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L’amministratore di sostegno: e’ nata una nuova figura per proteggere le persone piÙ fragili interdizione e inabilitazione diventano istituti sussidiari ed eventuali le novitÀ saranno illustrate martedÌ 8 giugno alla casa dello studente di pord

6 giugno 2004

E’ stata di recente approvata la legge - molto attesa nel mondo della disabilità, dalle associazioni e dai familiari - la legge sull’ Amministratore di sostegno, figura che merita di essere conosciuta ed approfondita, essendo un nuovo strumento di tutela in linea con le più elevate legislazioni europee. In pratica, la nuova legge considera l’ amministrazione di sostegno come l’ istituto principale per l’ assistenza ai soggetti incapaci e gli istituti dell’ interdizione o dell’ inabilitazione vengono configurati come sussidiari ed eventuali.

Per fare chiarezza su questa novità, l’ Azienda sanitaria n.6 ha organizzato per martedì 8 giugno, alle 16, alla Casa dello studente di Pordenone, un seminario di formazione.

Il provvedimento modifica numerosi articoli del codice civile in materia di interdizione ed inabilitazione e ha come finalità dichiarata quella di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità d’ agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia, nell’ espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente, quali: disturbati psichici, anziani della quarta età, handicappati sensoriali, alcolisti, tossicodipendenti, soggetti colpiti da ictus, malati morenti e in alcuni casi detenuti ed extracomunitari.

La legge istitutiva della figura dell’ amministratore di sostegno permetterà al giudice tutelare di personalizzare secondo le reali esigenze i parametri degli interventi di tutela. Saranno necessari alcuni atti amministrativi per stabilire procedure e competenze che possono rendere attiva la figura dell’ amministratore di sostegno e per capire come le famiglie potranno muoversi e valutare la possibilità di utilizzare questo nuovo strumento.

E’ chiaro che tutto ciò richiederà uno sforzo organizzativo non da poco: gli uffici giudiziari dovranno collaborare con i servizi territoriali, i servizi socio - sanitari si dovranno coordinare e bisognerà formare e coinvolgere il mondo del volontariato.

Ad illustrare in modo articolato la nuova figura dell’ amministratore di sostegno, dopo la presentazione del seminario a cura del direttore generale dell’ Ass 6 Fabrizio Oleari, saranno Paolo Cendon, professore ordinario di diritto all’ Università di Trieste; Pompeo Pitter, avvocato del Foro di Pordenone e Renato Rizzo, presidente onorario aggiunto della Corte di cassazione di Padova.

 

 

Aggiornata il 16 maggio 2013