Sanità, nuovi centri per visite ed esami
Cambia lassistenza territoriale. I primi ambulatori saranno attivati a Maniago
5 luglio 2007
di ELENA DEL GIUDICE |
Sanità migliore e ancor più vicina al cittadino. E lobiettivo dichiarato e perseguito dallAzienda per i servizi sanitari 6, con il sostegno della Regione, che ha definito un progetto di potenziamento del servizio sul territorio attraverso la nascita dei Centri di cure primarie Utap. Almeno una decina quelli che dovrebbero sorgere nellarco di pochissimo tempo, per aumentare di numero progressivamente sino a coprire buona parte del territorio provinciale. Con benefici assicurati per gli utenti, ma anche per il sistema sanitario regionale. |
I più rapidi a trasformarsi saranno, quasi certamente, le medicine di gruppo già operative ad Aviano, Maniago e Montereale; hanno presentato domanda Roveredo in Piano, Spilimbergo, Porcia, Sacile; si sommano pure Porcia e Zoppola; non dimenticando Pordenone. Ecco i primi dieci candidati ad essere sede di unUtap (Unità territoriale per lassistenza primaria), con una definizione migliore (di quella coniata a livello nazionale) per il Friuli Venezia Giulia con Centri di cure primarie-Utap, che per lo meno dà lidea, intuitiva, di che cosa si sta parlando. Nella sostanza è un ulteriore tassello di una riforma costantemente in itinere dei servizi sanitari, che è il prodotto dellevoluzione della medicina di gruppo, con lobiettivo - nemmeno tanto nascosto - di arrivare tra qualche anno, a copiare la positiva esperienza già in essere da tempo nei Paesi anglosassoni. I Centri Utap stanno già nel piano di azione della Ass 6, anzi pare che il direttore generale, Nicola Delli Quadri, e il direttore sanitario, Paolo Piergentili, stiano premendo sullacceleratore per favorirne la nascita, tanto che è già in corso una trattativa con i sindacati dei medici di medicina generale per definire i contenuti dellaccordo. Sì perchè sono proprio i medici di medicina generale a costituire il cuore dei Centri Utap. Ma vediamo di capire di che cosa stiamo parlando. I Centri di cure primarie Utap sono costituiti da una medicina di gruppo (almeno tre professionisti che operano in una stessa sede) che però fa qualcosa in più rispetto a quanto già non faccia oggi. Che cosa in più? Nel dettaglio il confronto è ancora in corso, ma si tratta di funzioni aggiuntive di qualità e un maggiore servizio alla popolazione. Ad esempio, la medicina di gruppo già ha la possibilità di impiegare un infermiere/impiegato per la stesura delle ricette; domani, al termine della visita, lassistente di studio prenoterà lesame, la visita specialistica, il consulto, e quindi il paziente non si recherà più al Cup per prenotare. I Centri saranno sempre in rete con la Ass e le altre strutture sanitarie, quindi riceveranno i referti di esami, analisi, responsi di visite specialistiche, ecc. I Centri dovranno garantire laccesso agli utenti dei medici associati per almeno 12 ore al giorno, con la disponibilità di uno dei professionisti, e potranno riservare uno o due giorni la settimana alle visite su appuntamento. Pare che la Ass 6 sia orientata a mettere a disposizione dei Centri Utap le sedi, e quindi gli ambulatori, che comprenderanno anche una sala per piccoli interventi o medicazioni, oppure a rimborsare i costi dellaffitto dei locali in zone in cui lofferta consente di individuare sedi idonee per questo servizio. In alcune realtà, Pordenone sicuramente con la Cittadella della salute, ma anche Roveredo in Piano, lobiettivo va anche oltre: insediare i Centri Utap in edifici in cui avranno sede altri servizi, il Distretto, piuttosto che i servizi sociali, per far sì che i cittadini abbiano un punto di riferimento unico e preciso per le loro richieste in materia di sanità, ma anche di assistenza. |
LE RISORSE |
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Limprimatur regionale per il progetto Utap di Roveredo in Piano è già arrivato. Lo ha dato lassessore regionale alla Salute, Ezio Beltrame, nel corso del convegno svoltosi a Sacile per la presentazione della riforma delle Ass, per quello che si candida ad essere qualcosa di più di un Centro di cure primarie. Roveredo, infatti, ha già individuato larea dove costruire un edificio ex novo (accanto alla Rsa) nel quale collocare lUtap ma anche alcuni ambulatori specialistici, e forse anche i servizi sociali. Linvestimento è stato stimato in circa 1 milione di euro e nel momento in cui il progetto dovesse venire formalmente approvato dalla Regione, attraverso lassessorato alla Salute, si potrebbe partire con liter avendo come obiettivo la realizzazione delledificio entro la fine del 2008 o entro i primi mesi del 2009. Lonere per ledificazione dovrebbe essere posto in carico alla Ass 6; le risorse potrebbero essere reperite attraverso laccensione di un mutuo o verificare la possibilità di fare ricorso ad un leasing. |
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Aggiornata il 16 maggio 2013