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Comitato per i Diritti delle Persone con Disabilità, a Ginevra ONU bacchetta l'Italia. Zoccano, Consulta Disabili FVG, esempio da seguire.

Redazione

30 agosto 2016

A Ginevra, si è riunito a fine agosto, il Comitato per i Diritti delle Persone con Disabilità, per esaminare il report italiano in merito
all’attuazione di quanto stabilito dalla Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità.

Le osservazioni del Comitato giungeranno il prossimo due Settembre, ma possono già essere enunciati alcuni rilievi fatti per la disparità di accesso ai servizi sul territorio.

I portavoce dei ministeri italiani hanno presentato alcuni dati, come quelli di Gianludovico De Martino, del dicastero per gli Affari Esteri e
la Cooperazione Internazionale. Nella sua relazione si dice che l’Italia abbia messo a diposizione quasi 17 miliardi di Euro l’anno per le
persone con Disabilità da affiancare al miliardo e 700.000 euro già dati dai Comuni. Per il Ministero dell’Istruzione, si parla di poco meno di
sei miliardi e mezzo per i docenti di sostegno, assieme ad altri 700.000 per gli assistenti educativi e di comunicazione. Si è parlato inoltre di
un modello senza precedenti, per il sostegno alla vita indipendente che sarà presentato tra un anno, mentre a breve seguirà una seconda parte di intervento, prevista per i primi giorni del mese di settembre.
Il Comitato Internazionale, pur apprezzando il lavoro svolto dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con
Disabilità e il percorso delineato per mettere in atto la Convenzione ONU, esprime diversi timori in primo luogo per le discrepanze rilevate
tra diverse realtà regionali, che si traducono con un diverso approccio all’accessibilità. In pratica, il Comitato ha sottolineato la necessità
di creazione di un centro di riferimento per le persone con disabilità su tutto il territorio nazionale, regione per regione, per avere pari 
trattamento e omogenee disposizioni in materia di accessibilità. E’ stato chiesto all’Italia di porre le basi per fornire precocemente ai
bambini con disabilità, azioni e sostegno, al fine di ridurre le differenze ancora esistenti e far sentire ognuno partecipe della vita
sociale a tutti gli effetti. Secondo Vincenzo Zoccano, Presidente della Consulta Regionale per il Friuli Venezia Giulia delle Associazioni delle
Persone Disabili e delle loro famiglie, il problema italiano in merito all’applicazione dei principi della Convenzione Onu è da ascrivere alla
scarsa comunicazione tra Ministeri: “ Ne deriva che spesso, afferma Zoccano, Esecutivo e Legislatore non possono seguire un discorso
politico omogeneo sulla Disabilità per la mancanza di comune cognizione di quanto chiesto dalle associazioni di rappresentanza e categoria.” “Da rappresentante italiano del Forum Nazionale per la Disabilità e come Presidente della Consulta del Friuli Venezia Giulia, ho chiesto al Comitato ONU di promuovere e ottenere un Coordinamento nazionale che possa fungere da impulso e controllo sull’attività ministeriale, che comprenda innanzitutto più dialogo e coordinamento tra le parti.”
Zoccano ha chiesto infine, la creazione di un Dipartimento per le Politiche della Disabilità, in seno al la Presidenza del Consiglio dei
Ministri: unico strumento che possa rendere finalmente operative le politiche per le Persone con Disabilità, proprio come naturale
continuazione dell'importante attività avviata dalla Consulta del FVG, ancora unico esempio di coordinamento e parere consultivo in tema di
norme sulla Disabilità, che attende di essere esportato su tutto il territorio nazionale.

Aggiornata il 31 agosto 2016