III Commissione: audizione assessore sanità Telesca
12 giugno 2013
Audizione in III Commissione, presieduta da Franco Rotelli (PD), dell'assessore alla salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, Maria Sandra Telesca, che ha sintetizzato i temi più urgenti "trovati sul tavolo" ascoltando poi osservazioni, domande, sollecitazioni dei consiglieri ai quali ha fornito alcune prime risposte.
La riforma sanitaria - ha esordito - non è il solo tema scottante, ma certo è quello con la T maiuscola, da inquadrare nei contesti normativo e della riduzione delle risorse, guardando a quanto si fa sul territorio, al ruolo dei medici di base, ai servizi al cittadino. Altro tema cardine è quello del sistema informativo: qualsiasi cosa si vada a fare, non si può prescindere da un buon sistema informativo, e bisogna metter mano ai punti deboli che ci sono. E, poi, il territorio: la revisione della rete ospedaliera e dei percorsi diagnostici, ma anche le nuove tecnologie. Su tutto la necessità di razionalizzare le risorse. E se un adempimento imposto alle Regioni è la riduzione della spesa del personale, punto sul quale il Friuli Venezia Giulia è penalizzato, l'assessore ha parlato anche dei tagli dei contratti sui servizi che hanno penalizzato gli ospedali per dire che "in un dialogo con Roma bisogna tener conto di questo e vedere cosa si può fare: poter decidere autonomamente sarebbe una punto di forza".
Tre i piani presenti nella riforma: il materno infantile, la centrale unica del 118, l'oncologico. Temi sui quali riflettere insieme e sviluppare il confronto, ponendo attenzione alla questione del metodo - ha sottolineato ancora Telesca indicando la tempistica: entro ottobre un documento sulle linee guida generali, non solo di sanità, per poi aprire un confronto con tutti gli attori del settore, autonomie locali, amministratori, operatori, perché una riforma di un certo tipo dovrà toccare anche la sfera del rapporto di lavoro delle persone.
In fatto di governance, il tema della centrale è quello degli acquisti delle aziende del servizio sanitario regionale. Sarebbe opportuno ricreare una piattaforma autonoma che gestisca acquisti ma anche logistica, che è fondamentale. Inoltre, uscendo dal servizio sanitario in senso stretto, Telesca ha citato una serie di altri punti tra cui la sanità penitenziaria, l'accreditamento dei percorsi delle RSA, gli ospedali psichiatrici giudiziari.
Un canovaccio di questioni sul quale si sono innestati gli interventi dei consiglieri.
Gino Gregoris (Citt), ha chiesto se sia possibile arrivare a un testo unico riguardante la protezione sociale; Valter Santarossa (AR) ha sottolineato la necessità di spostare l'attenzione dall'ospedale al territorio riequilibrando il rapporto; per Mauro Travanut (PD), per il quale fondamentale è difendere l'autonomia guadagnata negli anni '90, importante la riforma delle aziende e la definizione del loro numero. Revisione della rete ospedaliera e dei piccoli ospedali, al centro dell'intervento di Roberto Novelli (Pdl,) mentre Renata Bagatin (PD) ha toccato i temi dell'autosufficienza, delle malattie professionali e della sicurezza, sottolineando che welfare significa fattore di sviluppo e di occupazione femminile in particolare.
Occorre un modello unico per i diversi distretti, secondo Silvana Cremaschi (PD), che ha sostenuto la necessità di partire dai bisogni delle persone, con un'attenzione particolare per i bambini, cui garantire nascita in sicurezza e vita in famiglia (la nostra regione è quella con il maggior numero di bambini in comunità fuori regione), accesso alla scuola, cure in ambiente pediatrico.
La questione dei ticket, insieme agli aspetti specifici relativi l'ospedale di Pordenone, nell'intervento di Mara Piccin (LN) mentre Bruno Marini (Pdl) ha evidenziato il problema del mantenimento delle strutture obsolete e della riqualificazione del polo ospedaliero di Cattinara.
Da Stefano Pustetto (SEL) la richiesta, tra l'altro, che le aziende sanitarie abbiano bilanci confrontabili, per una valutazione di chi ottiene i risultati migliori. Andrea Ussai (M5S), soddisfatto per le linee date dall'assessore, sono importanti la revisione del sistema informativo, la riqualificazione delle strutture, la prevenzione e la relazione salute ambiente. Giovanni Barillari (Misto) ha chiesto chiarimenti sull'ambito del distretto, sul Centro servizi condivisi, sull'hospice di Udine; infine, il presidente Rotelli ha sottolineato che la riforma sarà ragionevole se risolverà il rapporto tra ospedale e territorio, ma accanto a ciò è indispensabile un'interfaccia tecnica che si ponga come elemento di terziarietà.
Alle osservazioni e alle domande poste dai consiglieri, l'assessore ha risposto anche in termini puntuali, ma l'attenzione è stata confermata per quanto riguarda la semplificazione, i percorsi diagnostici, la prevenzione, il rapporto coni medici di base. E, sulla riforma - ha concluso - mi piacerebbe fare una legge che dia il quadro complessivo: discuteremo insieme le linee guida. Tecnici o politici, il vero problema è superare le difficoltà, con assunzione di responsabilità e attenzione al bene comune - ha sottolineato ricordando che sul tema dell'autonomia è già stato chiesto un incontro con il ministro della sanità.
Aggiornata il 17 giugno 2013