Federsanità Anci. Scelte cinque aree campione per mappatura rete ictus
5 febbraio 2014
Le aree (Nord, Centro e Sud Italia) faranno da traccia al progetto della rete ictus promosso da Federsanita Anci. Per il coordinatore del Tavolo ictus, Maurizio Dore, sarà così possibile "mappare l’efficacia della rete delle cure primarie e intermedie e, come i diversi Piani di zona rispondono ai bisogni dei pazienti post ictati". La scelta di cinque aree campione (Nord, Centro e Sud Italia) comprendenti strutture ospedaliere e territorio faranno da traccia al progetto della rete ictus promosso da Federsanita Anci. Cinque aree che, secondo i componenti del tavolo di lavoro che si è riunito a Bologna martedì 4 febbraio, permetteranno di tracciare una mappatura della situazione della rete ictus dopo le dimissioni e i costi che ricadono sul territorio.
"La base da cui partiamo - ha illustrato il coordinatore del tavolo Maurizio Dore - è molto significativa perché si tratta di uno studio dell'Agenas su tutte le Sdo del 2102. Dati aggiornati che ci consentono di far decollare il progetto per una mappatura sul territorio che possa fornire strumenti utili agli operatori sanitari e agli amministratori dei Comuni.
Sarà importante la valutazione della presa in carico del paziente post ictato nei due ambiti del socio sanitario e socio assistenziale. Sarà possibile - ha concluso Dore - mappare l’efficacia della rete delle cure primarie e intermedie e, come i diversi Piani di zona rispondono ai bisogni dei pazienti post ictati e le loro famiglie".
Il tavolo di lavoro presenterà il progetto alla Commissione Welfare di Anci alla fine del mese di febbraio.
Nella foto, da sinistra:
Giuseppe NERI - Presidente Società' Neurologici Ospedalieri
Giuseppe NAPOLI - Presidente Federsanita Anci FVG - Delegato Federsanita Anci Nazionale
Paolo BINELLI - Presidente ALICE Italia Onlus (associazione lotta ictus)
Maurizio DORE- Direttore Generale AsL To 5 di Chieri(Torino) coordinatore gruppo lavoro
Tiziana DEL FABBRO - Segretario generale Federsanita Anci Fvg
Emanuele VENDRAMIN -CERISMAS, Centro di ricerche e studi in management sanitario
Aggiornata il 11 febbraio 2014