Rapporto IFEL 2010. I comuni del FVG spendono 1502 euro per cittadino e sono i più generosi d'Italia nel sociale
3 agosto 2010
Poco più di 1.500 euro per ogni cittadino. È la spesa sostenuta dai Comuni del Friuli Venezia Giulia secondo il rapporto 2010 che l'Ifel, l'Istituto per la finanza e l'economia locale, ha tracciato sul quadro finanziario dei municipi italiani, prendendo a riferimento i dati del 2008. I Comuni del Friuli Venezia Giulia hanno speso 1.849 milioni di euro a fronte di entrate per 1.773 milioni, con un saldo negativo di 76 milioni di euro.
Vale a dire che, se per ogni cittadino sono entrati nella casse comunali 1.440 euro, ne sono usciti 1.502, con un saldo negativo pro capite di -62 euro che è secondo solo a quello della Valle d'Aosta, pari a -150,7 euro.
Ma come vengono spesi i fondi da parte dei Comuni del Friuli Venezia Giulia? Nessuno, in Italia, spende così tanto come le amministrazioni regionali per la funzione sociale: gli oltre 280 milioni spesi nel 2008 portano a una spesa corrente pro capite in questo settore di 275 euro, di gran lunga il dato più alto tra le regioni italiane. Soltanto la Sardegna rimane sopra la soglia dei 200 euro pro capite. Nel confronto tra i capoluogo di regione, Trieste rende questo divario ancora più netto. All'ombra di San Giusto nel 2008 si sono spesi infatti 403,9 euro pro capite nel sociale. Al secondo posto in Italia Venezia che si ferma però a 324,5 euro. La spesa sociale in Friuli Venezia Giulia è cresciuta del 26,4% dal 2004 e del 20,8% dal 2006.
Altro parametro preso in considerazione dall'Ifel è quello relativo alla spesa corrente per territorio e ambiente: in questo caso i Comuni del Friuli Venezia Giulia spendono oltre 164 milioni di euro con una spesa pro capite di 161,1 euro, il nono dato tra le regioni italiane. La ricerca, però, sottolinea come « la spesa per territorio e ambiente si riduce in tutte le regioni del nord, ad eccezione del Friuli Venezia Giulia» dove infatti si registra una crescita, rispetto al 2004, del 20,6%, seconda solo ad Abruzzo e Puglia. Per quanto concerne la spesa per funzioni generali (che tuttavia non includono il personale) la nostra regione si colloca al quarto posto con una valore pro capite di 156,3 euro. A precedere il Friuli Venezia Giulia ci sono Trentino Alto Adige, Sardegna e Liguria. In valore assoluto la spesa è di 159.540 mila euro con un crescita del 14,5% rispetto al 2004. Si riduce invece la spesa per investimenti, calata in cinque anni del 3,9% (ma la media nazionale è del -12,8%) arrivando a un valore di oltre 410 milioni di euro, pari a 402,4 euro pro capite, dato più basso tra le regioni a statuto speciale (Sicilia esclusa) ma davanti a tutte le altre, tranne il Molise.
Sul fronte delle entrate la rinuncia obbligata all'Ici sulla prima casa ha portato a una riduzione delle entrate tributarie, scese del 5,3% dal 2006 al 2008 quando l'ammontare complessivo è arrivato a oltre 335 milioni di euro, pari a 376 euro pro capite, terzo dato in Italia dietro a Valle d'Aosta e Liguria. Sono invece aumentati notevolmente i trasferimenti, cresciuti del 41,5% dal 2004 e passati a quasi 644 milioni di euro: e se i trasferimenti dallo Stato (19,2 milioni) sono calati del 14,5%, quelli della Regione, che ammontano a 556 milioni per parte corrente, sono cresciuti del 42,7%.
In crescita anche le entrate extratributarie dei Comuni, passati da 232 milioni del 2004 a 259 milioni nel 2008 con un incremento dell'11,5%.
Nel fare il quadro relativo all'eliminazione dei trasferimenti derivata dall'applicazione del federalismo fiscale, il rapporto dell'Ifel parla di oltre 827 milioni di euro tra trasferimenti correnti e di capitali dallo Stato e dalla Regione che dovranno essere " trasformati" in risorse prodotte in regione e che in regione dovranno rimanere
In allegato il Rapporto integrale IFEL ANCI 2010
Aggiornata il 16 maggio 2013