Salute: Riccardi, impegno di tutti per garantire il sistema
18 marzo 2019
Udine, 18 mar - "In dieci mesi di legislatura abbiamo modificato il modello di governo del sistema sanitario e stiamo lavorando per proseguire a dare risposte al bisogno di salute del cittadino ma il sistema ha bisogno di cure da cavallo e le soluzioni a breve termine non ci sono. Già dal prossimo anno, con la riduzione delle aziende sanitarie, cambieranno i flussi, ovvero i percorsi dei pazienti verso le strutture sanitarie, e verrà modificato anche il rapporto fra l'ospedale di rete e l'hub. Un forte impegno sarà dedicato, poi, al dialogo fra il sistema ospedaliero e territoriale".
Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, al convegno moderato dal giornalista Paolo Mosanghini e promosso da Federsanità Anci Fvg, Comune di Udine, Ufficio Città Sane Udine e Capla Fvg su 'Riordino del sistema sanitario e politiche sociali in Fvg. Cosa cambia per i cittadini', oggi in municipio a Udine.
"Abbiamo lavorato sul modello organizzativo - ha aggiunto Riccardi - per dare risposte ai cittadini in un quadro che prevede pochi medici, risorse bloccate e una società in cui si è allungata l'aspettativa di vita, grazie alla scienza e a migliori modi di vivere, che richiede risposte organizzative diverse per affrontare le cronicità".
Fra i problemi del sistema salute Riccardi ha citato il ritardo del sistema informativo e la mancata formazione sulla classe media manageriale all'interno delle Aziende. Sul punto, il vicegovernatore ha sottolineato la necessità di investire "perché ci sono qualificate professionalità che possono crescere e garantire una nuova stagione al sistema sanitario regionale".
Un altro dei temi affrontati da Riccardi ha riguardato l'esigenza di spostare i servizi al di fuori degli ospedali. "Per farlo - ha spiegato - i distretti dovranno avere maggiore capacità di offrire prestazioni specialistiche ed il sistema pubblico dovrà incrementare la quota di convenzionamento con i privati che ora si attesta al 3,8% contro il 15% del Veneto e il 30% della Lombardia".
Il vicegovernatore ha invitato, infine, la platea ad una riflessione: "abbiamo ancora delle situazioni da riordinare ma serve un'alleanza fra tutti per comprendere anche quelle scelte che possono sembrano ingiuste ma che sono volte a garantire a ciascuno di noi il sistema della salute". ARC/LP/ppd
Aggiornata il 18 marzo 2019