Oms:allarme su rischio diffusione epidemie
23 agosto 2007
www.corriere.it GINEVRA 23 agosto 2007 - Allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: nel suo rapporto «A safer future» denuncia il rischio di un'altra grande epidemia come quelle dell'Aids, di Ebola o della Sars. Secondo il documento, le nuove epidemie potrebbero colpire più di un miliardo di persone, pari al 25 per cento della popolazione mondiale. I nuovi virus si stanno diffondendo a velocità crescente, grazie anche ai 2,1 miliardi di passeggeri che viaggiano ogni anno in aereo. UNA MALATTIA ALL'ANNO - Nel suo documento lOms afferma che le nuove malattie stanno emergendo a un ritmo che non ha «precedenti nella storia»: almeno una nuova malattia infettiva allanno a partire dal 1970. Sono 39 finora le malattie che dal 1970 si sono sviluppate, e solo negli ultimi cinque anni il lOms ha isolato e identificato oltre 1.100 eventi sanitari di natura epidemica. Da settembre 2003 a settembre 2006 sono stati 685 gli eventi sensibili per la salute pubblica. Il quadro è reso più allarmante dal fatto che i progressi compiuti nelle terapie farmacologiche risultano compromessi dalla generalizzazione della resistenza agli anti-infettivi. Particolarmente allarmanti, i casi di turbercolosi ultra resistente, ma anche la farmaco-resistenza per le infezioni ospedaliere e quella che comincia ad emergere presso l'Hiv. RISCHI CONOSCIUTI - Una collaborazione internazionale è necessaria anche per far fronte a minacce le malattie di origine alimentare, le conseguenze sanitarie dei conflitti armati, delle catastrofi naturali o del bioterrorismo. Per gli autori del Rapporto, l'azione da condurre a livello internazionale non deve mirare solo ai rischi conosciuti, ma anche quelli che non lo sono, come le malattie «che potrebbero sopraggiungere a seguito dei cambiamenti ambientali o climatici estremi oppure di un inquinamento o di un incidente industriale e suscettibili di mettere in pericolo milioni di persone in diversi Paesi».
SOLIDARIETA' NELL'INTERESSE DI TUTTI - Per l'Oms, «la battaglia per la sicurezza sanitaria mondiale sarà un fallimento se vaccini, trattamenti, strumenti e prodotti per la diagnosi saranno accessibili solo ai più ricchi. La» vulnerabilità e universale «, ha dichiarato la direttrice generale dell'Oms Margaret Chan. La risposta esige «una solidarietà mondiale». Se non si prendono contromisure potrebbero esserci devastanti conseguenze per l'economia globale e per la sicurezza mondiale. LINK A Il report 2007 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: «A safer future» (Un futuro più sicuro) http://www.who.int/whr/2007/en/index.html |
Aggiornata il 16 maggio 2013