Ciriani, diffondere la cultura della donazione degli organi
25 settembre 2012
" Nel Friuli Venezia Giulia molta strada è già stata fatta nella donazione degli organi e dei trapianti, raggiungendo risultati significativi, ma bisogna insistere nell'impegno di diffondere la cultura della donazione e per questo è preziosa la collaborazione fra istituzioni e associazioni di volontariato".
Lo ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Luca Ciriani, intervenuto stamani a Udine ai lavori del convegno su " Organizzazione della Donazione di organi nelle regioni di Alpe Adria", organizzato dall'ADO-FVG e dal Centro regionale Trapianti.
Dai vari interventi di esperti, medici e responsabili di associazioni di volontariato, è emersa la realtà della donazione e dei trapianti in Italia, Austria, Slovenia e Croazia.
Da parte sua il vicepresidente Ciriani ha messo in evidenza la realtà nel Friuli Venezia Giulia sostenendo che " la donazione e il trapianto degli organi passa attraverso un complesso e articolato sistema che vede due percorsi paralleli: quello del donatore e quello del ricevente che solo alla fine si intersecano grazie ai sistemi di coordinamento".
" Il Friuli Venezia Giulia - ha continuato Ciriani - è da anni ai primi posti in Italia nella donazione grazie al silenzioso lavoro fatto quotidianamente nei reparti delle Aziende Sanitarie della regione, soprattutto nelle rianimazioni, e alla diffusa cultura della solidarietà che alimenta tutto il percorso della donazione di organi/tessuti, ma anche di sangue, di midollo e di sangue del cordone ombelicale".
Questo ha consentito ai Centri di Trapianto della regione di effettuare oltre 1720 trapianti dall'inizio dell'attività a oggi con una media di oltre 100 trapianti/anno di cui nel 2011: 26 di cuore, 30 di fegato, 56 di rene e 1 di pancreas. Al 31 agosto 2012 sono stati effettuati in regione 15 trapianti di cuore, 13 di fegato, 30 di rene.
Il Friuli Venezia Giulia fa parte della rete nazionale trapianti e della macro area del NITp (Nord Italia Transplant programme) con Lombardia, Liguria, Veneto, Marche, Prov. Autonoma di Trento. " Nel 2005 - ha ricordato il vicepresidente - è stato istituito il Centro Regionale Trapianti, struttura di coordinamento delle attività complesse di donazione e trapianto di organi tessuti e cellule, a cui, sulla base della normativa europea, sono affidati i compiti di autorità competente e di controllo della sicurezza delle procedure".
L'organizzazione così strutturata ha permesso di ottimizzare il lavoro di tutti i professionisti, sia regionali che extraregionali, che intervengono nel percorso del 'procurement', trasformando l'organizzazione delle singole strutture in organizzazione di rete. In questo ambito, per potenziare la rete anche in ambito europeo, risulta determinante che vi sia condivisione tra i modelli organizzativi dei coordinamenti alla donazione nelle regioni contermini, relativamente al procurement, alla sicurezza, anche alla luce delle Direttive Europee in materia.
Concludendo, Ciriani ha affermato che " l'attenzione della Regione in materia di donazioni e trapianti è stata, è e sarà sempre una priorità, ma essa da sola poco può incidere se non è accompagnata da una sempre più estesa e condivisa cultura della donazione. Ringrazio perciò sia gli organizzatori di questo convegno che consente di fare il punto della situazione in un area più vasta di quella strettamente regionale, sia le associazioni di volontariato per la loro opera sussidiaria a quella delle istituzioni". ARC/NNa
Aggiornata il 16 maggio 2013