Alla vigilia dellapprovazione del piano della riabilitazione, il 5 novembre, a Udine (centro paolino daquileia), un occasione importante per discutere dei percorsi assistenziali e di reinserimento per le persone non autosufficienti. tit coma e
26 ottobre 2004
Il nostro obiettivo è quello di identificare il coma con la possibilità di ripresa, di recupero delle coscienze, e dare una speranza concreta ai tanti giovani e alle molte famiglie che si disperano, e sperano, e non abbandonano questa lunga, commovente battaglia per la vita. E questa una toccante frase di Fulvio De Nigris, direttore Centro Studi per la Ricerca sul coma - Gli amici di Luca, che apre la presentazione del convegno COMA E RISVEGLIO: ESPERIENZE E PROSPETTIVE, che si terrà venerdì 5 novembre, a Udine, presso il Centro Paolino dAquileia, con inizio alle ore 16.45. Liniziativa è promossa dallAssessorato regionale alla Salute e Protezione sociale, insieme alla Consulta regionale delle Associazioni dei Disabili del Friuli Venezia Giulia, allAssociazione Amici Traumatizzati cranici del FVG, al Coordinamento Nazionale Associazioni Trauma Cranico, a Medicina e persona, allIstituto di Medicina Fisica e Riabilitazione Gervasutta, di Udine, allART- Associazione di Riabilitazione del FVG, al Centro Culturale Il Villaggio, al Centro Servizi Volontariato del FVG e FEDERSANITA ANCI FVG. FEDERSANITA ha fornito il suo sostegno alliniziativa che costituirà unoccasione importante per avviare un confronto allargato a tutti i soggetti interessati a fornire le risposte più appropriate ai gravi problemi connessi con le patologie post acute e croniche e, più in generale, alle persone non autosufficienti.
La gestione clinico- riabilitativa del coma prolungato e dei suoi gravissimi esiti non è riconducibile ad un unico livello organizzativo, poiché comporta, allinterno di un percorso unitario e integrato, lo stretto collegamento tra la fase intensiva, che ha luogo in ospedale, e le fasi successive. Fondamentale si rivela il coordinamento e lintegrazione tra attori e competenze diversificate che ha inizio fin dalla fase dellemergenza pre-ospedaliera e che si conclude con i programmi di reinserimento sociale e lavorativo. Illustrano i promotori.
Sino a poco tempo fa non esistevano reparti specialistici per la cura del coma. A differenza delle altre patologie il comatoso restava ricoverato in rianimazione, in neurologia, o in altri reparti ancora meno appropriati.
A Bologna, il 7 ottobre scorso è stata inaugurata la Casa dei risvegli Luca De Nigris, un centro pilota altamente innovativo per lassistenza ai pazienti in stato comatoso e alle loro famiglie. Si tratta della prima realtà del genere in Italia e allavanguardia a livello europeo, sorta grazie allimpegno congiunto delle associazioni di volontariato, delle fondazioni e delle istituzioni pubbliche. Anche nel Friuli-Venezia Giulia è stato avviato un percorso per garantire la cura e lassistenza ai pazienti in stato vegetativo ed alle loro famiglie, ma molto resta ancora da fare.
Ed è proprio per completare questo percorso, per coinvolgere lintera comunità, che la Regione, le Associazioni, i presidi sanitari coinvolti, gli stessi operatori del sistema sanitario e socio-sanitario, intendono promuovere una grande alleanza fondata sulla centralità della persona al fine di garantire le risposte di cui le gravi cerebrolesioni traumatiche e non necessitano anche nel Friuli-Venezia Giulia.
Aggiornata il 16 maggio 2013