Federsanità ANCI FVG
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Welfare – commissione ANCI, senza serie politiche sociali uscita dalla crisi e’ difficile

REDAZIONE

13 dicembre 2013

Roma - Si è riunita il 12 dicembre, a Roma, la Commissione Affari sociali e welfare ANCI per discutere i provvedimenti in materia di welfare contenuti nella legge di stabilità 2014 in esame alla Camera.

Presieduto da Giacomo Bazzoni, l’incontro, che si è rivelato occasione di approfondito e vivace confronto, ha visto la presenza anche degli Assessori al sociale delle grandi città (Roma, Torino, Genova, Palermo, Brescia, Napoli, Pavia), il sindaco di Sannio, il rappresentante di ANCI Emilia Romagna e il presidente di Federsanità ANCI FVG.

Durante l’incontro è emerso chiaro il convincimento che dalla crisi non si esca senza buone Politiche Sociali che sono da considerare un investimento economico e non qualcosa di residuale e di meramente assistenziale. Per fare ripartire l'economia, innescare la crescita e promuovere occupazione servono delle Politiche Sociali che sappiano investire nel futuro e sostenere giovani, famiglie e anziani a partire dalle persone più fragili.
Le richieste poste all’unanimità dalla Commissione Affari sociali e welfare per i necessari correttivi alla Legge di Stabilità riguardano:
1. Investimento sull'infanzia e adolescenza. Non è proponibile il taglio di 10 milioni di euro previsto per il fondo dedicato all'infanzia-adolescenza; va pertanto mantenuto almeno lo stanziamento attuale di 36 milioni di euro.
2. Politiche per la non autosufficienza. Il fondo per la non autosufficienza si dimostra assolutamente insufficiente; va pertanto incrementato e le risorse vanno finalizzate allo sviluppo di politiche della domiciliarietà e per la copertura dei costi sociali della non autosufficienza; inoltre, lì dove la domiciliarietà intervenga per persone con patologie anche croniche deve rientrare nel livelli essenziali di assistenza ed avere anche copertura sanitaria.
3. Politiche abitative. La situazione abitativa di molte grandi città e piccoli Comuni italiani sta diventando sempre più preoccupante: negli ultimi 10 anni, infatti, sono aumentati in modo esponenziale gli sfratti per morosità. Va quindi garantito un sostegno adeguato all'abitare anche attraverso un ulteriore incremento del Fondo per il sostegno alla locazione.
4. Il Fondo nazionale per le politiche sociali, unica fonte di finanziamento statale per il sostegno delle politiche sociali sul territorio, deve ritornare almeno ai 500 milioni di euro del 2009.
Dall’incontro è emersa inoltre la necessità che nel settore del sociale si cominci a ragionare in termini di progettualità, che si riduca l'attuale frammentazione dei fondi e si garantiscano un finanziamento e una programmazione triennale.

Il Presidente Giacomo Bazzoni si è quindi impegnato a riportare e sostenere presso gli organi dell’Associazione queste richieste affinché l’Anci prenda posizione in modo chiaro e forte per riportare le politiche sociali al centro dell’agenda del governo e modificare la legge di stabilità: ciò nella consapevolezza dell’ “importanza che le politiche sociali possono avere quale fattore di sviluppo per la crescita economica del Paese e abbandonando la visione meramente assistenziale che fino ad oggi le ha contraddistinte”.

Nella foto, il Presidente Giuseppe Napoli in un momento della riunione del 12 dicembre a Roma.

Aggiornata il 16 dicembre 2013

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