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Imparare il diritto alla salute e alle cure…giocando

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19 novembre 2021

Oggi, i bambini, le bambine, le ragazze e i ragazzi, quando devono ricorrere alle cure in ospedale, in ambulatorio, dal pediatra … sono accompagnati da mamma e papà, a volte da nonni e nonne. Non di rado zii, zie, fratelli, sorelle, amici, compagni, durante l’accoglienza in ospedale, possono visitarli e aiutarli a riempire di significato i tempi vuoti del ricovero. Se oggi qualcuno dicesse loro che non possono essere accompagnati o ricevere visite, che i loro cari non possono restare nei momenti dell'inciampo, grande o piccolo, per la propria salute, come minimo, li guarderebbero “Storti”.Oggi essere accompagnati e ricevere visite, è un diritto che completa e integra le cure. Spesso è determinante per l'efficacia delle cure.Il cambiamento in Italia e a Trieste in particolare è stato avviato negli anni '70 e nel 1989, il 20 novembre a New York, è stata adottata dall'Onu la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia.Il Diritto a non essere discriminati, a costruire decisioni, azioni, iniziative sempre e comunque nell’interesse supremo dei bambini e delle bambine, il diritto allo sviluppo e alla crescita, all’ascolto, a essere accolti e accompagnati, a ricevere cure senza dolore e con le modalità più personalizzate, dolci e distraenti possibili, sono solo alcuni esempi.Eppure, meno di 50 anni fa, tutto questo e molto altro, non erano diritti. In molte parti del mondo, ancor'oggi, non è un diritto garantito accedere a cure che permettono di crescere nel modo migliore, non è un diritto accessibile, a tutte e a tutti, bere e mangiare a sufficienza, andare a scuola, istruirsi, vaccinarsi, essere protetti dal freddo o dal caldo, avere una casa, contare su servizi sanitari raggiun-gibili. È così che molti crescono Storti. Chi è Storto, vede i propri diritti ancor più compromessi e ri-dotti. Questo accade anche nei Paesi più fortunati e più benestanti. L'Irccs Burlo Garofolo e i Labo-ratori della Cura delle Professioni Sanitarie, la rete di Diritti & Storti, grazie all’ospitalità del Comu-ne di Trieste presso il Polo Giovani "Enrico Toti" in piazza della Cattedrale 4/a, organizza dalle ore 16.30 alle ore 19.00, organizzano un pomeriggio di attività ludiche e di animazione per imparare il Diritto alla Salute e alla Cura ...giocando, ascoltando, ballando.Collaborano le associazioni Astro, La scuola in ospedale, Io Tifo Sveva, ABC e molti altri amici e amiche del Burlo.«Daremo il benvenuto – spiega Livia Bicego, Direttore della Struttura Complessa Direzione Profes-sioni Sanitarie del Burlo - con una favola sul diritto a essere accolti, giocheremo con i clown parlan-do del diritto a non farsi male, ascolteremo l’orchestra per il diritto a sentire, faremo sport con il ka-rate per dire del diritto al movimento, lavandoci i denti parleremo del diritto alle cure fondamentali, ballando il tip tap racconteremo di cure senza dolore e distraenti. Incontreremo, per il diritto a cure che completano, i nostri amici pelosetti perché dal 9 agosto 2021, al Burlo Garofolo, quando si è ac-colti in ospedale, grazie al Laboratorio delle professioni sanitarie per le cure complementari, è un Di-ritto per tutti, Diritti & Storti, ricevere la visita del proprio amico a quattro zampe».L'ingresso all'evento avverrà attraverso l'accesso di Via del Castello 1-3.Per motivi di sicurezza e legati alla pandemia Covid, gli ingressi saranno contingentati e quindi per partecipare è necessario preiscriversi inviando una mail a: dirprofsan@burlo.trieste.itLe iscrizioni saranno accolte entro le ore 13 del 19 novembre.

Aggiornata il 19 novembre 2021