Libro verde sul futuro del modello sociale". fino al 25 ottobre consultazione pubblica
9 ottobre 2008
www.ministerosalute.it Fino al 25 ottobre è possibile partecipare alla consultazione pubblica sul futuro del Welfare in Italia. Al riguardo il Ministro Sacconi ha presentato il 25 luglio scorso il documento " La vita buona nella società attiva" e per tre mesi ha aperto un dibattito pubblico su temi, proposte e domande attraverso la casella di posta elettronica libroverde @lavoro. gov. it
Il Libro verde, in analogia con i medesimi strumenti adottati dalla Commissione europea, è infatti rivolto a tutti i soggetti istituzionali, sociali e professionali per condividere la visione sul disegno di un nuovo modello sociale.
Questa la prefazione del Ministro del Lavoro, della Salute e Politiche sociali Maurizio Sacconi.
" Questo Libro Verde è dedicato ai giovani e alle loro famiglie perché vuole concorrere a ricostruire fiducia nel futuro.
Con esso si vuole avviare un dibattito pubblico sul futuro del sistema di Welfare in Italia nella speranza di pervenire a soluzioni quanto più condivise dagli attori istituzionali, politici e sociali concorrendo in tal modo alla stessa coesione nazionale.
Le tendenze demografiche, i grandi cambiamenti nella coscienza dei bisogni e nella struttura delle risposte, la globalizzazione sregolata e una crescita della economia che rimane al di sotto del potenziale stanno progressivamente sgretolando la rete delle vecchie sicurezze. Assistiamo, a volte impotenti, ad un radicale cambiamento della economia e della società che si riflette, in negativo, sulla vita delle persone, sui loro bisogni, sulle loro paure e sui loro comportamenti.
La organizzazione delle funzioni di indirizzo politico in materia di lavoro, salute e inclusione in un unico Ministero dedicato allo sviluppo sociale può e deve costituire loccasione per una visione integrata dei vari profili che concorrono al bene-essere dei cittadini.
E stato il recente Libro Bianco della Commissione Europea sulla salute a enfatizzare lo stretto legame tra salute e prosperità economica sottolineando, altresì, la centralità del beneessere dei cittadini nelle politiche contemplate dalla Strategia di Lisbona per la crescita e la occupazione. Promuovere la salute consente di ridurre la povertà, lemarginazione e il disagio sociale, incrementando la produttività del lavoro, i tassi di occupazione, la crescita complessiva della economia. Allo stesso modo un aumento della qualità della occupazione e delle occasioni di lavoro per un arco di vita più lungo si traduce in maggiore salute, prosperità e bene-essere per tutti.
Una rifondazione del nostro modello sociale sarà più agevole e potrà consentire al tempo stesso soluzioni più avanzate e durature se una omogenea direzione politica si dimostrerà in grado di definire il complesso delle tutele e delle opportunità delle persone lungo lintero ciclo di vita - dal concepimento alla morte naturale - offrendo risposte unitarie e non settoriali o, peggio, segmentate in corrispondenza dei diversi bisogni nel momento in cui si manifestano.
La sfida a cui siamo chiamati non è solamente economica ma, prima di tutto, progettuale e culturale. Vogliamo riproporre la centralità della persona, in sé e nelle sue proiezioni relazionali a partire dalla famiglia. Pensiamo a un Welfare delle opportunità che si rivolge alla persona nella sua integralità, capace di rafforzarne la continua autosufficienza perché interviene in anticipo con una offerta personalizzata e differenziata, stimolando comportamenti e stili di vita responsabili, condotte utili a sé e agli altri.
Un Welfare così definito si realizza non solo attraverso le funzioni pubbliche ma soprattutto riconoscendo, in sussidiarietà, il valore della famiglia, di tutti i corpi intermedi e delle funzioni professionali che concorrono a fare comunità. Esso potrà offrire migliori prospettive soprattutto a giovani e donne, oggi penalizzati da una società bloccata e incapace di valorizzare tutto il proprio capitale umano".
Maurizio Sacconi
Aggiornata il 16 maggio 2013