ha funzionato. " E' il caso della mancata integrazione tra ospedale e territorio - sottolinea il rappresentante del ministero della Salute - e il nuovo incarico per il futuro delle aziende sarà proprio questo: bisogna sviluppare una nuova dimensione che integri efficienza e qualità complessiva". Per Palumbo è un atto dovuto " nei confronti di tutti quegli italiani che sono ancora innamorati del Ssn"
Aggiornata il 16 maggio 2013