SICUREZZA SUL LAVORO: DA DOMANI IN VIGORE LA LEGGE 34/2015
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20 aprile 2016
Trieste, 20 aprile - In edilizia la maggior parte degli infortuni, spesso mortali, avviene a seguito di cadute dall'alto durante la costruzione o la manutenzione degli edifici. Per numero di casi le cadute dall'alto sono superate solamente dagli incidenti stradali e trascinano dietro di sé conseguenze sociali elevatissime: vite umane spezzate, spese in cura e riabilitazione, costi previdenziali e giudiziari, mancata produttività.
La riduzione di questi infortuni attraverso rigide norme di sicurezza (in termini di accorgimenti da adottare) è ora un obiettivo prioritario dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia grazie a una legge votata all'unanimità lo scorso dicembre dal Consiglio regionale. Legge che entra in vigore proprio domani, giovedì 21 aprile, accompagnata dal lancio di una capillare campagna di educazione e informazione, attraverso inserti sui giornali, spot televisivi e radiofonici, brochure rivolte a professionisti e committenti.
"D'ora innanzi con questa nuova norma, che rientra nelle iniziative della Regione per la tutela della salute e della incolumità nei luoghi di lavoro - ha spiegato l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca - nel caso di nuove costruzioni, di manutenzioni straordinarie degli edifici esistenti, così come di montaggio di pannelli solari o fotovoltaici, sarà indispensabile progettare e installare specifici accorgimenti, quali percorsi di accesso, parapetti, ancoraggi o linee vita, per operare in assoluta sicurezza".
In sostanza "una norma di civiltà", che all'inizio comporterà un investimento maggiore, che però sarà recuperato da una riduzione dei costi delle manutenzioni e che soprattutto, così ancora Telesca, "garantirà più sicurezza a chi lavora sui tetti ed eviterà responsabilità da parte dei proprietari".
ARC/PPD
Trieste, 20 aprile - In edilizia la maggior parte degli infortuni, spesso mortali, avviene a seguito di cadute dall'alto durante la costruzione o la manutenzione degli edifici. Per numero di casi le cadute dall'alto sono superate solamente dagli incidenti stradali e trascinano dietro di sé conseguenze sociali elevatissime: vite umane spezzate, spese in cura e riabilitazione, costi previdenziali e giudiziari, mancata produttività.
La riduzione di questi infortuni attraverso rigide norme di sicurezza (in termini di accorgimenti da adottare) è ora un obiettivo prioritario dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia grazie a una legge votata all'unanimità lo scorso dicembre dal Consiglio regionale. Legge che entra in vigore proprio domani, giovedì 21 aprile, accompagnata dal lancio di una capillare campagna di educazione e informazione, attraverso inserti sui giornali, spot televisivi e radiofonici, brochure rivolte a professionisti e committenti.
"D'ora innanzi con questa nuova norma, che rientra nelle iniziative della Regione per la tutela della salute e della incolumità nei luoghi di lavoro - ha spiegato l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca - nel caso di nuove costruzioni, di manutenzioni straordinarie degli edifici esistenti, così come di montaggio di pannelli solari o fotovoltaici, sarà indispensabile progettare e installare specifici accorgimenti, quali percorsi di accesso, parapetti, ancoraggi o linee vita, per operare in assoluta sicurezza".
In sostanza "una norma di civiltà", che all'inizio comporterà un investimento maggiore, che però sarà recuperato da una riduzione dei costi delle manutenzioni e che soprattutto, così ancora Telesca, "garantirà più sicurezza a chi lavora sui tetti ed eviterà responsabilità da parte dei proprietari".
ARC/PPD
Aggiornata il 22 aprile 2016