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In Fvg al via progetto di telemedicina con 1500 kit: è la prima regione in Italia

IL PICCOLO

22 dicembre 2020

Distribuzione di 1500 kit, ognuno composto da un tablet dotato di sim dati e software preconfigurati, un pulsossimetro e un termometro, attraverso i quali le persone sono monitorate con un servizio di telemedicina e potranno dialogare con il medico, che in caso di necessità interverrà rapidamente. Il progetto, già partito nelle tre aziende sanitarie regionali, è stato presentato oggi in conferenza stampa dal Governatore Fvg Massimiliano Fedriga ed è finanziato con fondi donati dai cittadini all'inizio della pandemia alla Protezione civile. «Siamo la prima Regione a sviluppare questo tipo di progetto», ha detto Fedriga.

"Grazie alla generosità dei cittadini della nostra regione in Friuli Venezia Giulia è possibile affrontare il tema dell'assistenza domiciliare sfruttando al meglio e coniugando la tecnologia e le competenze professionali dei nostri medici per garantire un salto di qualità che mette davvero al centro le persone garantendo loro supporto direttamente a casa propria" è il messaggio lanciato dal governatore del Friuli Venezia Giulia, assieme al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la presentazione del nuovo sistema di telemedicina sviluppato dalla Protezione civile Fvg con la collaborazione della Regione e di Insiel, grazie ad un investimento di un milione di euro proveniente dai fondi donati dai cittadini attraverso la campagna benefica "aiutaci ad aiutare" lanciata all'inizio dell'emergenza Covid-19.

Tramite il kit di telemedicina le persone verranno monitorate costantemente e potranno dialogare con il medico, che in caso di necessità potrà intervenire rapidamente. L'innovazione non è solo acquistare la tecnologia, ma utilizzarla per cambiare le procedure e sviluppare nuovi processi e modalità operative basati su una vera digitalizzazione e non sulla replicazione di modelli analogici, così da portare vantaggi reali alla collettività".

"Con questi kit - ha detto il governatore - diamo ai cittadini la garanzia di un monitoraggio costante che colma i vuoti tra una visita medica e la successiva, rendendo più tempestive le risposte sanitarie e riducendo le ospedalizzazioni, soprattutto tra i soggetti fragili e gli anziani".

Riccardi ha sottolineato che "il più grande errore che potremmo fare è ridurre l'emergenza Covid-19 ai soli aspetti clinici che in realtà sono solo parte del fenomeno perché anche la solitudine e la paura, soprattutto in un'emergenza pandemica, sono fattori di rischio. Per essere davvero vicini alle persone abbiamo quindi bisogno di sburocratizzare l'organizzazione sanitaria e digitalizzarla facendo in modo che tutti ricevano la dovuta assistenza anche senza doversi recare in ospedale".

 

Aggiornata il 22 dicembre 2020