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Rapporti internazionali : sanitÀ trasfrontaliera, per ue modello da esportare

ARC 

20 ottobre 2008

L'esperienza in ambito sanitario nell'area compresa tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia rappresenta un elemento di grande interesse che contribuirà al dibattito in atto da tempo a Strasburgo sulla libera mobilità dei pazienti tra i diversi stati dell'Unione.

Così Constanze Angela Krehl, presidente del gruppo Pse della commissione per lo sviluppo regionale al Parlamento europeo ha commentato le esperienze portate avanti in ambito transfrontaliero nel corso di un incontro svoltosi oggi nella sede della Regione a Udine.

Ad illustrare le esperienze già attive da qualche anno nei territori compresi tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Slovenia e Carinzia è stato dapprima l'assessore regionale Elio De Anna, il quale ha compiuto una veloce panoramica sui principali dati socioeconomici del territorio ed ha ricordato i rapporti di collaborazione avviati verso i territori confinanti anche nell'ambito dell'Ict, oltre che per sviluppare le attività legate al sistema sanitario.

Temi, questi, che sono stati approfonditi dal direttore regionale delle relazioni internazionali Giuseppe Napoli e dal responsabile dell'area sanità e tecnologie Roberto Panizzo.

Ad interessare in modo particolare la commissione è stata la sostenibilità dei sistemi sanitari nell'ambito del progetto che prevede una rete tra i centri di eccellenza ad alto contenuto tecnologico e specialistico presenti in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia. Nelle strutture, in cui operano equipe miste di dottori e infermieri, possono accedere indifferentemente pazienti provenienti dalle aree transfrontaliere, le cui prestazioni vengono fornite gratuitamente. Il principio su cui si basa il sistema è quello per il quale esiste una compensazione tra interventi eseguiti da ogni struttura e provenienza dei pazienti.

Altro progetto passato al vaglio e commentato positivamente dalla presidente della delegazione europea è quello che prevede l'utilizzo comune delle ambulanze e dei mezzi di soccorso tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia in caso di emergenza. Questo accordo, che prevede anche l'accoglienza di pazienti residenti nell'area del Tarvisiano all'Ospedale di Villacco, fu il primo in ambito internazionale, tanto da diventare 'best practice' ed essere adottato successivamente sul versante franco-piemontese.

Proprio in questo ambito la presidente Constanze Angela Krehl ha rivolto un plauso agli attori dell'iniziativa, spiegando quanto sia difficile in altri paesi consentire il libero utilizzo dei mezzi di soccorso nelle aree di confine. Infine un passaggio è stato dedicato a 'Sanicademia', ossia l'accademia di formazione per tutti i professionisti della sanità. Il progetto, già attivo da due anni, assumerà la piena operatività nel 2009 con i primi corsi dedicati agli operatori socio sanitari del Friuli Venezia Giulia. Al termine della riunione in Regione, la delegazione è andata a visitare i reparti dell'ospedale di Udine e San Daniele, mentre in mattinata aveva compiuto alcune visite in altre zone della regione dove sono attivi progetti europei o che hanno ricevuto fondi comunitari, quali Cornino e Gemona. Nei giorni precedenti invece altre tappe sono state compiute a Kraniska Gora per vedere alcuni impianti da sci realizzati con stanziamenti europei ed una scuola materna trilingue.

ARC/Com/PPD

Aggiornata il 16 maggio 2013