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PUBBLICATO DAL CNEL IL PRIMO RAPPORTO NAZIONALE SULLE ASP. Brunetta: un pezzo fondante della nostra coesione sociale

8 luglio 2025

Si è svolto l'8 luglio a Roma, a Villa Lubin, il convegno “Le ASP nella rete dei servizi e nell’economia sociale. Ruolo, criticità e prospettive: le proposte del CNEL”, un’iniziativa voluta dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro per approfondire il ruolo delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP) e presentare il I Rapporto nazionale CNEL in materia.
Lo studio, redatto dall’Osservatorio Nazionale sui Servizi Sociali Territoriali (ONSST), istituito presso il CNEL, è strettamente correlato al Ddl CNEL “Disposizioni in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona”, approvato all’unanimità dall’Assemblea nella seduta del 27 marzo 2025, ed offre una ricostruzione articolata e aggiornata del complesso fenomeno delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB) e delle ASP, che ne hanno progressivamente preso il posto, delineandone l’evoluzione storica, l’attuale configurazione normativa e le principali caratteristiche organizzative e operative.
L’evento è stato aperto dal presidente del CNEL Renato Brunetta. Hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano, il vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati Luciano Ciocchetti.
Ha coordinato le sessioni di lavoro il segretario generale del CNEL Massimiliano Monnanni.
“Il principale dato che emerge dal I Rapporto nazionale CNEL sulle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP) – ha dichiarato il presidente Brunetta – è quello di una realtà viva, diffusa e resiliente, ancorché in forte sofferenza a causa della persistente e ventennale carenza di attenzione da parte del legislatore nazionale. Si tratta di una rete di corpi intermedi che nasce da atti di carità e solidarietà, intimamente connessi alle comunità territoriali di riferimento, e che svolge una meritoria attività di coesione e ricucitura delle tante disparità sociali all’insegna del principio di prossimità e sussidiarietà. L’intento del CNEL – attraverso l’indagine che ci auguriamo possa essere sistematizzata e approfondita dall’ISTAT e con il DDL che auspichiamo sia presto esaminato dalla competente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati – è quello di mettere in luce e valorizzare un patrimonio di competenze, risorse economiche e sociali che, attraverso opportune modifiche normative, può costituire un vero e proprio strumento operativo di Regioni ed enti locali per promuovere inclusione e partecipazione civica, offrendo servizi di qualità e buona occupazione”.
UN MONDO DI STRAORDINARIA MODERNITÀ
“Per valorizzare la rete delle ASP e degli IPAB – ha aggiunto il presidente Brunetta – abbiamo presentato come CNEL un Disegno di legge, volto a dare una prospettiva strutturale e strategica a queste realtà che rappresentano la storia dell’economia sociale nel nostro Paese. Non stiamo parlando di archeologia sociale, ma di un mondo che ha caratteristiche di straordinario valore, straordinaria complessità e straordinaria modernità. Perché gli strumenti di welfare nati con le rivoluzioni industriali stanno collassando e allora occorrerà recuperare dalla nostra storia più nobile e più antica i valori di questo mondo, valori legati al territorio, legati alle comunità, legati alle ricchezze locali. Solo così potremo superare le grandi transizioni in atto.
“ASP ed IPAB – ha proseguito Brunetta – sono un pezzo fondante della nostra vita quotidiana e della nostra coesione sociale. Sono storicamente alla base delle nostre società, a partire dal medioevo. Sono il welfare originario, legato ai territori e alle comunità, prima ancora del welfare formale che nasce con la seconda rivoluzione industriale e si sviluppa poi nel corso del ’900. È la storia nobile del nostro paese, che si è stratificata nel tempo. Queste realtà sono rimaste, svolgendo le loro importanti funzioni, ma sono rimaste in una dimensione complementare e sussidiaria, con un ruolo spesso sottovalutato e non valorizzato. Noi vogliamo agganciare queste realtà al futuro. Ecco il senso dell’attenzione che il CNEL rivolge a questo mondo, a questo eccezionale patrimonio sociale”.
CIOCCHETTI: NECESSARIO UN PROFONDO RIPENSAMENTO DELLE POLITICHE SOCIALI
“È necessario – ha affermato Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati – un profondo ripensamento delle politiche sociali, per garantire la sostenibilità del welfare, posto che è venuto meno il tradizionale equilibrio tra le generazioni. In quest’ottica, va valorizzato il modello ASP-IPAB, perché sia sempre più utilizzato in iniziative di sostegno alle persone fragili e in condizione di disagio, soprattutto nelle periferie. Lavoriamo insieme per dare una configurazione normativa che garantisca una maggiore dignità a questa realtà. Noi come XII Commissione abbiamo preso in carico il Ddl del CNEL e lo abbiamo già calendarizzato all'interno dei lavori parlamentari. Subito dopo la pausa estiva procederemo anche con un ciclo di audizioni”.
BELLUCCI: ASP NON SOLO EREDITÀ DEL PASSATO MA UN ALLEATO PREZIOSO DEL FUTURO
“Questo governo – ha dichiarato il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci – ha sin dall’inizio approcciato il welfare con la convinzione che bisognasse riformarlo, partendo dall’idea che lo Stato da solo non basta, soprattutto in un’epoca eccezionale come quella che stiamo vivendo in Italia, di profonde transizioni, in particolar modo quella demografica. Noi siamo la prima nazione in Europa per numero di anziani. La seconda al mondo. Quindi c’è la convinzione che la risposta non può essere un welfare statalista, che ovviamente rischia di essere meramente assistenzialista. C'è bisogno di un'alleanza tra istituzioni, privato sociale, terzo settore e anche le imprese, il mercato. Le ASP hanno un ruolo importante in questo contesto. Un'altra sfida è quella di poter dare attenzione a queste realtà che fino ad oggi non sono state supportate nel giusto modo dalla legislazione. Sono un ibrido. Noi vogliamo che le ASP non siano soltanto un'eredità del passato, ma un alleato prezioso del futuro”.
GERIA: DALLE ASP GRANDE ATTENZIONE ALLE FASCE PIÙ DEBOLI
“Le quasi 600 Aziende pubbliche di Servizi alla Persona (ASP) ed IPAB, queste ultime presenti ancora laddove non è stato completato il processo di riforma, rappresentano una risorsa importante per il sistema dei servizi sociali territoriali da valorizzare per la loro storica vocazione alla prossimità e l’attenzione alle fasce più deboli della popolazione: persone anziane, disabili e minori. Tanto più in questa fase nella quale le politiche sociali sono chiamate a dare risposte a bisogni sempre più estesi e complessi, che richiedono investimenti, innovazioni nelle strategie di intervento e progetti di inclusione, reti integrate di servizi e partecipazione di tutti gli attori istituzionali e sociali del territorio”. È quanto ha sottolineato Alessandro Geria, consigliere CNEL e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sui Servizi Sociali Territoriali (ONSST). “Il Rapporto presentato dal CNEL nell’ambito delle attività dell’Osservatorio nazionale dei servizi sociali territoriali offre, dopo molti anni di scarsa attenzione, una fotografia aggiornata di questi enti che rileva importanti dotazioni patrimoniali, reddituali, organizzative, professionali e l’attivazione di esperienze significative ed originali. Al contempo – ha proseguito Geria – però attesta anche una marcata eterogeneità territoriale, con una frammentazione del quadro normativo, disomogeneità dei modelli di governance, delle condizioni operative ed infine limitato raccordo con la rete dei servizi pubblici, che fanno emergere un significativo margine di sviluppo e di riqualificazione della funzione svolta dalle ASP. Da qui le due proposte di istituire un sistema nazionale di rilevazione delle ASP per garantire maggiore trasparenza, efficacia e coerenza delle politiche pubbliche nel settore dei servizi alla persona e di intervenire con una revisione normativa”.
Segue 
https://www.cnel.it/Comunicazione-e-Stampa/Notizie/ArtMID/1174/ArticleID/5475/preview/true/PUBBLICATO-DAL-CNEL-IL-PRIMO-RAPPORTO-NAZIONALE-SULLE-ASP
 

Aggiornata il 9 luglio 2025