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Unicef: oltre 2,6 miliardi di persone non ha accesso a servizi igienico-sanitari

1 settembre 2004

Oltre 2,6 miliardi di persone, più del 40% della popolazione mondiale, non ha accesso a servizi igienico-sanitari di base e oltre 1 miliardo utilizza acqua raccolta da fonti idriche non sicure, ammonisce il Rapporto “Meeting the MDG Drinking Water and Sanitation Target - A Mid-Term Assessment of Progress” presentato da Unicef ed Oms.

Ogni anno le malattie diarroiche costano la vita a 1,8 milioni di bambini. Oltre 40 miliardi di ore lavorative vengono perse in Africa perchè devono essere impiegate nel trasporto dell’ acqua.

Le regioni in via di sviluppo, come l’ Africa Sub-sahariana, sono quelle più a rischio, ma il rapporto evidenzia tendenze preoccupanti negli stessi paesi industrializzati, dove la copertura idrica e di servizi igienico-sanitari si stima sia diminuita del 2% tra il 1990 e il 2002.

“In tutto il mondo milioni di bambini nascono in un contesto di emergenza silenziosa causata dalla penuria di beni primari” ha affermato il Direttore generale dell’ Unicef, Carol Bellamy.

Sulla base dei risultati finora ottenuti, il rapporto evidenzia due importanti previsioni circa il raggiungimento degli obiettivi del 2015: il traguardo globale per l’ accesso ai servizi igienici di base resterà vano per mezzo miliardo di persone, la maggior parte delle quali concentrate nelle aree rurali dell’ Africa e dell’ Asia, permettendo la diffusione di rifiuti e malattie, la morte di milioni di bambini. La seconda previsione è che il mondo è sulla giusta strada per conseguire il traguardo dell’ accesso all’ acqua potabile, ma la crescita della popolazione mondiale potrebbe superare i progressi realizzati, con 800 milioni di persone ancora costrette a far consumo di acqua contaminata nel 2015.

“Per raggiungere gli obiettivi del 2015, i paesi devono mettere in campo la volontà politica e le risorse economiche necessarie a creare infrastrutture igienico-sanitarie per il miliardo di nuovi abitanti dei centri urbani, riducendo al contempo di almeno un miliardo le persone che vivono prive di di accesso ai servizi igienici nelle aree rurali: se ciò non avverra”’, ha dichiarato il Direttore Generale dell’ Oms, Lee Jong-wook, “vi è il rischio di escludere milioni di persone, se non addirittura miliardi, dal processo di sviluppo”.

 

Fonte: ASCA

Aggiornata il 16 maggio 2013