Riparto 2013: intesa delle Regioni sul riequilibrio delle risorse. Ecco la tabella finale
20 dicembre 2013
Intesa raggiunta sul riparto 2013 con i costi standard. Utilizzando circa 430 milioni del fondo di premialità previsto dal federalismo fiascale per bilanciare le situazioni delle otto Regioni che con i costi standard avevano perso circa 250 milioni (VEDI TABELLA).
Per ora è una pre-intesa a dire la verità, perché il meccanismo utilizzato è possibile solo una volta che la legge di stabilità - che ha permesso per i conguagli l'uso delle risorse premiali - sarà legge.
«L'accordo raggiunto tra le Regioni per il riparto del fondo sanitario è una buona notizia, certo questo è un anno duro e difficile – ha detto il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini - di fatto solo quest'anno abbiamo perso un miliardo e trecento milioni e, quanto a risorse, siamo tornati indietro di un decennio. Il riparto è tuttavia utile e necessario e le Regioni hanno condiviso i costi standard ed i criteri di premialità».
«Abbiamo raggiunto l'accordo sul riparto del Fondo sanitario 2013 e abbiamo dato l'intesa in Conferenza Stato-Regioni», ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della Conferenza Stato-Regioni. «Il riparto del Fondo sanitario - ha precisato - tiene conto dei costi standard. L'intesa tra le Regioni è stata raggiunta anche sul Fondo di premialità»
«È bene che le Regioni abbiano trovato l'intesa sul riparto del fondo nazionale sanitario, introducendo i costi standard, ma per il 2014 vogliamo che vengano introdotti nuovi criteri, per altro già previsti», ha commentato il governatore della Campania, Stefano Caldoro. Che ha aggiunto: «Vogliamo regole del gioco - ha proseguito - più moderne e condivise». Il governatore fa riferimento al fatto che oggi il criterio prevalente per i riparto dei fondi tra le Regioni è la 'pesaturà della popolazione sulla base dell'età, ma da tempo alcune Regioni, tra le quali la Campania, chiedono l'introduzione di altri criteri: dall'epidemiologia agli aspetti territoriali, alle aspettative di vita. »la buona notizia comunque che le Regioni abbiano fatto uno sforzo anche politico per riuscire ad arrivare in breve tempo ad un'intesa», conclude Caldoro.
«Arrivano buone notizie - ha commentato soddisfatto il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio - in questa "casa" l'accordo tra le Regioni e tra queste e il Governo è stato trovato in tempi rapidi. Ringrazio le Regioni, il ministero della Salute e tutti coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di questo obiettivo. Anche il lavoro per il Patto della salute è a buon punto», ha detto Delrio.
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Aggiornata il 20 dicembre 2013