FederAnziani alle Regioni: «Più soldi e meno degenze, aumentati gli sprechi e diminuiti i servizi». Compendio Sic 2012
12 dicembre 2013
Spesa sanitaria che cresce da 76 miliardi a 112,3 miliardi di euro tra il 2001 e il 2011 (+48% in 10 anni). Ticket pro capite che lievita (da 16,6 nel 2010 a 23,7 euro nel 2012, +43% in 3 anni). Boom delle attività cliniche e di laboratorio che non accenna a diminuire (1.365 miliardi di prestazioni in un anno, circa 27 pro capite). Perseverano poi gli sprechi sui trapianti: 50 centri dislocati in tutta Italia e con pochi interventi ciascuno. E in più si consolidano gli sperperi su lavanderia, pulizia, guardaroba, alimentari, mensa, utenze telefoniche, riscaldamento e premi assicurativi.
E' il quadro tracciato dal Compendio Sic Sanità in Cifre 2012, l'annuale ricerca del Centro studi Sic di FederAnziani che fotografa costi e spese del Ssn, presentata oggi a Roma. Gli sprechi in sanità per voci di costo come lavanderia, pulizia, materiali di guardaroba, prodotti alimentari e mensa, utenze telefoniche, riscaldamento e premi assicurativi, ogni anno fanno registrare in media inefficienze pari al 35% del loro ammontare pari a oltre 4 miliardi di euro. E i contribuenti pagano anche il ripiano del Fondo sanitario regionale, con l'aggravante delle addizionali regionali se gli amministratori non sanno tenere testa al loro compito.
«Di fronte a questi dati - dice Roberto Messina, presidente di FederAnziani - il Governo dovrebbe astenersi dal prendere in considerazione le richieste delle Regioni nell'assegnazione di altre risorse in ambito sanitario, ma procedere speditamente verso il commissariamento delle stesse, che continuano a sprecare denaro dei cittadini e a calpestare quotidianamente il diritto alla cura sancito dalla carta costituzionale. La federazione della terza età è convinta che il nemico numero uno dei cittadini in ambito sanitario siano esclusivamente gli sprechi e le inefficienze delle Regione che, con ogni forza, fanno di tutto per danneggiare con cura e dovizia il diritto alle cure, l'accesso ai farmaci, ai medical device, alle migliori terapie per i pazienti».
Secondo quanto rilevato nel compendio, la popolazione italiana scende dell'1,55%, con 941.215 unità in meno al 31 dicembre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2010. Al contrario, per gli 'over 65', si registra un aumento pari a 0,4 punti percentuali: da 20,2% nel 2009 passano infatti a 20,6% nel 2010.
Diminuiscono le giornate di degenza passando da 73 milioni circa nel 2009 a 69 milioni circa nel 2011, in diminuzione di circa il 5,55% (pari a circa 4milioni di giornate di degenza in meno) mentre i dipendenti del Ssn aumentano di 7.000 unità.
La spesa farmaceutica totale, tra privata e pubblica, è pari a 25,5 miliardi di euro, il Ssn ne rimborsa il 76% ai cittadini, ma le ricette aumentano, negli ultimi 4 anni ci sono state oltre 21 milioni di prescrizioni in più, arrivando alla stratosferica quota di 593 milioni nel solo 2012. Ogni cittadino ha ritirato in farmacia circa 18 confezioni di medicinali a carico del Ssn. Aumenta la spesa privata di consumo farmaceutico territoriale dal 2009 al 2012, passando da 6,122 a 6,16 miliardi di euro, quasi 500 milioni di euro, toccando il picco nel 2011 con 6.346 miliardi di euro. Nel 2012 il consumo di farmaci a brevetto scaduto ha rappresentato il 62% dei consumi in regime di assistenza convenzionata. Nei 4 anni presi in esame la spesa pro-capite per i farmaci a brevetto scaduto passa da 51,2 euro nel 2009 a 58,4 euro nel 2012, con un aumento del 14%.
In termini di spesa, nel 2012 i farmaci a brevetto scaduto hanno rappresentato il 37,7% della spesa netta convenzionata, con un incremento del 6,4% rispetto al 2011. Oggi i farmaci equivalenti rappresentano il 13,4% del totale della spesa, in crescita rispetto al 9,5% del 2011. Infine, la compartecipazione alla spesa (ticket), nel 2012, è stata pari a 1,4 miliardi di euro e ha registrato, rispetto al2011, un aumento del 5,2%, pari a 23,7 euro per cittadino. Nel corso della presentazione sono stati consegnati i Premi "60epiù", riconoscimento non solo all'eccellenza medico-scientifica delle strutture sanitarie, ma anche a quegli esponenti del mondo della ricerca e delle istituzioni che si siano distinti per il loro contributo al miglioramento della salute e della qualità della vita degli over 65.
I dati del compendio Sic 2012
Aggiornata il 12 dicembre 2013