Ci sono mille cuori di donne da salvare in Fvg entro il 2022
20 novembre 2018
Cristina Savi
Mille cuori di donne da salvare, in Friuli Venezia Giulia, entro il 2022: è la sfida lanciata a Pordenone - città (e territorio) che vuole avere una marcia in più rispetto a tutto ciò che riguarda l'universo femminile, salute compresa - ieri nel corso del convegno "Il cuore delle donne. Salute, medicina di genere e ruolo dell'informazione", organizzato nell'auditorium della Regione, inserito nell'ampio programma che accompagna la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Le mille donne sono quelle che muoiono in più, ogni anno, in regione, rispetto agli uomini (tremila contro duemila), per malattie cardiovascolari. Patologia che per le over 50, in generale, rappresenta la prima causa di mortalità, superando di gran lunga tutte le neoplasie.Da qui la sollecitazione venuta da Paola Ferrari, presidente Nfbpwc Houston, che in marzo ha presentato, assieme allo Houston Methodist De Bakey Heart & Vascular Centre, uno dei più prestigiosi istituti al mondo per questi temi, il progetto, rivolto alle donne del pianeta, per battere i rischi delle patologie cardiache. È, questa, una delle sfide più importanti legate alla medicina di genere e cioè alla necessità, non più rinviabile, di introdurre diagnosi, cure e soprattutto prevenzione che tengano conto dell'influenza del sesso sulla salute. Una sfida che ha bisogno, per essere vinta, di investimenti, strategie, programmi interdisciplinari, formazione.
E di corretta informazione, per evitare la diffusione di stereotipi, pregiudizi e disuguaglianze, come hanno sottolineato Paola Dalle Molle e Cristiano Degano, rispettivamente consigliera nazionale e presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti, che con Daniela Pavan, direttrice della cardiologia di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo, formavano il comitato scientifico del convegno. E proprio Pavan già nel 2009 aveva attivato a San Vito la "cardiologia di genere", fra le prime in Italia, cui ha fatto seguito, in agosto, la nascita, nell'ambito dell'Aas 5, del gruppo di lavoro interdisciplinare "Go red for women", dedicato alla medicina di genere (fra le novità conseguenti: da novembre è stata introdotta al pronto soccorso, per gli accessi legati al dolore toracico, la richiesta di informazioni specificamente collegate al genere).Tanti gli intervenuti, ieri, fra i quali quelli di Guglielmina Cucci, assessore alle pari opportunità del Comune di Pordenone, Giuseppe Napoli, presidente Federsanità Anci Fvg, Giorgio Simon, direttore generale Aas 5, Alessandra Carè, dell'Istituto superiore di sanità, Fabio Samani (direzione centrale regionale salute), Annamaria Poggioli, presidente della commissione regionale pari opportunità, Paola Cogo, direttrice della Clinica pediatrica università di Udine, Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa, Luciana Ceciliot, presidente Fidapa di Pordenone, e Pierfrancesco Scatà, presidente del Lions club Naonis Pordenone.
Aggiornata il 20 novembre 2018