III Commissione: illustrato Piano regionale emergenza/urgenza e audizioni
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5 ottobre 2015
(ACON) Trieste, 5 ott - MPB - Il Piano dell'emergenza/urgenza del Friuli Venezia Giulia approvato dalla Giunta è stato illustrato alla III Commissione, presieduta da Franco Rotelli (Pd), dall'assessore alla salute Maria Sandra Telesca con dettagliati approfondimenti degli uffici.
Si tratta di uno dei piani più importanti della Regione e arriva dopo 20 anni - ha esordito Telesca specificando che il traguardo è migliorare l'esistente superando le disomogenità dei modelli di valutazione delle emergenze e le criticità operative legate alla frammentazione e alle differenziazioni del territorio, alle diverse modalità di intervento, a una dislocazione dei mezzi non equa rispetto le esigenze dei cittadini. E fare ciò attraverso una differente distribuzione strategica delle risorse, garantendo la centralizzazione dei pazienti più gravi secondo criteri uniformi, poichè l'obiettivo è di prevenire le morti e le disabilità evitabili, per rendere la vita dei cittadini più sicura. E anche di applicare criteri di efficienza, efficacia ed equità, in un quadro di solidarietà politica, economica e sociale. Una regia unica, dunque, consapevole che tutto il sistema ha bisogno di valutazioni continue.
Il Piano è il risultato del lavoro di approfondimento di una commissione di 23 esperti, con il coinvolgimento diretto dei professionisti che si occupano delle patologie tempo-dipendenti e che rappresentano i diversi territori della regione - ha ricordato l'assessore, sottolineando il passaggio dall'attuale articolazione in 4 centrali 118 alla centrale unica, per avere una visione regionale dell'emergenza che consideri il territorio come un unicum ed evidenziando l'impegno per assicurare continuità assistenziale fra soccorso territoriale, presa in carico ospedaliera in pronto soccorso e gestione interna alle strutture ospedaliere.
Inoltre, le ambulanze passano da 41 a 46 nella fascia oraria dalle 8.00 alle 20.00 e da 31 a 32 nelle ore notturne e aumentano da 4 a 6 le auto con medico a bordo: una riorganizzazione che tiene conto dei tempi standard di soccorso fissati da norme nazionali (8 minuti aree urbane, 20 minuti per aree extraurbane) e da indirizzi europei (18 minuti). Oltre alla revisione di nuove postazioni di ASL (mezzo di soccorso avanzato) nel Piano particolare attenzione è rivolta alle reti per la gestione delle patologie tempo-dipendenti (rete emergenze cardiologiche, rete ictus, rete trauma), all'emergenza materno- infantile (con il servizio per il servizio di trasporto di emergenza Neonatale-STEN, l'elisoccorso neonatologico e il servizio di trasporto assistito materno-STAM), ai presidi ospedalieri di base e agli HUB, ai rapporti con i servizi dedicati all'assistenza primaria, ai trasporti connessi al programma trapianti, il centro regionale antidoti-CRA.
Sulla delibera relativa al Piano la Commissione ha poi avvitato una serie di audizioni.
Per primo l'intervento di Federsanità-ANCI che, oltre a una serie di osservazioni dettagliate, ha proposto un patto con la Regione sui servizi di emergenza e urgenza per favorire un adeguato coinvolgimento delle autonomie locali verso le quali indirizzare una accurata informazione; chiesti inoltre chiarimenti sui rapporti con la protezione civile in caso di gravi emergenze; con un invito finale a dare seguito al riordino senza stagioni di sosta.
Hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti delle Assemblee dei sindaci di ambito distrettuale, con indicazioni specifiche per i vari territori, della Federazione regionale dell'ordine dei medici, del Coordinamento regionale Collegi IPASVI, delle Centrali operative 118. Infine la voce dei rappresentanti del coordinamento dei comitati per la salvaguardia della sanità dell'Isola di Grado e - rispettivamente - del coordinamento dei comitati per la difesa dell'ospedale San Michele di Gemona del Friuli: il primo ha evidenziato tutti gli elementi che depongono per il mantenimento di un presidio durante l'intero arco dell'anno; il secondo ha contestato, sulla scorta dei dati oggi forniti rispetto a quelli contenuti nel Piano, il fatto che Gemona debba diventare postazione.
Leggerò i contenuti delle memorie scritte che sono state presentate e saranno valutati i contributi oggi offerti - ha affermato infine Telesca, mentre il presidente Rotelli ha ricordato che valutazioni e contributi ulteriori potranno giungere fino al 12 ottobre, prima che la Commissione analizzi il Piano.
Si tratta di uno dei piani più importanti della Regione e arriva dopo 20 anni - ha esordito Telesca specificando che il traguardo è migliorare l'esistente superando le disomogenità dei modelli di valutazione delle emergenze e le criticità operative legate alla frammentazione e alle differenziazioni del territorio, alle diverse modalità di intervento, a una dislocazione dei mezzi non equa rispetto le esigenze dei cittadini. E fare ciò attraverso una differente distribuzione strategica delle risorse, garantendo la centralizzazione dei pazienti più gravi secondo criteri uniformi, poichè l'obiettivo è di prevenire le morti e le disabilità evitabili, per rendere la vita dei cittadini più sicura. E anche di applicare criteri di efficienza, efficacia ed equità, in un quadro di solidarietà politica, economica e sociale. Una regia unica, dunque, consapevole che tutto il sistema ha bisogno di valutazioni continue.
Il Piano è il risultato del lavoro di approfondimento di una commissione di 23 esperti, con il coinvolgimento diretto dei professionisti che si occupano delle patologie tempo-dipendenti e che rappresentano i diversi territori della regione - ha ricordato l'assessore, sottolineando il passaggio dall'attuale articolazione in 4 centrali 118 alla centrale unica, per avere una visione regionale dell'emergenza che consideri il territorio come un unicum ed evidenziando l'impegno per assicurare continuità assistenziale fra soccorso territoriale, presa in carico ospedaliera in pronto soccorso e gestione interna alle strutture ospedaliere.
Inoltre, le ambulanze passano da 41 a 46 nella fascia oraria dalle 8.00 alle 20.00 e da 31 a 32 nelle ore notturne e aumentano da 4 a 6 le auto con medico a bordo: una riorganizzazione che tiene conto dei tempi standard di soccorso fissati da norme nazionali (8 minuti aree urbane, 20 minuti per aree extraurbane) e da indirizzi europei (18 minuti). Oltre alla revisione di nuove postazioni di ASL (mezzo di soccorso avanzato) nel Piano particolare attenzione è rivolta alle reti per la gestione delle patologie tempo-dipendenti (rete emergenze cardiologiche, rete ictus, rete trauma), all'emergenza materno- infantile (con il servizio per il servizio di trasporto di emergenza Neonatale-STEN, l'elisoccorso neonatologico e il servizio di trasporto assistito materno-STAM), ai presidi ospedalieri di base e agli HUB, ai rapporti con i servizi dedicati all'assistenza primaria, ai trasporti connessi al programma trapianti, il centro regionale antidoti-CRA.
Sulla delibera relativa al Piano la Commissione ha poi avvitato una serie di audizioni.
Per primo l'intervento di Federsanità-ANCI che, oltre a una serie di osservazioni dettagliate, ha proposto un patto con la Regione sui servizi di emergenza e urgenza per favorire un adeguato coinvolgimento delle autonomie locali verso le quali indirizzare una accurata informazione; chiesti inoltre chiarimenti sui rapporti con la protezione civile in caso di gravi emergenze; con un invito finale a dare seguito al riordino senza stagioni di sosta.
Hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti delle Assemblee dei sindaci di ambito distrettuale, con indicazioni specifiche per i vari territori, della Federazione regionale dell'ordine dei medici, del Coordinamento regionale Collegi IPASVI, delle Centrali operative 118. Infine la voce dei rappresentanti del coordinamento dei comitati per la salvaguardia della sanità dell'Isola di Grado e - rispettivamente - del coordinamento dei comitati per la difesa dell'ospedale San Michele di Gemona del Friuli: il primo ha evidenziato tutti gli elementi che depongono per il mantenimento di un presidio durante l'intero arco dell'anno; il secondo ha contestato, sulla scorta dei dati oggi forniti rispetto a quelli contenuti nel Piano, il fatto che Gemona debba diventare postazione.
Leggerò i contenuti delle memorie scritte che sono state presentate e saranno valutati i contributi oggi offerti - ha affermato infine Telesca, mentre il presidente Rotelli ha ricordato che valutazioni e contributi ulteriori potranno giungere fino al 12 ottobre, prima che la Commissione analizzi il Piano.
Testo integrale contributo Federsanità ANCI FVG
Aggiornata il 6 ottobre 2015