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Welfare - delrio, legge 328 diventi prioritÀ per il governo

Per il FVG presenti il presidente

19 giugno 2008

www.anci.it

“Il welfare e la legge 328/2000 dovranno essere uno tra gli argomenti prioritari nell’agenda di Governo”.

Così il Vice Presidente ANCI e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio nel suo intervento al seminario promosso dall’Osservatorio Nazionale sull’attuazione della legge 328/2000 che si è tenuto oggi a Roma presso la sede del Cnel per la presentazione della ricerca sui Diritti sociali e livelli essenziali delle prestazioni.

L’Osservatorio è stato costituito il 27 settembre 2006 da ANCI, Upi, Legautonomie, CGIL-CISL-UIL e Forum del Terzo Settore con l’obiettivo di creare una sede comune e stabile per attuare le linee di politica sociale tracciate dalla legge 328.

“Purtroppo – ha continuato Delrio – i segnali che arrivano dal Governo non sono positivi, tuttavia da parte dei Comuni c’è la piena disponibilità ad un’alleanza per il welfare partendo da dati economici certi, da questioni chiare e dalla consapevolezza che per lo sviluppo del Paese si deve affrontare il problema di una adeguata tutela sociale delle persone e delle famiglie. Il messaggio che lanciamo oggi al Governo – ha detto - non è quello di una lista della spesa, del vogliamo tutto e subito, ma è necessario dimostrare la possibilità non solo tecnica, ma anche politica, di affrontare il tema con la gradualità necessaria”. Quindi il Vice Presidente ANCI ha ribadito la necessità di alcuni principi quali “il rispetto della sussidiarietà, il rispetto della diversità fra le regioni e del diverso approccio dei vari Comuni”.

Ma il problema di fondo è anche un altro, ed è quello della sottovalutazione economica. “Come dimostrano molti studi – ha aggiunto Delrio - il sistema di protezione sociale è strettamene correlato con la crescita del Paese. I sistemi che hanno un’alta flessibilità economica, maggiore capacità e dinamismo economico e più alta capacità di innovazione sono i paesi con un altissimo tasso di protezione sociale”. E riferendosi agli argomenti di questi giorni “non esiste soltanto il problema dei fannulloni e della flessibilità – ha detto - ma quello molto concreto che senza un sistema di protezione sociale non c’è un’occupazione femminile adeguata”.

Quindi il Vice Presidente ANCI, riferendosi ai dati contenuti nella ricerca sui Diritti sociali e livelli essenziali delle prestazioni ha detto che “è necessaria una più stretta collaborazione tra gli enti per far sì che la sfera sociale sia ripensata in maniera più intelligente. Dalla ricerca si evince che i trasferimenti monetari sono sproporzionati rispetto all’erogazione dei servizi e che attraverso questo meccanismo i problemi del welfare italiano si accentuano, non diminuiscono. Non si tratta soltanto di avere più risorse, di cui peraltro c’è assoluto bisogno, ma è necessario ragionare sull’effettivo utilizzo dei fondi. Puntare sul Welfare – ha concluso Delrio - per consentire al Paese quel salto di qualità di cui ha bisogno, perché un’Italia sicura è anche un’Italia che si cura, ovvero che si prende cura di sé stessa, degli anziani, dei bambini, e delle famiglie”. (fr)

Aggiornata il 16 maggio 2013