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Medicina personalizzata e allarme demenza: ecco le priorità dei ministri Ue per la salute

www.sanita24.ilsole24ore.com

26 gennaio 2016

Medicina personalizzata e demenza sono stati tra i temi oggetto di discussione nell'ultima riunione dell'Epsco, il Consiglio dei ministri Ue su occupazione, politica sociale, salute e consumatori, che si è svolta a dicembre, in chiusura del semestre di presidenza Ue del Lussemburgo. In particolare, il Consiglio EPSCO si è concentrato su una possibile definizione di medicina personalizzata, da inquadrare nel contesto della strategia di salute europea orientata alla centralità del paziente e su come migliorare le politiche e le iniziative a livello UE per garantire standard di vita dignitosi e sistemi assistenziali adeguati a persone affette da demenza.
Nonostante non esista una definizione comunemente accettata del termine “medicina personalizzata”, l'EPSCO concorda sul delinearla come “un modello medico che ricorre alla caratterizzazione dei fenotipi e genotipi degli individui (ad es. la definizione del profilo molecolare, l'imaging biomedico, i dati sullo stile di vita) per elaborare in modo mirato la strategia terapeutica giusta per la persona giusta al momento giusto, e/o per determinare la predisposizione alla malattia e/o praticare una prevenzione tempestiva e mirata. La medicina personalizzata rimanda al concetto più ampio di assistenza orientata al paziente, che tiene conto del fatto che, in generale, i sistemi di assistenza sanitaria devono essere più rispondenti ai bisogni del malato”.
Nel prendere atto dell'avvento delle nuove tecnologie “-omiche” per lo sviluppo della medicina personalizzata, in grado di offrire terapie più mirate, evitare errori medici e ridurre le reazioni avverse ai medicinali, il Consiglio ha individuato varie sfide che di fatto minano l'effettiva applicazione di questo nuovo modello agli attuali sistemi sanitari. Constata con preoccupazione – si legge nel documento rilasciato a fine meeting - che non tutti i pazienti hanno accesso a metodi innovativi e personalizzati di prevenzione, diagnosi e trattamento e che la sfida per gli Stati membri consiste proprio nel promuoverne l'integrazione nella pratica clinica, secondo i principi di solidarietà, universalità e parità di accesso ad un'assistenza di qualità elevata, nel pieno rispetto delle competenze di ciascuno Stato e della sostenibilità dei singoli sistemi sanitari nazionali.
Un'altra sfida riguarda, infatti, una valutazione equilibrata delle implicazioni non solo di tipo etico e sociale, ma anche economico e giuridico che lo sviluppo della medicina personalizzata comporta, con particolare riferimento alla fissazione dei prezzi e del rimborso delle nuove terapie, e alla tutela della privacy e dell'interesse pubblico nel trattamento dei dati personali dei pazienti. A tal fine, tra le altre raccomandazioni agli Stati membri, il Consiglio EPSCO invita a sviluppare procedure di Health Technology Assessment o a adeguare quelle esistenti per meglio valutare l'impatto della medicina personalizzata in termini finanziari, tenendo conto, tra l'altro, del punto di vista dei pazienti, nonché di una più ampia cooperazione e scambio di buone pratiche.
Nel contesto del cambiamento demografico e del progressivo invecchiamento della popolazione, l'EPSCO inoltre individua nella demenza una priorità di azione a tutti i livelli nel contesto europeo, riconoscendo l'impatto significativo che questa malattia e quelle ad essa correlate comportano anche sulla sostenibilità finanziaria dei sistemi sanitari. Accogliendo con favore l'attuazione di strategie, piani d'azione e programmi nazionali condivisi, invita gli Stati membri a rafforzare il coordinamento intersettoriale per affrontare l'emergenza demenze come unica azione globale, anche in raccordo con l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nella conclusione adottata, infatti il Consiglio EPSCO incoraggia la prosecuzione della proficua cooperazione già in atto con l'OMS e con l'OSCE e sollecita i Paesi dell'Unione e la Commissione UE ad una riflessione su una serie di problematiche, fra cui:
•il ruolo della prevenzione, della riduzione del rischio e della diagnosi precoce per contribuire a ridurre l'onere della demenza;
•l'individuazione di soluzioni per far sì che prevenzione, diagnosi, trattamento e assistenza siano coordinati all'interno dei Paesi;
•la promozione dei diritti delle persone affette da demenza, con particolare riguardo alla dimensione etica della patologia, affinché venga sempre osservato il massimo rispetto della dignità del paziente;
•lo sfruttamento delle potenzialità offerte dall'assistenza sanitaria on-line e dalle tecnologie assistive per migliorare il sostegno e l'assistenza delle persone affette da demenza;
•la condivisione e la disponibilità delle conoscenze esistenti sulle iniziative in corso e la loro integrazione nella pratica sanitaria e assistenziale quotidiana;
•la necessità di promuovere il ruolo e la formazione continua degli operatori sanitari allo scopo di garantire il miglior sostegno possibile per le persone affette da demenza e le relative famiglie;
•la promozione di una informazione e di un'educazione culturale volte al miglior approccio alla demenza.
Anche la ricerca deve giocare un ruolo centrale: sarà importante intensificarla, partendo dai risultati dei progetti finanziati dall'UE (quali l'iniziativa di programmazione congiunta sulle malattie neurodegenerative), concentrandosi in particolare sui fattori di rischio e sulla patofisiologia delle demenze e sul conseguente trasferimento nella pratica clinica delle soluzioni efficaci di gestione della malattia, valutando inoltre la possibilità di partenariati fra istituzioni pubbliche e fra queste ultime e organizzazioni private.

La prossima riunione del Consiglio EPSCO è prevista il 7 marzo 2016 a Bruxelles.

Aggiornata il 26 gennaio 2016