kosic: disabili, ci sono urgenze da affrontare
24 maggio 2008
ARC Lignano Sabbiadoro, 24 mag - " In rapporto alle aspettative delle persone con disabilità, delle famiglie e delle associazioni, ancor oggi, anche nella nostra regione il tema della gravità è lasciato in gran parte a carico delle famiglie e delle associazioni. In particolare, sul territorio permangono urgenze rilevanti a livello domiciliare e residenziale".
L'assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, affida ad un'intervista al sito " Superando. it" (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) la sua relazione sullo stato di fatto dell'assistenza ai disabili che sottopone ai delegati della Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, riuniti per la Manifestazione nazionale annuale in programma a Lignano Sabbiadoro, al Villaggio Getur, dal 22 maggio ad oggi.
Lo fa attraverso le parole del consigliere regionale Paolo Ciani, che, seduto al tavolo dei relatori accanto al presidente nazionale Uilm, Alberto Fontana, è delegato ad indirizzare il saluto della Regione e a citare i contenuti dell'intervento di Kosic, impossibilitato a partecipare oggi a Lignano alla giornata conclusiva del congresso.
" Il presidente della Regione, Renzo Tondo, - ha ricordato Ciani - affidando l'incarico del comparto della sanità al già presidente della Consulta regionale delle associazioni dei disabili ha compiuto un avvenimento importante per questo mondo e per vincere la sfida della completa integrazione sociale".
Ciani ha poi proseguito citando l'intervento nel quale è dato conto della situazione del Friuli Venezia Giulia. " In rapporto alle altre regioni, la situazione è sicuramente positiva, perché l'attenzione per le persone con disabilità e il lavoro delle associazioni e degli enti locali hanno storia e spessore di contenuti e di protagonisti straordinari", afferma Kosic, che ricorda le norme pilota nate proprio in Friuli Venezia Giulia, come la 17/94, che ha precorso la legge nazionale 68/99 sul lavoro delle persone con disabilità.
" Ma - prosegue l'assessore - se si guarda ai risultati, in rapporto alle aspettative, si poteva fare di più. A livello domiciliare, considerando quanto è successo nella riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale nell'ultimo decennio, la riduzione dell'ospedalizzazione è stata positiva ma ha anche causato l'aumento di risorse poco efficaci e, al loro interno, contraddittorie. Infatti, l'incremento dell'Assistenza Domiciliare Integrata è stato accompagnato da quello del carico sulle famiglie (con 10.000 badanti), dell'istituzionalizzazione (10.000 ospiti nelle case di riposo) e della spesa per i contributi economici". I dati del Piano Socio-Sanitario Regionale 2006-2008 riportano che il Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) è passato da 343.637 accessi a 409.539 e da 26.665 utenti a 30.402. Nello stesso periodo, il Servizio Riabilitativo Domiciliare (SRD) è passato da 27.971 accessi a 38.652 e da 3.845 utenti a 6.631. In particolare, sono i posti letto per non-autosufficienti ad aver subito un continuo aumento (3.963 nel 1994 e 5.722 nel 2003).
" Per meglio comprendere l'esigua dimensione dell'attuale intervento domiciliare - spiega Kosic -, si consideri che le ore di assistenza domiciliare infermieristica per utente con bisogni complessi del SID non superano le quaranta all'anno e che in tale dato sono computate anche le attività di supporto e i tempi di percorrenza, che complessivamente possono superare il 50 per cento del tempo totale".
" Ritengo, dunque, - prosegue Kosic - che queste criticità siano la conseguenza della rigidità del sistema pubblico, basato sul principio per cui i cittadini si devono adeguare ai servizi disponibili e non viceversa. Siccome nessun contributo economico sarà mai in grado di garantire i bisogni per tutti i cittadini, ritengo che il carico della malattia connesso alla disabilità/cronicità grave debba coinvolgere anche la riorganizzazione del sistema sanitario, tanto in ospedale quanto sul territorio".
MODERNIZZARE OFFERTA SERVIZI AI DISABILI
In merito all'altro grande tema che riguarda il mondo della disabilità, le urgenze a livello residenziale, secondo l'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic " scontiamo ritardi rilevanti".
" In questo campo - afferma - ci sono gravi inadempienze delle Regioni: ad esempio, a sette anni dall'approvazione della Legge 328/00, non sono ancora state completate le procedure per rendere operativo l'istituto dell'accreditamento dei servizi sociali, necessario a regolamentare il rapporto tra enti locali e imprese sociali e a fissare standard di funzionamento e di gestione delle strutture e dei servizi. Ad oggi, solo tre amministrazioni locali (Marche, Veneto e provincia di Trento) hanno concluso il percorso di modernizzazione dei sistemi di offerta dei servizi sociali. Il Friuli Venezia Giulia, assieme a Basilicata, Campania, Lazio, Sardegna e Sicilia, non hanno ancora definito alcun sistema di accreditamento".
Un segnale positivo, giunge secondo Kosic, invece dalla recente costituzione, nel 2006, del Comitato Regionale delle Associazioni/Enti " Dopo-Durante Noi" del Friuli Venezia Giulia, allo scopo di costituire un tavolo unico di dialogo sulle tematiche e sui bisogni legati al " Dopo di Noi", finalizzato ad implementare, valorizzare e promuovere efficaci modelli gestionali di servizi, di progettualità riabilitative, di inclusione delle persone con disabilità nelle comunità, di integrazione dei servizi privati e pubblici.
Alla mattinata della giornata conclusiva della UILDM alla quale erano invitati delegati provenienti dalle 76 sezioni provinciali diffuse su tutto il territorio nazionale per un totale di 12.597 iscritti (in Friuli Venezia Giulia sono 826) sono stati affrontatii più recenti temi della ricerca scientifica e dell'informazione sanitaria sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Tra gli altri, sono intervenuti il direttore generale della Fondazione Telethon Pietro Spirito, il presidente nazionale dell'AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) Mario Melazzini. P
Aggiornata il 16 maggio 2013