Riforma del comparto unico, incontro ANCI e assessore Panontin. Napoli : "Per le nuove UTI fare tesoro dell'esperienza degli Ambiti sociosanitari"
18 settembre 2015
Si è tenuto il 17 settembre, nella sede dell'ANCI FVG l'incontro dell'esecutivo con l'assessore Panontin sulla prima bozza della riforma del Comparto Unico.
L'assessore alle Autonomie locali ha dichiarato apertura e flessibilità nel raccogliere richieste e criticità dei Sindaci che hanno denunciato il rischio di accentramento di tutti i processi gestionali relativi ai dipendenti, togliendo qualsiasi autonomia decisionale ai Comuni.
“Abbiamo ricevuto rassicurazioni dall’assessore sul fatto che la Regione potrà svolgere un ruolo di supporto preminentemente tecnico nella gestione del personale dei comuni, come nel caso delle buste paga – ha dichiarato il presidente di Anci Mario Pezzetta – e che al contrario resteranno ai comuni e alle Uti le funzioni di organizzazione e di formazione del personale di loro competenza”.
L’assessore ha anche assicurato che nel testo definitivo del disegno di legge saranno eliminate le contraddizioni riguardanti la gestione del personale rispetto a quanto previsto dalla Legge 26 del 2014.
Uno dei punti fondamentali della discussione, espresso dal vicepresidente Renzo Francesconi, è che la bozza di riforma illustrata dedica particolare attenzione alle figure dei dirigenti, mentre - a suo avviso - è necessaria anche un’analisi più dettagliata sulle diverse posizioni lavorative che rappresentano una risorsa fondamentale dei comuni. In tal senso l’assessore ha assicurato l'impegno per una soluzione positiva e ha poi ribadito la volontà di ascoltare le proposte degli amministratori locali, programmando un nuovo incontro dopo che Anci avrà valutato il testo completo del disegno di legge sul Comparto Unico.
Da parte sua il presidente di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli, ha evidenziato un altro tema strategico collegato alle riforme regionali in atto: “all’interno del nuovo assetto – ha dichiarato - è fondamentale governare e organizzare in modo ottimale i collegamenti delle nuove UTI con le funzioni degli Ambiti socio-assistenziali che rappresentano il DNA strutturale delle sinergie tra Comuni per i servizi sul territorio. Si tratta- ha dichiarato - di positive esperienze di collaborazione intercomunale consolidate e perfezionate da un decnnio e dalle quali le nuove UTI potranno trarre competenze e strumenti utili per l'imminente avvio.”
Sono, inoltre, intervenuti Paolo Urbani, Cinzia del Torre, Renzo Mazzer, Stefano Lucchini (Uncem) e Roberto Treu.
Aggiornata il 18 settembre 2015