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Salute/sociale: approvate linee per la gestione 2011

Trieste

8 novembre 2010

Su proposta dell'assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, la Giunta regionale ha approvato oggi, in via preliminare, le " Linee per la gestione 2011 del Servizio sanitario regionale".

Il documento indica, in 68 pagine, tutti i diversi importanti interventi volti a dare concretezza alle previsioni del Piano sanitario e socio sanitario 2010-2012 che, approvato lo scorso mese di marzo, ha delineato un nuovo modello di 'governace' del sistema, basato principalmente sulla centralità della persona, con servizi che si adeguano ai bisogni, e sulla ricerca di maggiore qualità e sicurezza e di una più proficua collaborazione ed integrazione tra professionisti e strutture.

In questo senso la parola d'ordine è riorganizzazione di servizi e apparati, specie se non a diretto impatto con i cittadini/utenti. In altre parole, come spiega l'assessore, " vi saranno meno apparati burocratici ma più medici ed infermieri nei reparti, opportunamente distribuiti sulla base dei volumi di lavoro e delle esigenze reali". Dunque non certo tagli alle prestazioni erogate, ma miglioramento di efficienza e razionalizzazione della spesa, con recupero di risorse, nel momento in cui esse sono più scarse, da reinvestisre nei servizi. Non mancheranno una accelerazione sul fronte delle iniziative di prevenzione, di integrazione sociosanitaria e continuità assistenziale, e un'attenzione particolare al contenimento dei tempi d'attesa.

Parallelamente le Linee di gestione indicano anche un nuovo metodo di finanziamento del sistema, che, superando le assegnazioni su base storica, evolva verso criteri di maggiore equità territoriale.

" Con il 2011 si cominciano a raccogliere i frutti della nuova strategia programmatica e pianificatoria in sanità - commenta l'assessore - iniziata con gli indirizzi programmatici nel 2008, proseguita con il Libro Verde nel febbraio 2009 e coerentemente indicata nel Piano sociosanitario 2010-2012".

Ecco, di seguito, le principali previsioni delle Linee per la gestione del Servizio sanitario regionale nel 2011, approvate oggi in via preliminare dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore alla Salute, Vladimir Kosic

L'ASSETTO ORGANIZZATIVO. Le Linee di gestione 2011 prevedono nuove soluzioni organizzative che implicano in particolare l'eliminazione di doppioni. Sarà quindi prevista la concentrazione per ciascuna Area Vasta della funzioni di anatomia patologica, laboratorio di analisi, trasfusionale e farmacia. " Sono servizi che non hanno nessun diretto impatto con il pubblico - precisa Kosic - in quanto al cittadino non può interessare dove è collocato il laboratorio in cui viene materialmente eseguita la refertazione, ma solo dove si sottopone, ad esempio, ad un prelievo del sangue: e su questo aspetto non sarà modificato nulla".

Per quanto riguarda invece le funzioni con degenza e le attività ambulatoriali, quindi a diretto impatto con l'utenza (Diabetologia, Nefrologia e Dialisi, Oculistica, Gastroenterologia, Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Pneumologia, Urologia, Neurologia) " non cambierà proprio nulla, i reparti rimarranno quelli che sono e dove sono".

AREE MATERNO-INFANTILI E PUNTI NASCITA. In Friuli Venezia Giulia nascono ogni anno circa 10.500 bambini, in 11 diversi punti nascita. Considerate le indicazioni ministeriali che fissano, per ragioni di sicurezza, qualità e numerosità della casistica la soglia minima di 500 parti annui, non raggiunta dall'Ospedale di Gorizia, l'Azienda Sanitaria Isontina è tenuta a presentare, in sede di Pal 2011, la propria proposta sul nuovo assetto di offerta, ricercando nel frattempo soluzioni organizzative finalizzate appunto alla ricerca delle necessarie condizioni di sicurezza sia a Gorizia che a Monfalcone. I Punti nascita di Palmanova e Latisana, invece (circa 1.400 parti all'anno) saranno accorpati, con un primario unico e facendo ruotare le equipe.

IL RIORDINO DEGLI OSPEDALI EX ART. 21. Novità in vista anche per gli ospedali di Gemona, Cividale, Sacile e Maniago. Per Gemona sono previsti l'implementazione del week surgery, nell'ambito di una riorganizzazione dell'attività chirurgica nell'Alto Friuli, e di posti letto per postacuti. A Cividale proseguirà il riorientamento verso attività ambulatoriali e territoriali. Previsto poi il rafforzamento di Sacile quale polo della riabilitazione. Potenziamento anche a Maniago dell'attività territoriale e dell'RSA e dell'offerta come ospedale di comunità. I MEDICI DI FAMIGLIA. " Intendiamo rafforzare il ruolo dei medici di famiglia, aiutandoli finanziariamente ad assumere collaboratori di studio per sollevarli da compiti burocratici diretti", spiega l'assessore, precisando che proprio attraverso i collaboratori il medico, oltre a fare le prescrizioni, potrà anche prenotare visite specialistiche ed esami, indirizzando i propri pazienti agli specialisti di fiducia.

LA RIDUZIONE DEI TEMPI D'ATTESA. " L'impegno è di rispondere sempre nei tempi dovuti, abbattendo le attese", dice Kosic. Ecco che rispetto ad alcune prestazioni che presentano caratteristiche di assoluta necessità ed urgenza, la cui erogazione presenta criticità, verrà avviata una sperimentazione per consentire al cittadino di rivolgersi a strutture private e vedersi riconosciuto il rimborso della prestazione stessa.

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO. " Sarà superato il meccanismo di finanziamento riferito alla spesa storica, che non può garantire l'equità territoriale", annuncia Kosic, ricordando che " nel 2011 le risorse complessive a favore della Aziende saranno invariate rispetto all'anno in corso e precisando che dal prossimo anno i finanziamenti saranno assegnati per Area Vasta, con un riequilibrio verso quelle Udinese e Pordenonese che si completerà nell'arco di un decennio. Già nel 2011 ad esse saranno assegnati 4,6 milioni in più. I vantaggi del nuovo modello consistono nel " favorire i processi di integrazione gestionale ed organizzativa tra Aziende e il mantenimento di tutti i servizi a favore dei cittadini".

GLI IRCCS. Il finanziamento assegnato al Burlo Garofolo di Trieste e al CRO di Aviano dovrà essere in ogni caso tale da garantire la conservazione nel tempo delle peculiarità e dei requisiti previsti per il mantenimento del loro riconoscimento quali Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ferma restando inoltre la loro piena autonomia per le funzioni speciali, legate al modello 'hub and spoke'.

ALTRI IMPEGNI. Sempre nel corso del 2011, come indicato dal Piano sociosanitario, la Regione sarà chiamata ad avviare la revisione di importanti atti pianificatori, quali il Piano oncologico (un percorso peraltro già iniziato), il Piano dell'emergenza (che prevede una centrale unica del 118 a Palmanova, presso la Protezione civile, dall'1 gennaio 2012), e quelli materno-infantile, della riabilitazione e della prevenzione.

UN'OPERAZIONE VIRTUOSA. " Un'operazione virtuosa, che permetterà di accrescere qualità e sicurezza, di garantire maggiore sostenibilità al sistema sanitario regionale e che, riorganizzando i servizi e facendo emergere le criticità, riuscirà a dare più risposte ai bisogni e a prendersi cura in modo migliore di categorie che oggi sono 'scoperte', migliaia di vecchi non trattati in modo del tutto adeguato, persone con patologie croniche o pluripatologie. Temi sui quali il Piano sociosanitario precedente non era stato del tutto attuato", conclude l'assessore regionale alla salute.

Aggiornata il 16 maggio 2013