Ipertensione. Più passi al giorno e camminata veloce riducono il rischio cardiovascolare
7 agosto 2025
Pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology un’ampia analisi, condotta su 36mila persone, che mostra come, anche sotto i 10mila passi quotidiani, aumentare l’attività fisica riduca sensibilmente il rischio di infarto, ictus e scompenso. Effetto amplificato con maggiore intensità di cammino. I dati offrono nuovi obiettivi concreti per la prevenzione.

Fare più passi al giorno, anche se meno dei classici 10.000 raccomandati, e camminare più velocemente, riduce in modo significativo il rischio di eventi cardiovascolari gravi per chi soffre di ipertensione.
È quanto emerge da uno studio condotto su oltre 36mila persone pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, che evidenzia una correlazione dose-risposta tra l’attività fisica quotidiana e la prevenzione di infarto, ictus e scompenso cardiaco.
Secondo l’analisi, rispetto a un conteggio giornaliero di 2.300 passi, ogni 1.000 passi aggiuntivi al giorno (fino a un massimo di 10.000) corrispondono a una riduzione del 17% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE). Al di sopra di questa soglia, il rischio di ictus continua comunque a diminuire. I benefici risultano ancora più evidenti nei pazienti che camminano a passo svelto: 30 minuti al giorno a una media di 80 passi al minuto si associano a un calo del 30% del rischio di MACE, senza effetti negativi anche in chi supera i 130 passi al minuto.
Lo studio ha analizzato 32.192 persone con ipertensione inserite nello studio UK Biobank, monitorate con accelerometro per 7 giorni e seguite per quasi 3 anni. Durante il periodo osservato si sono registrati 1.935 eventi cardiovascolari. Tra i risultati più rilevanti:
- riduzione del 22% del rischio di insufficienza cardiaca per ogni 1.000 passi aggiuntivi;
- riduzione del 9% del rischio di infarto;
- riduzione del 24% del rischio di ictus;
- riduzione del 9% del rischio di infarto;
- riduzione del 24% del rischio di ictus;
In valori assoluti: ogni 1.000 passi giornalieri evitano 31,5 MACE, 10,4 ictus, 9,9 infarti e 7,2 casi di scompenso ogni 10.000 persone-anno.
Risultati simili sono stati riscontrati anche su 37.350 persone non ipertese, rafforzando l’evidenza che camminare di più e più intensamente apporta benefici cardiovascolari a prescindere dallo stato clinico di base.
Risultati simili sono stati riscontrati anche su 37.350 persone non ipertese, rafforzando l’evidenza che camminare di più e più intensamente apporta benefici cardiovascolari a prescindere dallo stato clinico di base.
“Più passi, meglio è – ha commentato il Prof. Emmanuel Stamatakis, direttore del Mackenzie Wearables Research Hub dell’Università di Sydney e autore senior dello studio – e soprattutto camminare con intensità è un indicatore chiave. I nostri risultati forniscono ai pazienti obiettivi concreti e misurabili per la salute del cuore anche al di sotto dei classici 10.000 passi. È ora che i medici prescrivano l’attività fisica come parte integrante della terapia dell’ipertensione”.
Lo studio si distingue per la robustezza metodologica (grande coorte, misurazione oggettiva dei passi con accelerometri, dati incrociati con registri sanitari ufficiali). Tra i limiti, l’assenza di follow-up comportamentale e la scarsa rappresentatività della popolazione UK Biobank rispetto alla popolazione generale.
Tuttavia, i ricercatori sottolineano che l’analisi controllata riduce il rischio di causalità inversa, consolidando l’evidenza che camminare ogni giorno, anche senza raggiungere i fatidici 10.000 passi, ha un impatto reale sulla prevenzione cardiovascolare, specialmente nei pazienti ipertesi.
07 agosto 2025
© Riproduzione riservata
Aggiornata il 8 agosto 2025