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L'elenco delle prestazioni a rischio Dalle Tac alle analisi, è guerra agli esami «inutili», multe per i medici. Camici bianchi verso la mobilitazione


www.corriere.it

22 settembre 2015

Parte il monitoraggio: sotto osservazione 208 esami e prestazioni a rischio, che spesso vengono prescritti senza che lo richieda una reale condizione di salute del paziente

di Margherita De Bac e redazione Salute online


Sono 208 le prestazioni a rischio di inappropriatezza contenute nell’elenco consegnato dal ministro della Salute Lorenzin ai sindacati medici. Dalle cure odontoiatriche alla radiologia alla risonanza magnetica, dai test genetici alla terapia anti colesterolo se la prescrizione non risponderà ai criteri indicati dal decreto in preparazione la Asl potrà intervenire e sanzionare il singolo professionista nel caso in cui non sia in grado di motivare la sua scelta. Il testo del provvedimento sta per essere inviato alla Conferenza delle Regioni.

Lotta agli sprechi

L’iniziativa rientra nell’ambito della lotta agli sprechi. Visite e analisi non rispondenti alle reali necessità del paziente gravano sulla spesa sanitaria in modo pesantissimo. In gran parte il fenomeno è legato alla cosiddetta medicina difensiva cioè l’atteggiamento auto protettivo del medico che, sentendosi minacciato dal rischio di denuncia, eccede nel prescrivere. Non viene spiegato però come le Regioni dovranno controllare che l’elenco venga rispettato e quali sanzioni devono prevedere.

Il no dei medici

I sindacati dei medici sono in allarme e si dicono pronti alla mobilitazione. L’inappropriatezza pesa anche sul trattamento di patologie molto diffuse, ad esempio il colesterolo. I farmaci possono essere dati, tanto per indicare un dettaglio, solo dopo i 40 anni come prevenzione e , una volta che i valori sono tornati normali, non prima di 5 anni dal primo ciclo a meno che non ci sia familiarità e rischi associati come l’ipertensione, obesità e altri fattori. I sindacati dei camici bianchi, dalla Fp-Cgil alla Federazione dei medici di famiglia Fimmg: «Abbiamo espresso perplessità e contrarietà - spiega il segretario Fp-Cgil Medici Massimo Cozza - soprattutto relativamente alla volontà di prevedere una sanzione pecuniaria per i medici. Si tratta di un meccanismo che rischia di rompere il rapporto tra medici e cittadini»

Aggiornata il 23 settembre 2015