Federsanità ANCI FVG
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Sicurezza e qualità del lavoro, siglato il primo protocollo d’intesa tra ANCI, Federsanità, ANCI, UPFVG e CGIL, CISL e UIL FVG

Convegno regionale il 3 marzo a Monfalcone

13 febbraio 2008

Redazione, 13 febbraio 2008 - E’ stato siglato oggi, a Udine, presso la sede della Regione (Consiglio delle Autonomie locali),  il primo protocollo d’ intesa Sicurezza e qualità sul lavoro. Firmatari sono i  presidenti regionali dell’ Associazione dei Comuni, Gianfranco Pizzolitto, di FEDERSANITA’ ANCI, Giuseppe Napoli, dell’ Unione delle Province, Maria Teresa Passa Poropat ed i rappresentanti delle segreterie di CGIL, CISL e UIL FVG, rispettivamente Giuliana Pigozzo, Lorenzo Garziera e Fernando Della Ricca.

“ L’ importante accordo – ha illustrato il Presidente dell’ ANCI FVG, Pizzolitto – costituisce il primo risultato degli approfondimenti sviluppati dallo specifico Gruppo di lavoro attivato nel 2007 dall’ ANCI e Federsanità ANCI FVG, congiuntamente all’ UPFVG e alle organizzazioni sindacali regionali ed esprime la volontà di affrontare insieme i problemi relativi alla sicurezza e qualità del lavoro oggi più che mai problema di civiltà e impegno civile prioritario per  tutti i cittadini”.  Una prima tappa verso l’ obiettivo di concordare una linea strategica comune che coinvolga la Regione, i Comuni, le Province, le Aziende sanitarie, gli organismi di formazione e  vigilanza e tutti i soggetti interessati (mondo delle imprese e cooperazione, Ministero del lavoro, vigili del fuoco, polizia municipale, INAIL, ANMIL, etc.). In particolare, si intende garantire la qualità del lavoro attraverso la politica degli appalti e adeguati corsi di formazione e, nel contempo, sviluppare attività di prevenzione coordinate con la vigilanza. A tal fine i Comuni, come istituzioni più vicine ai cittadini, costituiscono il punto di incontro sul territorio  tra  i diversi soggetti che dovrebbero sempre più integrarsi tra loro”.

Il protocollo verrà presentato ufficialmente con un convegno regionale lunedì 3 marzo (mattino), presso il Teatro di Monfalcone, ” LAVORO: QUALITA’ E SICUREZZA” nel corso del quale verrà attivato il Forum di confronto permanente sui risultati conseguiti dall’ attuazione delle normative nazionali e regionali. “ Il Forum  - ha dichiarato il Presidente dell’ ANCI FVG-  intende coinvolgere tutti i soggetti pubblici e privati interessati ai temi della prevenzione, sicurezza e qualità del lavoro, per individuare insieme criticità e priorità, nonché  formulare proposte in merito all’ attuazione delle migliori politiche e interventi”.  “ Il profitto non può essere l’ unico obiettivo del Sistema economico, bisogna impegnarsi di più anche sulla qualità totale e sulla responsabilità sociale del sistema pubblico e privato”, ha evidenziato Pizzolitto. Come Associazione dei Comuni abbiamo voluto assumerci fino in fondo questo impegno anche se non rientra nelle nostre specifiche competenze tecniche, ma nella più ampia e inscindibile responsabilità politica trattandosi di un problema di civiltà… Senza trascurare i collegamenti tra sicurezza sul e del posto del lavoro (precarietà, etc.). La firma del Protocollo costituisce, pertanto, un  buon punto di partenza nel quale crediamo fino in fondo…”

I temi al centro dei contributi e degli approfondimenti dei promotori, degli assessori alla Salute e Protezione sociale e del lavoro, formazione, Università e Ricerca e dei diversi soggetti invitati saranno:  Qualità e Sicurezza sul Lavoro con riferimento alla L. R. 18/2005 “ Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualita’ del lavoro”, agli aspetti vigenti del Testo Unico del  3 agosto 2007 n. 123 “ Misure in tema della tutela e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia”, al Testo unico in materia di appalti pubblici " Codice regionale dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture", i Servizi di prevenzione e formazione, nonché gli strumenti di coordinamento e  le banche dati.

Da parte sua il presidente di FEDERSANITA’ ANCI FVG, Giuseppe Napoli, che tramite Roberto Ferri, direttore generale dell’ ASS 5 Bassa friulana e Vittorino Boem, presidente Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale ha partecipato al Gruppo Lavoro, ha ricordato che proprio per contrastare queste “ assurde tragedie quotidiane” è fondamentale un maggiore  coordinamento tra tutti i soggetti interessati. Finalità, peraltro indicata sia dalla legge 123 dell’ agosto 2007 che nel dpcm del 21 dicembre dello stesso anno. “ Per il settore sanitario, sia a livello nazionale che regionale è importante – ha evidenziato - destinare adeguate risorse umane ed economiche alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e al controllo delle misure di sicurezza, come  indicano anche le linee regionali, al fine di potenziare sia l’ attività di vigilanza che quelle di prevenzione in senso generale (informazione, prevenzione e confronto). A tal fine la realizzazione di una banca dati condivisa può costituire un utile elemento di scambio di informazioni e di confronto tra le parti sociali. Punto centrale ridare valore e dignità al lavoro con un obiettivo ambizioso creare un patto sociale fondato sulla condivisione e sul dialogo interistituzionale e intersettoriale”.

La presidente Unione Province del FVG, Maria Teresa Bassa Poropat, ha evidenziato il carattere innovativo del metodo del Protocollo d’ intesa, tramite il quale ha auspicato si possano rafforzare informazione e formazione, sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. Poropat ha, quindi, citato la positiva esperienza della Provincia di Trieste dove è stato attivato il tavolo di coordinamento interistituzionale  (Provincia, Comune, Prefettura, Azienda sanitaria, provveditorato scolastico, associazioni, etc.)”. Questo a significare l’ importanza delle sinergie operative e la proposta di applicare il metodo dei protocolli anche ad altri settori importanti di alta complessità ed emergenza.

Giuliana Pigozzo, della Segreteria CGIL FVG, accanto al tema degli infortuni sul lavoro ha richiamato anche la sfida del contrasto delle nuove patologie professionali che ancora sfuggono alle statistiche.. Ha espresso la soddisfazione del sindacato per il lavoro di squadra fin qui svolto con le Associazioni delle Autonomie  che – ha evidenziato - dovrà proseguire nel tempo e ampliarsi anche ad altri soggetti, ad esempio il mondo della scuola. Infine, nel ricordare che le normative in materia non mancano sia a livello nazionale che regionale, ha auspicato la loro applicazione. “ Dal convegno del 3 marzo – ha concluso – si intende lanciare un messaggio di concretezza e operatività per dare risposte reali a questi importanti problemi”.

Fernando Della Ricca, della Segreteria UIL FVG, ha ricordato che in FVG la conoscenza di questi temi è all’ avanguardia a livello nazionale e siamo la seconda regione per frequenza degli infortuni (dopo l’ Umbria). Si tratta, purtroppo, di un serbatoio di esperienza e conoscenza da trasferire ad altri e nel contempo molto utile per intervenire nei  modi più appropriati e in tempi brevi. “ Dopo aver elaborato un progetto – ha dichiarato – è ora importante  riunire intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti. Lavorare in sicurezza significa, infatti, lavorare meglio e coinvolgere anche i datori di lavoro. Al riguardo il costo del lavoro ha una notevole incidenza sulla sicurezza dei lavoratori e il costo della sicurezza deve essere concepito dalle aziende come un valore aggiunto”.

Lorenzo Garziera, della Segreteria CISL FVG, si è soffermato su altri temi molto importanti che saranno approfonditi in occasione del convegno e che riguardano il settore dei controlli, le stazioni appaltanti, il lavoro atipico e il rapporto con le PMI, in  particolare nei settori storici dell’ edilizia e dell’ agricoltura, dove sono più diffusi i contratti atipici (82%) e il lavoro in appalto e dove si verifica il 90% degli infortuni mortali. Ci sono poi i problemi particolari relativi a giovani, stranieri e anziani. A tal fine è importante attivare un Forum permanente per monitorare e seguire i risultati delle politiche e degli interventi in questo settore. Da rilevare, poi, che secondo i dati dell’ INAIL il costo sociale delle malattie professionali è di 45 miliardi di euro, ovvero il 3% del PIL nazionale, pertanto investire in prevenzione e sicurezza costituisce un notevole vantaggio per l’ intera società. Garziera ha, infine, ricordato che alcune regioni hanno già realizzato interventi economici di sostegno alle persone vittime di incidenti sul lavoro, ma per dare continuità a questa azione sinergica è fondamentale il coordinamento tra servizi. Pertanto – ha concluso - il percorso avviato con le associazioni delle Autonomie locali segna un nuovo corso nelle relazioni tra le istituzioni pubbliche e il mondo del lavoro al quale auspichiamo partecipino tutti i soggetti coinvolti, a partire dal mondo dell’ impresa”.

Aggiornata il 17 maggio 2013