Welfare: il rapporto anci - ifel
7 novembre 2007
| (www. regioni. it) Il 67% dei Comuni ha aumentato la sua spesa sociale. Si tratta di una spesa che nel 2004 e' stata pari a 5,4 miliardi di euro ovvero al 16% della spesa corrente delle amministrazioni comunali, con una media di 125 euro a cittadino. E' quanto emerge dal Rapporto sull'Economia Locale, commissionato dall'Istituto per la Finanza e l'economia locale (Ifel) ai ricercatori del Ref, anticipato alla stampa il 6 novembre (sarà presentato l'8 e 9 novembre a Brescia in occasione della Conferenza nazionale su fiscalita' ed economia locale, organizzata da Ifel ed Anci). I Comuni del Nord sono quelli che riescono a spendere di piu' per l'erogazione di servizi alla persona, quasi 160 euro pro-capite, quelli del Centro 127,4 euro, mentre i Comuni del Mezzogiorno spendono meno della meta' di quanto erogato da quelli del Nord, circa 80 euro (Campania 73 euro circa). Sempre a livello nazionale, l'83% della spesa sociale effettuata dai Comuni e' assorbita in tre aree di intervento: famiglia e i minori (39% del totale), anziani (24%) e disabili (20%). Oltre il 40% della spesa per le famiglie e i minori e' rappresentata dagli investimenti in asili nido, che nell'ultimo anno e' aumentata del 16,4%. Il livello di copertura medio del servizio asili segna un netto punto di demarcazione sul territorio: e' pari a circa l'80% al Nord e al Centro, ma scende al 63% nelle Isole e al 41% al Sud. Investire negli asili nido, inoltre, contribuisce ad innalzare il tasso di occupazione femminile e quindi il livello di reddito complessivo del territorio. Dal rapporto emerge che i comuni italiani dedicano parte della loro spesa anche al finanziamento di interventi e servizi sociali destinati agli immigrati regolari. Si tratta del 2,3% della spesa comunale totale, pari a 127 milioni di euro. I servizi sociali sottoposti a maggior tensione a causa del fenomeno dell'immigrazione - spiega il Rapporto - sono quelli per asili nido e per le famiglie e i minori. Infatti la maggior parte degli immigrati che si trovano nel nostro paese fanno parte della popolazione inattiva, in quanto minorenni. Per questi motivi il bilancio di ogni singolo Comune può risentirne indirettamente sul versante delle entrate. Un forte contributo allo sviluppo del territorio viene dai Comuni. Il Rapporto evidenzia, inoltre, che sono proprio le Amministrazioni Comunali ad effettuare il 45% dell'intera spesa per ì investimenti pubblici e il 65% della spesa per infrastrutture, configurandosi come il ''braccio armato'' della P. a. nel favorire lo sviluppo economico. Mentre il Nord ha un livello di dotazione infrastrutturale superiore del 15% alla media nazionale, con picchi del 24% in Lombardia, il Centro supera la media nazionale del 4,8%. Leregioni del Sud, invece, registrano un gap di circa il 12% (Campania -20% circa). (red/06.11.07) |
Aggiornata il 16 maggio 2013