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Prot. sociale: kosic, verso riqualificazione case di riposo

28 luglio 2008

Pasiano di Pordenone, 28 lug - L'amministrazione regionale sta lavorando sulla riqualificazione delle case di risposo. Parallelamente si farà in modo che la formazione del personale, che oggi si completa per lo più nei reparti di ospedale, sia attui anche sul territorio, in strutture residenziali.

Lo ha annunciato ieri a Pasiano di Pordenone l'assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, intervenuto all'inaugurazione di " Casa Lucia", struttura di accoglienza per anziani non autosufficienti realizzata dai Comuni di Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone e Brugnera e dalla parrocchia di Pasiano, con il sostegno della Regione.

Ricordando che è recente una delibera della giunta con cui è stato fatto un censimento delle case di risposo, Kosic ha dunque annunciato per la fine dell'anno una decisione sulla riqualificazione, che parta dall'analisi del fabbisogno complessivo per trovare soluzioni in grado di rispondere ai bisogni della gente con competenza, esperienza, conoscenza.

Per garantire le migliori condizioni di vita possibile nelle strutture residenziali - la cui presenza al centro del paese, vicina ai familiari, come a Pasiano, è importantissima - occorre saper coniugare il principio di accoglienza con quello di qualità. Per questo motivo, secondo l'assessore regionale, i nuovi operatori del sociale dovranno trovare maggiori momenti di investimento per la loro formazione in luoghi come questo.

Un concetto ripreso dal presidente vicario della provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, il quale, sostenendo che il grado di civiltà di un paese si misura anche su come ci si sa prendere cura dei più bisognosi, si è detto convinto della necessità di investire nella formazione.

All'inaugurazione di " Casa Lucia" sono intervenuti i primi cittadini di Pasiano di PN, Claudio Fornasieri, Prata di PN, Nerio Belfanti, e Brugnera, Marco Bazzo, il presidente del consiglio di amministrazione della casa di riposo, Severino Bomben, e il principale artefice di questa realizzazione, monsignor Livio Concina. Erano presenti, tra gli altri, il vicepresidente del consiglio regionale Maurizio Salvador e il consigliere regionale Paolo Santin, il vescovo di Pordenone, monsignor Ovidio Poletto, i parroci delle tre comunità, il prefetto di Pordenone Elio Maria Landolfi, l'assessore provinciale Antonio Consorti, il presidente di Federsanità Anci FVG, Giuseppe Napoli.

Aggiornata il 16 maggio 2013