Salute. Riccardi in III Comm. : DDL disabilità, verso una stagione nuova.
29 settembre 2022
(ACON) Trieste, 28 set - "L'obiettivo è che questa norma possa costituire una concreta evoluzione di quella straordinaria esperienza iniziata proprio in Friuli Venezia Giulia nel 1996 attraverso un'innovativa legge, capofila a livello nazionale. Anche in base alle valutazioni dei portatori di interesse, infatti, i suoi contenuti hanno le carte in regola per segnare un decisivo passaggio verso una stagione nuova, ribadendo i principi legati alla tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie, segnando al tempo stesso un salto verso la cultura del governo della cronicità in un sistema sanitario largamente inteso".
Lo ha auspicato il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dei lavori della III Commissione consiliare, presieduta da Ivo Moras (Lega) e riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza Oberdan, durante l'illustrazione del disegno di legge 173 "Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia".
L'esponente dell'Esecutivo ha anche ricordato che "quello presentato è il frutto di un lavoro consistente, iniziato nel settembre 2021 e passato attraverso 35 incontri formali, ma anche una lunga serie di interlocuzioni che hanno portato progressivamente a ben 60 versioni del documento. Il parere positivo espresso dalla Consulta regionale delle Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie del Fvg, nostro referente principale e pilastro dell'intero sistema, si affianca a quello unanime del Consiglio delle Autonomie locali (Cal)".
Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale il 19 settembre scorso e assegnato alla III Commissione con parere delle Commissioni II, IV, V e VI, nonché del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione (ai cui componenti è stata pertanto aperta la seduta), è stato trasmesso anche al Garante regionale dei diritti della persona per la formulazione di eventuali osservazioni e pareri.
"Un tema sentito - ha proseguito Riccardi - per una legge che non vuole certamente cambiare la Lr 41/1996 ma, anzi, aggiornarla mantenendone intatto lo spirito e i legami molto forti con Terzo settore, famiglie e associazionismo a supporto del sistema istituzionale. Sarà fondamentale l'alleanza con i Comuni, protagonisti nella pianificazione degli interventi in un'ottica di sussidiarietà e collaborazione. Dobbiamo costruire nuove risposte alla cronicità e a bisogni che non hanno esigenze solo di natura sanitaria, ma che costituiscono invece le basi dell'integrazione sociosanitaria. Il nostro compito è quello di vigilare, affinché le Ass diventino sociosanitarie, abbandonando la cultura della sanitarizzazione".
Con i suoi 5 titoli suddivisi in 31 articoli, dunque, questa legge-quadro si traduce in un adeguamento, semplificativo e moderno, che tiene conto delle esperienze maturate nel tempo, definendo e aggiornando gli interventi, promuovendo azioni d'integrazione delle politiche regionali, disponendo il riordino dei servizi sociosanitari e configurando le modalità di governo dei correlati sistemi locali. Secondo le premesse attuali, dovrebbe trovare efficacia a partire dal 1 gennaio 2024, dopo aver sfruttato l'intero 2023 per costruire il percorso e valorizzare il patrimonio di competenze sviluppate dopo il 1996.
Tra le parole chiave emergono accessibilità, accomodamento ragionevole, budget di progetto e di salute, progettazione universale, vita indipendente e progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato. In termini di finalità, invece, tutto ruota intorno al concetto di equità.
Cinque le aree di interesse: Salute, Vita indipendente e inclusione nella società, Istruzione, formazione e lavoro, Mobilità personale, libertà di movimento e Informazione, comunicazione e partecipazione.
Svariate le richieste di dettaglio avanzate dai consiglieri. A partire da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che, pur definendo la legge "solida in quanto a principi generali ed etici", ha espresso preoccupazione "riguardo la sua traduzione in termini pratici. Partecipazione, in tal senso, è un termine fondamentale, insieme alla capacità di intercettare le esigenze e di incidere rapidamente". Sul fronte dem, invece, Mariagrazia Santoro ha posto alcuni interrogativi legati agli ambiti e alle particolari dimensioni dell'Azienda sanitaria Friuli Centrale, mentre il collega Roberto Cosolini ha richiesto una nota in grado di evidenziare le correlazioni con la normativa nazionale, legate all'attuazione delle competenze regionali.
Antonio Lippolis (FdI), dal canto suo, ha proposto "la promozione di corsi di formazione a supporto di soggetti divenuti disabili in tarda età e poco avvezzi all'utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione". Il pentastellato Cristian Sergo, infine, ha premesso che "come tutte le leggi quadro, anche questa è chiamata a mettere ordine al sistema", per poi concentrarsi "su ciò che ancora manca o quello che si potrà migliorare. Un problema serio, per esempio, è spesso quello legato all'inaccessibilità, anche nel Pubblico. Importante è perciò non rimanere su un livello di principio, provvedendo nel dettaglio con questa legge".
Il ddl 173 sarà al centro dell'attenzione anche martedì 4 ottobre, quando ancora la III Commissione ospiterà le audizioni dei principali portatori di interesse. ACON/DB-fa
Aggiornata il 29 settembre 2022