Karica vitale: giovedi 17 marzo, alle 20.30, nel convento di san francesco, a pordenone, ragazzi, genitori, operatori e istituzioni a confronto su un problema scottante (e in aumento) quale la tossicodipendenza
14 marzo 2005
IL BILANCIO DI DIECI ANNI DI VITA DEI RAGAZZI DELLA PANCHINA: LOCCASIONE E LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO KARICA VITALE SCRITTO DA GIGI DAL BON, LEADER DEI RAGAZZI
OLTRE A DAL BON, INTERVISTATO DA PINO ROVEREDO, INTERVERRANNO IL SINDACO BOLZONELLO, IL VESCOVO POLETTO, LASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA BELTRAME, IL DIRETTORE DELLASS 6 OLEARI
Sarà una serata speciale, un momento di incontro, dialogo e confronto tra giovani, genitori, operatori, istituzioni, su temi come la droga e lAids, per i quali spesso non si trovano le parole, con il risultato che vengono confinati nel silenzio.
Giovedì 17 marzo, alle 20.30, nel convento di San Francesco, a Pordenone, lAss 6 Friuli Occidentale e i Ragazzi della Panchina, in collaborazione con la Biblioteca dellImmagine, presenteranno infatti Karica vitale, il libro che ha scritto di Gigi Dal Bon, leader dei Ragazzi della Panchina.
Uniniziativa che va oltre il valore, già di per sé notevole, che un simile evento normalmente riveste, diventando infatti occasione per condividere con la comunità e con le sue istituzioni, a dieci anni dalla nascita del gruppo, un bilancio dellinnovativa esperienza di prevenzione e cura della tossicodipendenza compiuta dallAzienda per i Servizi Sanitari n. 6 Friuli Occidentale attraverso i Ragazzi della Panchina
Condividere: non a caso è stato utilizzato questo termine e non a caso saranno presenti le massime istituzioni sociali, politiche e religiose, a partire dal sindaco Sergio Bolzonello, lassessore regionale alla sanità Ezio Beltrame, il vescovo di Concordia-Pordenone Ovidio Poletto. Ma, soprattutto, sarà presente il mondo della scuola, con il quale da tempo I Ragazzi della Panchina intrattengono una stretta collaborazione.
Saranno infatti tre studenti delle scuole superiori a leggere, accompagnati dalla musica della fisarmonica di Miranda Cortes, alcuni brani tratti dal libro.
Momento clou della serata, che prevede anche un intervento del direttore generale dellAss 6 Fabrizio Oleari (sarà lui a fare il punto su questi dieci anni dei Ragazzi della Panchina), lintervista che lo scrittore Pino Roveredo farà a Gigi Dal Bon, autore di Karica vitale, risultato di un lavoro durato quasi un anno. Un libro che nasce dalla sofferenza, dalla capacità dellautore di averla tradotta sulla carta, dal contributo dei tanti che lo hanno aiutato nella realizzazione finale del volume.
Leggendolo, si ripercorrono le tappe di una singolare esperienza e si viene invitati a riflettere sul futuro della stessa. Si rievocano momenti difficili e momenti belli, le difficoltà iniziali e il percorso che ha portato, pian piano, attraverso il dialogo, allintegrazione del gruppo alla città. Si ricordano i circa 200 tra uomini e donne che in questi dieci anni hanno fatto parte dei Ragazzi della Panchina (attualmente una trentina) e anche chi, purtroppo, non ce lha fatta. E si comprende come la Panchina sia un luogo va sottolineato di dialogo, scambio, relazione, al quale ci si avvicina spontaneamente (la sede è in viale Grigoletti, aperta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 18.30, presenti un operatore e il gruppo dei leader dei Ragazzi) e dove non si usano farmaci né sostanze. Un luogo per incontrarsi, anche soltanto per parlare, confrontarsi sulla tossicodipendenza così come su qualsiasi altro argomento o problema.
Karica vitale, il libro di Gigi Dal Bon, è dunque la punta di un iceberg, il frutto di un impegno che dura da tempo e non è il solo. Presto, per esempio, sarà pronta la ricerca che la facoltà di Psicologia dellUniversità di Padova sta conducendo sui Ragazzi della Panchina e che sta coinvolgendo un campione considerevole di cittadini. E più avanti sarà organizzato a Pordenone un convegno che metterà a confronto, sullesperienza dei Ragazzi, esperti e luminari del nostro Paese.
Insomma, quella di giovedì si presenta come unoccasione di confronto per tutte le componenti della società pordenonese, perché la Panchina è ormai parte integrante di Pordenone e della provincia. Le sue vicende, il suo ruolo e il suo futuro, appartengono a unintera comunità.
Aggiornata il 16 maggio 2013