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Il 28 maggio a Trieste, convegno nazionale "Vivere con l'Alzheimer" esperienze e buone pratiche per una comunità più accogliente e per la qualità di vita delle persone anziane.

REDAZIONE

11 maggio 2018

In Friuli Venezia Giulia sono circa 20mila le persone affette da demenza senile e malattia di Alzheimer e, purtroppo, questi dati sono destinati a crescere, a seguito dell’invecchiamento della popolazione. Si tratta di patologie che coinvolgono pesantemente non solo le persone, ma anche i loro familiari, nel quotidiano, a livello fisico e psicologico. Per rispondere adeguatamente a queste esigenze è fondamentale promuovere il miglioramento degli interventi, non solo per gli aspetti terapeutici specialistici, ma anche per accompagnare il malato e i suoi familiari in tutto il percorso di cura. Sono proprio questi gli obiettivi del convegno nazionale “Dementia friendly community. Vivere con l’Alzheimer. E’ possibile costruire una comunità amica delle persone con demenza ?”, che si terrà il 28 maggio, inizio ore 9, presso l’Auditorium del Museo Revoltella di Trieste.

L’iniziativa è di Federsanità ANCI FVG, Associazione “Goffredo de Banfield” (nel 30^ anniversario della fondazione), Ordine dei Giornalisti FVG, Comune di Trieste, ASUITS, Federazione Alzheimer Italia insieme ad altri partner e patrocinatori, Dementia Friendly Community Italia, Coordinamento Associazioni Alzheimer FVG, Federsanità ANCI Lombardia, CARD FVG, ASP ITIS, “Pro Senectute” e Istituto regionale per i ciechi “Rittmeyer” Trieste, Ordini dei Medici, Infermieri, Assistenti sociali, Circolo della Stampa di Trieste e IRSSES.

“Lo scopo è quello di far sì che le persone si sentano sempre parte della comunità in cui vivono e possano parteciparvi attivamente - spiega Gabriella Salvini Porro presidente di “Alzheimer Italia”. La “comunità amica” si adopera per preservare l’indipendenza e il vivere attivo dei malati e dei loro familiari, coinvolgendoli per identificare gli aspetti della quotidianità da conservare e quelli da migliorare, le difficoltà che incontrano nel vivere gli spazi pubblici, favorirne il benessere”.

Le prime esperienze di “Dementia friendly community” sono state realizzate in Giappone, a seguito del Piano decennale per “Capire la demenza” (2004), quindi nel Regno Unito (dal 2012), Australia, Canada, India, Indonesia, Irlanda, Olanda, Scozia e Sri Lanka.

In Italia le prime adesioni si registrano ad Abbiategrasso (Milano), Giovinazzo (Bari), Val Pellice (Torino), Conegliano (Treviso), Scanzorosciate e Albino (Bergamo), nonché Tradate (Varese) a cui se ne stanno aggiungendo molte altre.

L’evento di Trieste costituisce, pertanto, una notevole opportunità di confronto sulle principali esperienze avviate in Italia e si propone di promuovere anche in Friuli Venezia Giulia il ruolo da protagonisti delle persone e delle comunità locali – illustrano i promotori - in rete con le istituzioni locali, il sistema sanitario e sociosanitario, le associazioni e gli esperti.

Il programma del convegno prevede: i saluti di Carlo Grilli, assessore Politiche Sociali Comune Trieste, Emilio Terpin, presidente “Associazione Goffredo de Banfield”, Adriano Marcolongo, direttore Generale ASUITS, Giuseppe Napoli, presidente Federsanità ANCI FVG e Claudio Pandullo, presidente Ordine dei Medici della Provincia di Trieste.

Introdurranno il convegno Cristiano Degano, presidente Ordine Giornalisti FVG (“Alzheimer e demenze : il ruolo dei media per una corretta informazione e per sensibilizzare l’opinione pubblica”) e Mario Possenti, segretario generale Federazione Alzheimer Italia (“La forza di non essere soli, dare voce alle persone con demenza”).Quindi, la relazione centrale “Le Dementia Friendly Community: uno strumento per la costruzione di città solidali”, a cura di Marco Trabucchi, professore ordinario di Neuropsicofarmacologia nell’Università “Tor Vergata”, di Roma, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica (GRG) di Brescia, fondatore IRCCS S. Giovanni di Dio di Brescia per la cura e la ricerca sulle demenze, nonché presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria

 

Sulle “buone pratiche” già realizzate in alcuni Comuni, interverranno: Sonia Colombari, assessore al Welfare e Politiche Sociali Comune di Conegliano (TV) ed Elena Bortolomiol, referente progetto Dementia Friendly Community, Fondazione Santa Augusta Onlus di Conegliano (TV); Cesare Francesco Nai, sindaco di Abbiategrasso (MI) ed Eleonora Comelli, assessore Welfare locale e Servizi ai cittadini di Abbiategrasso (MI). Quindi l’esperienza pilota di “Casa Viola” (“Sostiene chi cura”) verrà illustrata da Giovanna Pacco, direttrice dell’ “Associazione Goffredo de Banfield” (TS) e tra i promotori del convegno.

 

Per costruire percorsi di vita e comunità solidali è fondamentale il contributo di tutti e sarà proprio questo il tema dell’omonima tavola rotonda alla quale porteranno il loro contributo multidisciplinare: Massimo Giupponi, presidente Federsanità ANCI Lombardia, Flavio Paoletti, direttore Servizi sociosanitari, ASUITS, Carlo Grilli, assessore alle Politiche sociali Comune di Trieste. Pier Franco Maffè, assessore all’Istruzione e Sportello al cittadino Comune di Monza, Luca Gandini, assessore alle Politiche sociali Comune di Muggia (TS), Luciano Pletti, presidente CARD FVG, Roberto Ferri, vice presidente Centro Servizi Volontariato FVG, presidente AUSER provinciale Trieste, Licia Barbetta, presidente Ordine Assistenti sociali FVG, Dorotea De Paoli, responsabile Coordinamento Associazioni Alzheimer FVG e Fabio Bonetta, direttore generale ASP ITIS Trieste.

Moderatore Cristiano Degano, presidente Ordine Giornalisti FVG.

 

Dopo il dibattito per le conclusioni sarà invitato il nuovo assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria, Politiche sociali e Famiglia.

 

L’ingresso in sala è consentito fino all’esaurimento dei posti.

L’iscrizione è obbligatoria per gli accreditamenti ECM per tutte le professioni sanitarie e assistenti sociali (entro il 23 maggio), tramite il sito di EGAS FVG e per giornalisti sulla piattaforma nazionale SIGEF.

Aggiornata il 11 maggio 2018