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Telesca agli stati generali della salute: in F.V.G. sanita' di ottima qualità e con la riforma si farà ancora meglio

8 aprile 2014

Trieste, 08 apr - Corretto e logico invocare rigore e serietà, definire non più accettabili ed anzi immorali gli sprechi. Ma nell'Italia delle Regioni occorre anche saper distinguere tra chi non ha i bilanci a posto e chi, come il Friuli Venezia Giulia, da anni gestisce la sanità con risorse proprie, mantiene i conti in equilibrio e soprattutto ha una sanità che è comunque una delle migliori non solo in Italia ma anche in Europa, anche se siamo consapevoli che vi sono dei margini di ulteriore miglioramento ed efficientemento e proprio per questo stiamo mettendo a punto una riforma.
Lo ha affermato oggi a Roma l'assessore alla salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, commentando le parole del ministro Beatrice Lorenzin, in occasione degli Stati generali della salute.
Credo sia evidente a tutti che le Regioni amministrano la sanità a velocità diverse, spiega l'assessore. Bisogna partire dal prenderne atto, intervenendo prima di tutto dove gli sprechi sono evidenti. Iniziando dal definire i costi standard, in modo che la medesima prestazione o lo stesso presidio abbiano un costo ovunque.
Il Friuli Venezia Giulia, anche se è Regione virtuosa, è in ogni caso è impegnato a continuare a garantire l'universalismo del Servizio sanitario. Sappiamo che possiamo fare meglio di quanto abbiamo fatto finora. Sappiamo che possiamo ulteriormente razionalizzare la spesa, allentare il peso della burocrazia, semplificare le procedure, superare la ridondanza dei servizi. Ma soprattutto migliorare le prestazioni senza ridurle. Per questo, abbiamo già imboccato la strada invocata dal ministro, quelle di avere sempre a disposizione dati e informazioni aggiornati sugli effetti di tutte le prestazioni erogate. E' l'elemento indispensabile per fare le scelte più opportune, limitando la discrezionalità.
E siamo anche convinti, come ha giustamente ricordato il ministro, che l'elemento vincente è la prevenzione. Per questa ragione già nel bilancio del 2014 abbiamo messo su questo capitolo più risorse, il 65% in più degli anni precedenti. E lavoriamo per convincere i cittadini a prendersi cura della propria salute e del proprio benessere, renderli consapevoli dell'importanza di mantenere stili di vita sani. E in questo contiamo anche sul volontariato, che sa essere uno straordinario alleato delle istituzioni.
Infine vogliamo assegnare un ruolo crescente al medico di famiglia, che deve tornare ad essere il primo riferimento per i pazienti. ARC/PPD

Aggiornata il 9 aprile 2014