Salute:per leuropa coordinamento regioni-comuni-az. sanita
14 novembre 2005
La Regione Friuli Venezia Giulia può dare un contributo importante allintegrazione e alla stabilizzazione in Europa attraverso la sperimentazione di nuovi modelli di welfare sempre più globali che comprendono non solo lassistenza sanitaria a lungo termine, ma anche le politiche pensionistiche, di inclusione sociale e di lavoro.
Tra gli esempi di tale impegno le leggi regionali per linfanzia e il welfare, il Piano sanitario e il Piano socio -sanitario, insieme al laboratorio internazionale per un Welfare di Comunità, avviato lo scorso maggio, e lattività per la Classificazione Funzionale delle Disabilità (ICF).
Lobiettivo è quello di dare unitarietà a tutti gli interventi e progetti di cooperazione e coordinare esperienze locali e regionali, coinvolgendo le istituzioni locali, i professionisti e tutti gli attori del sistema sanitario e socio sanitario.
Così lassessore regionale alla Salute e Protezione Sociale, Ezio Beltrame, ha concluso il convegno Sanità e Welfare in Europa: prospettive e opportunità per i Comuni e le Aziende sanitarie, promosso congiuntamente, oggi a Monfalcone, dalle direzioni centrali della Regione alla Salute e Protezione Sociale e per le Relazioni Internazionali, Comunitarie e Autonomie Locali, FEDERSANITA ANCI FVG e il Comune di Monfalcone.
La partecipazione a tali progetti dei Comuni e delle loro Reti nazionali e internazionali è stata illustrata dai Presidenti di FEDERSANITA ANCI FVG, Giuseppe Napoli, dellANCI FVG, Gianfranco Pizzolitto, per la Federazione AICCRE FVG, Nevio Puntin, da Giovanni Zanolin, vicepresidente Rete Reves, e Angelo Carenzi, vicepresidente FEDERSANITA ANCI.
Particolarmente interessanti e utili le informazioni e i riferimenti sui progetti e programmi europei fornite da Roberto Panizzo, direttore Area sanitaria e socio-sanitaria direzione centrale Relazioni Internazionali, Comunitarie e Autonomie Locali, Gino Tosolini, direttore generale Agenzia Regionale Sanità del FVG, Graziano Lorenzon, direttore Servizio Rapporti Internazionali e Partenariato Territoriale direzione centrale Relazioni Internazionali, Comunitarie e Autonomie Locali, e Nora Coppola, della direzione regionale della Salute e Protezione Sociale.
Numerose e qualificate le esperienze di realizzazioni concrete illustrate nella tavola rotonda, coordinata dal vicepresidente di FEDERSANITA ANCI, Fabrizio Oleari, alla quale hanno partecipato tutti i direttori generali delle Aziende sanitarie territoriali e degli Ospedali di Udine e Pordenone Tra i progetti di cooperazione transfrontaliera presentati: INTERREG Italia-Austria, che ha prodotto, tra laltro laccordo per lemergenza sanitaria transfrontaliera (capofila Azienda ospedaliera di Udine) e, come ulteriore sviluppo lAccademia delle professioni sanitarie e, di prossimo avvio, il progetto INTERREG Italia-Slovenia (ASS N.2 Isontina), il progetto Welfare di comunità (ASS N. 5 Bassa Friulana), la collaborazione dellASS N. 4 con il Comune di Udine per progetto di Invecchiare in salute (Rete Città Sane-OMS) e le esperienze di reti tra professionisti per lASS N.6 Friuli Occidentale, lASS N. 1 Triestina e ASS. N.3 Alto Friuli.
In apertura dei lavori lassessore regionale per le Relazioni Internazionali Franco Iacop aveva evidenziato come Salute e Welfare sono obiettivi prioritari per la Regione, i Comuni e le Aziende sanitarie, sia a livello locale che nella prospettiva europea e in tale contesto per garantire a tutti i cittadini uguale accesso ai diritti è fondamentale attuare il principio di sussidiarietà e il coordinamento tra i diversi soggetti pubblici e privati, nonché la definizione di un modello partecipativo di pianificazione, come si sta realizzando con i Piani di Zona, al fine di rafforzare lintegrazione tra servizi sanitari e socio sanitari a livello territoriale.
ARC/Com/RM
Aggiornata il 16 maggio 2013