Anci, federsanita anci fvg, conferenza permanente e il comitato regionale del volontariato siglano un protocollo dintesa sul sistema integrato dei servizi sociali. verranno attivati un tavolo di confronto regionale e un osservatorio sulla sussi
7 settembre 2005
I presidenti dellANCI FVG, Gianfranco Pizzolitto, di FEDERSANITA ANCI FVG, Giuseppe Napoli, della CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, SOCIALE E SOCIOSANITARIA REGIONALE, Vittorino Boem, in rappresentanza dellAssessore regionale alla Cooperazione, Roberto Antonaz, presidente del COMITATO REGIONALE DEL VOLONTARIATO, Lucio Pellegrini e per il CENTRO INTERPROVINCIALE SERVIZI VOLONTARIATO, Paolo Pecile hanno siglato ieri un protocollo dintesa. Lobiettivo è quello di contribuire allattuazione delle normative nazionali (L. 328/2000,Legge quadro per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali) e regionali (L. R. n. 23/2004, deliberazione Giunta Regionale n. 3236 del 29 novembre 2004), rafforzando la collaborazione, concertazione e partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati alla realizzazione del Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali.
Da rilevare che in Friuli Venezia Giulia le associazioni di volontariato iscritte al Registro regionale sono 700 iscritte e il Comitato regionale del Volontariato collabora con 1500 associazioni, mentre la stima complessiva supera le 2500.
Alla presenza dei componenti del Direttivo regionale dellANCI FVG, i presidenti Pizzolito, Napoli e Boem hanno evidenziato che tale accordo giunge proprio nella fase della definizione dei Piani di Zona, pertanto: Nel confermare che ogni Piano di zona debba rispondere ai bisogni locali e condividendo la necessità di dare concreta attuazione al principio di Sussidiarietà sociale si legge nel Protocollo - i sottoscrittori assumono lobiettivo e si impegnano ad operare coerentemente in ogni sede affinché, fin dalla definizione dei Piani di zona per il triennio 2006-2008, venga garantita, nei limiti del possibile, una adeguata promozione ed un adeguato sostegno delle realtà del settore no profit ed in particolare delle associazioni del volontariato. La finalità è quella di rafforzare la presenza di tali realtà sociali contribuendo così alla massima fruibilità dei servizi, a partire dal livello distrettuale.
In particolare, i soggetti sottoscrittori dovranno attuare nuove sinergie fra le diverse istituzioni coinvolte e a tal riguardo sarà attivato a livello regionale, uno specifico tavolo di confronto, a livello Distrettuale, verrà rafforzato il dialogo e la collaborazione, nellambito delle rispettive competenze e funzioni, ed in un contesto di coinvolgimento di tutti i soggetti operanti a livello periferico.
Il Comitato Regionale del Volontariato e le Associazioni di volontariato, iscritte o non iscritte al Registro regionale, potranno far pervenire, preventivamente alla fase di stesura dei Piani di zona, documenti e richieste specifiche che saranno valutate dallAssemblea dei Sindaci e dai Direttori dei Distretti e delle Aziende sociosanitarie. Inoltre, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di volontariato si impegnano a rafforzare collaborazione, sinergia, confronto a tutti i livelli, a cominciare dal quello distrettuale ove dovranno essere maggiormente sviluppati, programmazione, attività e verifica dei risultati.
Infine, il Centro Interprovinciale Servizi Volontariato (CSV) si attiverà a segnalare alle Assemblee dei Sindaci le realtà di volontariato, collaborare con le Assemblee dei Sindaci per informare, coordinare e sostenere le associazioni, nonché costituire un Osservatorio della Sussidiarietà, presso il quale verranno sistematicamente raccolte le normative, le convenzioni, gli schemi degli atti amministrativi e ogni altra documentazione; tale banca dati sarà messa a disposizione dei Comuni, degli Ambiti e delle Associazioni di volontariato.
Aggiornata il 16 maggio 2013