Conferenza regioni 15.02.07 - documento politiche sociali e finanziaria 2007
20 febbraio 2007
www.regioni.it- 20 febbraio 2007
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dopo lesame e la valutazione dei contenuti inerenti le Politiche sociali presenti nella legge n. 296/06 (finanziaria 2007), ha preso atto che le richieste più rilevanti presentate dalle Regioni al Governo e che di seguito si richiamano, sono state totalmente disattese.
Doc. Approvato - POLITICHE SOCIALI: OSSERVAZIONI E PROPOSTE ALLA Finanziaria (documento integrale in allegato):
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dopo lesame e la valutazione dei contenuti inerenti le Politiche sociali presenti nella legge n. 296/06 (finanziaria 2007), ha preso atto che le richieste più rilevanti presentate dalle Regioni al Governo e che di seguito si richiamano, sono state totalmente disattese:
1. collegamento del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali al PIL, in analogia al Fondo sanitario, ricordando che la spesa sociale in Europa è pari all1,8% del PIL. Con responsabilità, la Commissione, rilevata la consistenza del FNPS, chiedeva, innanzitutto, di inserire nella legge il principio, prevedendo per il 2007 almeno quanto richiesto per la finanziaria 2006 (euro 1.757.753.273), con tempi di adeguamento al PIL diluiti negli anni successivi, a partire dalla riorganizzazione degli emolumenti economici per linvalidità, già prevista dallarticolo 24 della legge 328/2000;
2. separazione dei diritti soggettivi, collegati a leggi dello Stato e gestiti dallINPS, dal Fondo Nazionale delle Politiche Sociali (FNPS);
3. coordinamento al FNPS dei diversi finanziamenti dedicati ad altri interventi di carattere sociale, per offrire alle Regioni una risposta organica da parte dello Stato in modo da consentire alle stesse scelte certe, eque e funzionali alla programmazione regionale, ricordando in proposito la competenza delle Regioni nella materia dei servizi sociali;
4. utilizzo dei fondi richiamati al punto 3 per la definizione e lavvio dei livelli uniformi di assistenza, ritenendo prioritari i livelli a favore dellinfanzia, della famiglia e della non autosufficienza e concordando con le Regioni e le Autonomie locali la sinergia dei diversi finanziamenti verso piani organici, rispondenti a obiettivi dello sviluppo locale, come previsto dagli indirizzi dellUnione Europea e dellOCSE.
A fronte delle richieste presentate, la finanziaria ha invece individuato diversi stanziamenti senza alcun collegamento con il FNPS, talvolta con scelte unilaterali di azioni da parte del Governo, come si può rilevare dal riepilogo sottoindicato:
Comma 1250 - Fondo politiche della famiglia, è utilizzato per un Piano a favore della famiglia per riorganizzare e potenziare consultori familiari e altri interventi indicati dal Ministero (es: contributi alle imprese per conciliare tempi di vita e lavoro L. 53/2000); è prevista intesa in Conferenza Unificata solo per il Piano e non per il riparto. 220.000.000
Il comma 1258, sembra ripristinare a partire dal 2007, il Fondo per l'infanzia e per l'adolescenza (L. 285/97) i finanziamenti della legge 285/97 sono confluiti nel fondo della 328/2000. Il Governo, infatti fino ad oggi ha decurtato parte del FNPS per finanziamenti dedicati ai Comuni riservatari. Si nutrono forti perplessità per lapplicabilità del comma.
Comma 1259 - Piano straordinario di intervento per i Servizi socio-educativi (asili nido, etc.) è prevista intesa ai sensi del comma 6 art. 8 l. n. 131/2003 per la ripartizione in Conferenza Unificata. 100.000.000
Comma 1261 - Fondo per le pari opportunità, la legge non precisa a chi è ripartito il Fondo. I criteri sono stabiliti con Dm di concerto con i Ministeri interessati, non è prevista intesa con le Regioni. 50.000.000
Comma 1262 - Fondo per l'immigrazione e asilo, è istituito presso il Ministero dellInterno e ripartito con decreti ministeriali, non è prevista intesa con le Regioni. 3.000.000
Comma 1264 - Fondo non autosufficienze, dovrebbe essere impiegato per garantire i livelli essenziali, difficilmente realizzabili con la dotazione assegnata. E prevista intesa in Conferenza Unificata. 100.000.000
Comma 1267 - Fondo per inclusione sociale, e immigrati, sembrerebbe dedicato ad un Piano per laccoglienza di alunni stranieri, non è prevista intesa con le Regioni. 50.000.000
Comma 1290 - Fondo politiche giovanili, non è prevista intesa ma il Ministro Melandri si è dichiarata disponibile a concertare la proposta con le Regioni 130.000.000
Comma 1293 - Fondo nazionale comunità giovanili
E prevista intesa in Conferenza Stato-Regioni 5.000.000
Tabella C - Fondo per le politiche sociali, è inferiore a quanto richiesto per il 2006; è prevista intesa in Conferenza Unificata 1.635.141.000
Come si può osservare per i finanziamenti sopra elencati, il rapporto con le Regioni e con le Amministrazioni Locali è assai variegato. Le Regioni chiedono, quindi, la ripresa immediata di un dialogo stabile con il Governo che affronti i problemi delle politiche sociali sotto tre profili:
1. leale collaborazione istituzionale che sancisca in materia di politiche sociali una concertazione, di respiro pluriennale, tra Governo e Regioni su programmi, indirizzi e risorse finanziarie, flussi informativi, rispettosa delle competenze costituzionali che assegnano allo Stato, dintesa con le Regioni e le Autonomie, lindividuazione dei livelli essenziali e delle risorse con cui gli stessi possano essere attivati; mentre le Regioni provvederanno alla disciplina locale e agli assetti organizzativi dintesa con le Autonomie Locali;
2. organicità delle risorse e degli indirizzi di programmazione, una sorta di patto per le politiche sociali in analogia al patto per la salute, prendendo in considerazione, non solo limplementazione organica delle risorse economiche, in base al PIL, ma lo sviluppo del sistema di Welfare locale, prendendo in considerazione anche i fondi strutturali europei e i vincoli imposti dal patto di stabilità a quelli in materia di personale, posti con ripetitività dalle leggi finanziarie;
3. intesa immediata per il 2007, che ordini in maniera razionale e organica le iniziative della finanzia 2007, per una prima individuazione di Piani e finanziamenti finalizzata ai livelli uniformi. E certo, che non si può individuare in maniera disgiunta da un Sistema di politiche sociali ed educative un Piano per la famiglia o interventi per la prima infanzia, così come azioni per la non autosufficienza non possono essere scollegate da interventi più generali per le fragilità (anziani, disabili, etc.); la stessa osservazione può essere allargata alle politiche per gli immigrati sia adulti che minori. Ed infine si ritiene che anche le politiche per le pari opportunità, non possano essere disarmoniche dallo sviluppo sociale. A tal proposito si ricorda che lo stesso documento di parere della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome al DDL Finanziaria 2007 reso in Conferenza Unificata del 19 ottobre2006, sottolineava: nelle more di una definizione organica del problema, la necessità del pieno coinvolgimento e riconoscimento delle Regioni quali soggetti competenti in materia prevedendo, sulla base delle garanzie emerse nellincontro col Governo durante liter della Finanziaria, che tali fondi siano resi spendibili tramite una intesa ai sensi dellart. 8, c. 6 della legge 131/2003, da realizzare in sede di Conferenza Unificata. In tale modo le Regioni potranno dare il loro contributo, in piena integrazione, sia in termini di politiche sociali sia per le politiche di sviluppo in un quadro generale di crescita territoriale così come richiamato anche dallAgenda di Lisbona che pone laccento sullimportanza del ruolo delle politiche regionali.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome chiede pertanto al Governo:
a) un gruppo di lavoro tra il Coordinamento tecnico delle Regioni ed un responsabile tecnico dei Ministeri interessati (Solidarietà Sociale, Famiglia, Salute, Politiche giovanili, Pari Opportunità e Istruzione) che in 60 gg. definisca le linee di una prima intesa organica per il 2007 in modo da rendere operativi i finanziamenti entro il primo semestre 2007, come previsto al precedente punto 3;
b) una sessione della Conferenza Unificata dedicata alle Politiche sociali, per rendere operativo il prosieguo delle attività secondo quanto indicato ai precedenti punti 1 e 2.
Roma, 15 febbraio 2007
Aggiornata il 16 maggio 2013