Riforma delle autonomie: Panontin all'Anci, entro luglio il ddl preliminare, "ottimale la corrispodenza tra ato e ambiti sociosanitari"
9 luglio 2014
Entro fine mese la Giunta regionale dovrebbe approvare il disegno di legge (ddl) preliminare in materia di riforme delle Autonomie locali, dando così il via - come ha annunciato oggi a Udine l'assessore di riferimento Paolo Panontin, nel corso di un incontro con i vertici dell'ANCI Friuli Venezia Giulia - ad un confronto con il territorio sulla base di un testo ufficiale e con la massima attenzione a perimetri e dimensioni degli ATO, funzioni da trasferire e criteri di rappresentanza.
Panontin ha esposto ai rappresentanti dei Comuni, tutti concordi sulla necessità di "cambiare passo" che ispira la riforma, i contenuti principali della bozza di riforma dove, alla luce della prevista eliminazione delle Province, si prevede la creazione di 17 ATO (Ambiti Territoriali Omogenei) che, a loro volta, potranno contenere SATO (Sub-Ambiti Territoriali Omogenei) corrispondenti ad aggregazioni reali di servizi sostanzialmente già esistenti (ad esempio le comunità di vallata).
Riscontrando dalla Giunta ANCI FVG guidata dal presidente Mario Pezzetta esigenze e conseguenti richieste legate soprattutto a perimetri e funzioni degli ATO, Panontin ha affermato la necessità di identificare un punto di equilibrio attorno al quale costruire i singoli Ambiti come un vestito su misura. L'ideale, ha confermato l'assessore alle Autonomie locali, sarebbe far combaciare gli ATO (o i multipli di essi) con i distretti socio-sanitari, aspetto sul quale si fonda un ddl di riforma che ha attinto molto dal precedente lavoro rispetto alle unioni montane.
Le principali funzioni da affidare in prima battuta ai nuovi Ambiti, ha spiegato, sarebbero proprio quelle socio-assistenziali, il personale, il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), la protezione civile locale e la polizia provinciale. A breve, ha inoltre assicurato, verrà convocato un Tavolo tecnico sui sistemi informatici da utilizzare negli ATO, aspetto considerato fondamentale per garantirne l'operatività.
Nel ddl di riforma che, ha evidenziato Panontin, va in una direzione ampiamente anticipata da buona parte dell'Europa, la Giunta si impegnerà a premiare i progetti di fusione tra Comuni, garantendo il trasferimento di risorse solo alle aggregazioni territoriali. Tra gli opportuni paletti che saranno inseriti nel ddl, l'assessore ha citato la rappresentatività, l'assenza di maggioranze assolute, la presenza della minoranza slovena ed un limite di 40 delegati per ogni assemblea di Ambito, con il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) chiamato a trasformarsi in una sorta di Senato delle Autonomie su base regionale. Inoltre, il CAL dovrebbe accorpare anche le attuali funzioni della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale.
“Riconosciamo nelle proposte dell’assessore i temi sostenuti dalla nostra associazione sin dal 2012 – ha detto il presidente di ANCI FVG, Mario Pezzetta, presenti, tra gli altri, anche i presidenti di Federsanità ANCI FVG, Giuseppe Napoli e della Conferenza permanente, Roberto Ceraolo – e ci auguriamo che il metodo di confronto adottato oggi possa proseguire sino alla approvazione definitiva del provvedimento in consiglio regionale. I nostri obiettivi per lo sviluppo sostenibile dei territori, per un miglioramento dei servizi resi ai cittadini ed alle imprese rientrano negli intendimenti dell’assessore”. “Anci – conclude Pezzetta -, non appena arriverà l’articolato si confronterà con tutti i sindaci della regione”.
Non sono però mancate sottolineature, suggerimenti e potenziali criticità derivanti dalla cancellazione di esperienze virtuose di comuni che operano già in forma aggregata, e il rischio che la riforma degli enti locali non vada di pari passo con quelle del settore socio-sanitario e del piano di reindustrializzazione della Regione.
L’assessore ha dimostrato attenzione e sensibilità, si è detto inoltre disponibile alla revisione dei confini degli Ato ed ha chiesto la collaborazione di Anci nella definizione dei perimetri e dimensioni degli ambiti, delle funzioni da trasferire e i criteri di rappresentatività. “A fine luglio – ha confermato l’assessore – sarà con grande probabilità approvata la delibera preliminare sul disegno di legge e mi attendo dall’Anci osservazioni e proposte”. Un invito accolto positivamente dal Comitato esecutivo.
Aggiornata il 10 luglio 2014