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Iii commissione, interventi assessore kosic e consiglieri

(ACON) Trieste

16 febbraio 2010

DT - " Contributi che arricchiscono, che porteranno a una condivisione di impegni e che sottoporrò all'attenzione della Giunta". E' questa, dopo la prima tornata di audizioni in III Commissione, la sintesi dell'intervento dell'assessore alla Salute Vladimir Kosic.

" La scelta delle audizioni è proficua - ha aggiunto - siamo tutti d'accordo sull'opportunità di giungere a un Piano in tempi utili per prendere le decisioni necessarie in un momento difficile, in cui non possono essere rinviate perché non ci sono le condizioni per poter garantire quell'aggiornamento che tutti quanti hanno segnalato. Ma bisogna far presto anche per un'altra questione importante, l'equità all'interno di una continuità di programmazione e pianificazione che c'è in questa regione.

" Bisogna superare le situazioni di autarchia e arrivare a un'organizzazione con un piano di regole. E su questo mi sembra ci sia condivisione. C'è la variabile delle risorse, certo, per questo nel 2010 interverremo per superare il sistema del finanziamento storico e perseguire così obiettivi di giustizia e sicurezza. Perché la sfida, che è la salute, non si esprime solo nell'ospedale".

E poi, richiamando il parere di Ferruccio Fazio, Kosic ha ricordato come il ministro della Salute sia favorevole. " Invita a un'esplicitazione più chiara e per un tanto siamo disponibili, ma sottolinea pure con chiarezza la coerenza rispetto al Piano nazionale, la continuità della programmazione e la snellezza di una bozza che non affronta in modo universale tutte le tematiche in quanto si richiama a una continuità di pianificazione che è e rimane in atto.

" Abbiamo costruito il Piano grazie a un'orchestra non di esecutori ma di interpreti, colgo da parte di tutti la volontà di ricercare una soluzione per un sistema unico, in cui cittadini ricevano una sanità migliore che superi le disomogeneità territoriali (come nelle post-acuzie o nell'ammodernamento tecnologico). Il 118? L'emergenza è la cornice della riorganizzazione del sistema. Una volta approvato il Piano definitivamente - ha concluso l'assessore - organizzeremo un incontro con i direttori generali per razionalizzare già quest'anno le risorse e per pianificare quello che non è stato ancora fatto".

A seguire, gli interventi dei consiglieri. Per Piero Colussi (Citt) si tratta di un Piano sociosanitario in divenire, di cui l'opposizione non conosce le integrazioni.

Mi auguro che l'assessore tenga conto di quanto detto, ha annotato Stefano Pustetto (SA). In genere prima si organizzano le audizioni e poi si scrive il Piano, qui è accaduto il contrario. Il ministro Fazio non ha approvato la bozza, sono troppi infatti i distinguo.

E se Franco Codega (PD) ha messo in evidenza le 2200 persone in meno che la sanità si vedrà tagliare a causa dell'emendamento sul personale inserito in Finanziaria, molto puntuali le domande di Annamaria Menosso (PD), del collega di gruppo Sergio Lupieri, e di Enio Agnola (Idv).

Non c'è un Piano A e un Piano B, ha ribattuto Franco Dal Mas, Pdl. C'è una bozza unica che sta facendo un percorso, e comunque non si arriverà a un Piano che rivoluzionerà la visione sociosanitaria di un sistema che è tra i migliori. Infine, Gaetano Valenti (Pdl) ha sostenuto l'importanza di valorizzare le eccellenze degli ospedali minori.

Aggiornata il 16 maggio 2013