Una strategia e un percorso comuni. non solo case, ma servizi di accompagnamento e interventi sempre piu appropriati e mirati.
15 giugno 2006
Si è trattato di una tappa importante per concordare una strategia comune per lAbitare sociale in Friuli Venezia Giulia, un punto di partenza per un percorso idoneo a migliorare lappropriatezza degli interventi e dei servizi forniti dalle istituzioni locali e non solo, in unottica multisettoriale e coordinata. Ha dichiarato Giuseppe Napoli, vicepresidente dellANCI e Presidente di FEDERSANITA ANCI. Dopo lattivazione dello specifico gruppo di lavoro misto tra amministratori locali e tecnici, nellambito dellANCI, insieme alla Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria e al Coordinamento delle Agenzie Sociali per lAbitazione del Friuli V. G., sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati a questi temi, istituzioni pubbliche, operatori privati e terzo settore. Lobiettivo è quello di impegnarsi per una strategia comune con lobiettivo non solo di realizzare nuove abitazioni, ma soprattutto, di garantire una casa adeguata ai diversi tipi di bisogni, come hanno puntualmente illustrato nelle loro relazioni, sia lesperto del Politecnico di Milano, Gabriele Rabaiotti che Lelio Grassucci, Presidente del Gruppo di Studio del CNEL (Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro).
Il Friuli V. G. in materia di edilizia abitativa è allavanguardia a livello nazionale ha concluso Napoli - e con le proposte emerse nellambito del convegno e unadeguata integrazione intersettoriale e coinvolgimento dei Comuni fin dalla fase programmatoria, si potrà compiere un ulteriore salto di qualità, nellinteresse di tutti i cittadini.
In apertura dei lavori è intervenuto Vittorino Boem, sindaco di Codroipo e Presidente della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria, che si è soffermato proprio sulla necessità di Integrazione tra i settori dellEdilizia, delle Politiche sociali e dellImmigrazione per dare vita a politiche di accompagnamento sociale differenziate per territorio e sulla base delle reali esigenze, fondate sui principi della convivenza e della solidarietà, in cui i Comuni possano svolgere il ruolo di coordinatori in quanto primi riferimenti dei bisogni dei cittadini.
Particolarmente apprezzati i contributi di tutti i relatori tra i quali Stefano Franzin, portavoce C. A. S. A. FVG, Prove generali per un modello dellabitare sociale in FVG e degli interventi programmati del Presidente dellA. R. E. A. Mario Banelli, dellAssessore dell Area Promozione e Protezione sociale del Comune di Trieste, Carlo Grillo, dellAssessore alle Politiche sociali del Comune di Gorizia, Luciano Gentile, del Direttore centrale dellAssessorato allAmbiente e Lavori Pubblici, Franco Sgubogna, di Michele Negro della segreteria dellAssessorato regionale allImmigrazione, del Presidente della Consulta regionale dellAssociazione dei Disabili del FVG, Vladimiro Kosic, di Don Livio Corazza, Direttore Caritas Diocesana di Concordia Pordenone. Presenti, inoltre, numerosi rappresentanti del Terzo Settore, delle ATER, delle Aziende Sanitarie, delle organizzazioni sindacali e dellimprenditoria privata da tutta la Regione.
Aggiornata il 16 maggio 2013