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IRCCS CRO di Aviano protagonista del cambiamento in sanità FVG. Con Federsanità maggiori sinergie con il territorio.

REDAZIONE

30 maggio 2016

Eccellenza, collaborazione, sviluppo e fiducia. Sono queste le parole chiave attorno alle quali ruota il nuovo ruolo attribuito al Centro di riferimento oncologico di Aviano nell'ambito della riforma del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia. Termini che rafforzano e potenziano una struttura che potrebbe avere in futuro nuovi ruoli, come quello della formazione, nell'ambito di un sistema che ha cambiato rotta rispetto al passato decidendo di guardare, per la sanità regionale, ad un orizzonte lontano.
Questi, in sintesi, gli interventi del vicepresidente Sergio Bolzonello e dall'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, nell'ambito del convegno dal titolo "Dove va la sanità in Italia e in Friuli Venezia Giulia. Quali opportunità per il Cro" svoltosi il 26 maggio presso l'IRCCS CRO di Aviano e coordinato da Marco Rotondi dell'Università di Genova, nonchè presidente dell'Istituto Europeo Neurosistemica. Tra i relatori, erano presenti i docenti dei principali atenei italiani di medicina nonché della Bocconi di Milano e dell'Ufficio europeo degli investimenti per la salute; grazie a loro si è dato vita ad un importante confronto che apre il percorso per coinvolgere i professionisti dell'istituto pordenonese nella predisposizione del piano strategico.

Il vicepresidente Bolzonello ha ricordato come il Cro rappresenti un presidio sanitario di eccellenza nel panorama del Friuli Venezia Giulia e che, con la sua attività, contribuisce in modo determinante a valorizzare il nostro territorio e l'intero sistema regionale, facendo diventare questa terra molto attrattiva con ricadute positive sull'intera collettività.

Sotto il profilo sanitario, l'assessore Telesca ha ricordato che la riforma del sistema regionale non impone nessun taglio, ma al contrario una virtuosa riorganizzazione che mette al centro i bisogni del cittadino, utilizzando al meglio le risorse a disposizione e sempre dove ve ne è la necessità. Quindi è stato ricordato il ruolo che il Cro può avere nell'ambito delle collaborazioni con il sistema dei saperi in regione. A tal pro per stringere alleanze con le Università e che consenta di svolgere, oltre all'assistenza e la cura, anche la didattica e la ricerca. La formazione, infatti, spetta a chi ha la competenza nel trasferimento della conoscenza e, in questo ambito, il Cro ha tutte le caratteristiche.
Telesca ha inoltre chiarito quali saranno le prospettive future della struttura pordenonese. In particolare, l'attività del Cro andrà ampliandosi per il trasferimento dall'Azienda per l'assistenza sanitaria n.5 di alcuni settori come l'onocologia e la medicina nucleare; settori che, entro il 2016, verranno gestiti direttamente dal centro di Aviano per l'intero territorio pordenonese, diventando così il primo interlocutore in campo oncologico. Questa attività, è stato ricordato dall'assessore, non si limita ad un processo di trasferimento ma è parte di un'operazione complessa che comporta vari aspetti amministrativi e gestionali e che dunque richiede confronto continuo e gradualità nel tempo.

Infine è stato ricordato che l'atto aziendale redatto dalla direzione strategica e approvato dalla Regione ha confermato la continuità operativa delle tre strutture dipartimentali. La successiva razionalizzazione ha previsto poi un riassetto complessivo con la conferma delle precedenti funzioni. Per cui è stato ribadito che ogni ragionamento sul numero delle strutture organizzative complesse non appare motivato. Un IRCCS si riconosce secondo le funzioni portate avanti con autorevolezza professionale e scientifica e non secondo modelli organizzativi di struttura complessa.

Nell'occasione il presidente di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli ha portato i saluti dell'associazione alla quale il CRO è associato dal 2007, insieme agli altri due IRCCS del Friuli Venezia Giulia, il "Burlo Garofolo" di Trieste e "E.Medea - La nostra Famiglia", polo regionale del Friuli Venezia Giulia. Napoli, ha inoltre ricordato che l'ingresso degli IRCCS, a seguito della modifica statutaria, ha rappresentato un salto di qualità per la federazione del Friuli Venezia Giulia (unica in Italia) tramite la collaborazione con gli istituti scientifiche di rilievo internazionale per la ricerca e cura altamente qualificate, in rete con le comunità locali e al servizio dell'intero territorio regionale.

Aggiornata il 30 maggio 2016