MANOVRA 2017/ Ecco la relazione tecnica, via libera alle misure sanitarie
31 ottobre 2016
Assegnato alla Camera il ddl di bilancio per il 2017, è stata resa nota anche la relazione tecnica che accompagna il provvedimento e che pubblichiamo in anteprima esclusiva. In 137 pagine, tutti i rilievi e le specificazioni delle misure economiche previste per il prossimo anno e che sono oggetto della valutazione e dei lavori dei deputati a partire dai prossimi giorni.
Per il capitolo sanità, arriva un sostanziale via libera alle norme specifiche messe a punto dal Governo sia sul fronte dei Lea che dell’entità del fondo sanitario. Ma esaminiamo nel dettaglio.
Articolo 19 (Fondazione Human Technopole). La disposizione prevede l’istituzione di una fondazione nei settori della salute, della genomica, dell’alimentazione al fine di realizzare il progetto scientifica Human Technopole, già approvato con Dpcm.
È prevista la spesa di 10 milioni per il 2017, con un balzo di 114, 3 nel 2018, di 136,5 nel 2019 e via in progressione per arrivare ai 140,3 milioni a decorrere dal 2023. La fondazione sarà partecipata dal Miur e dal Mef, ma con la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati.
Articolo 52 (Fondo per il pubblico impiego). Confermato l’incremento di 300 mln annui per la contrattazione collettiva per il triennio 2016-18.
Articolo 58 (Efficientamento della spesa del Ssr). Il comma 9 introduce un criterio più stringente di selezione degli enti chiamati a predisporre un piano di rientro, introducendo i valori soglia per far scattare l’obbligo uno scostamento del 5% con 5 milioni di euro, dimezzato rispetto ai recedenti valori del 10% con 10 milioni. La relazione stima una crescita del 20% degli enti che dovranno adottare il piano di rientro. Ovviamente la misura farà crescere il numero degli ospedali che dovranno essere sottoposti a tagli di spesa per i prossimi anni.
Rideterminato il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale standard per il 2017-18 (comma 10) rispettivamente in 113 miliardi (2017), 114 (2018) e 115 (2019).
Articolo 59 (disposizioni in materia di assistenza sanitaria). Ai commi 2 e 3 sono rimodulati i tetti per la spesa farmaceutica fermo restando il livello complessivo fissato al 14,85%. I tetti attuali fissati all’11,35% per la farmaceutica territoriale e a 3,5% per quella farmaceutica diventano 7,96 per la sola farmaceutica convenzionata e 6,89% per la spesa farmaceutica per acquisti diretti. Si legge nella nota «Si rende necessario per una maggiore trasparenza dei dati assicurando un unico tetto di spesa per l’intero costo sostenuto dal Ssn per l’acquisto di medicinali con Aic, indipendentemente dal loro utilizzo nel canale della distribuzione diretta o per conto e nell’ambito ospedaliero o ambulatoriale».
I commi 4-10 prevedono a decorrere dal 1° gennaio 2017 la costituzione di un fondo di 500 mln all’anno per il concorso al rimborso alle Regioni per l’acquisto dei medicinali innovativi; stessa cifra prevista anche per il rimborso dei farmaci oncologici innovativi. I due fondi che ammontano a un miliardo di euro non incideranno sui meccanismi di pay-back.
Il comma 11 introduce una «soluzione equilibrata» che promuove la concorrenza nei procedimenti d’acquisto dei farmaci biologici a brevetto scaduto (biosimilari) per promuovere risparmi, garantendo continuità terapeutica e il confronto competitivo tra tutti gli operatori.
Al comma 12 è prevista una specifica finalizzazione per il concorso al rimborso alle Regioni per l’acquisto dei vaccini previsti dal nuovo Piano nazionale (Npnv).
Allo stesso modo nel comma 13 si finalizza il rimborso alle Regioni per gli oneri derivanti dai processi di stabilizzazione e assunzione del personale.
Articolo 60 (misure di efficientamento della spesa per acquisti). L’articolo dà mandato al ministero dell’Economia di avviare un’analisi per individuare nuovi strumenti di acquisto centralizzato di beni e servizi. Previste anche impegni e attività aggiuntive per la Consip.
Aggiornata il 2 novembre 2016