Malati di gioco d'azzardo, spesi 6 milioni in un anno. I dati preoccupano l'amministrazione che lancerà una campagna informativa.
29 dicembre 2017
Allarme ludopatia anche a Maniago: una recente indagine a livello nazionale ha rilevato come nella città delle coltellerie vengano bruciati, ogni anno, qualcosa come 6,42 milioni di euro alle famigerate macchinette elettroniche. Una cifre enorme per una comunità dalle dimensioni ridotte e in cui l'età media, come in tutta la montana pordenonese, è piuttosto avanzata. Numeri che hanno fatto trasalire anche l'amministrazione comunale che ha già annunciato nuove misure per cercare di arginare il fenomeno. Governo cittadino che da tempo è impegnato in una lotta - per il momento impari - per fare informazione soprattutto tra i più giovani circa i rischi che si corrono avvicinandosi al mondo dell'azzardo, che siano Gratta e Vinci, scommesse in agenzia oppure on line, o appunto Slot machine. Nella cittadina pedemontana ne sono operative attualmente 93, cioè 6,2 apparecchiature ogni 100 abitanti. L'idea di rilanciare una campagna sulla pericolosità di comportamenti che possono degenerare in ludopatia era nata in realtà alcuni mesi fa sulla scorta della grossa vincita registrata in una ricevitoria locale al Gratta e Vinci Turista per sempre. Un colpaccio da 1,8 milioni di euro totali - seppur i soldi siano dilazionati nell'arco di 20 anni -, che aveva fatto molto clamore e che aveva anche portato, sulla scorta dell'entusiasmo per un simile risultato, ad incrementare sensibilmente l'acquisto di quel tipo di lotteria instantanea. Anche alla luce dei dati riguardanti la nuova indagine sulle slot machine - da cui risulta che la spesa procapite annuale dei maniaghesi è pari a 546 euro - gli esperti hanno diffuso un monito e un appello a segnalare situazioni anomali che possono magari colpire persone che vivono da sole: «Esistono situazioni famigliari molto diverse - hanno ricordato - che possono favorire o meno l'emergere di questi fenomeni. Chi convive può essere smascherato più facilmente perché magari non riesce a far fronte alle proprie spese personali, mentre quanti vivono da soli sono soggetti a minori controlli. Spesso le persone anziane, proprio perché sole, si avvicinano a queste slot machine oppure acquistano Gratta e Vinci in quantità enorme, alla ricerca continua del colpo di fortuna. Bisogna intervenire subito perché i casi di famiglie rovinate sono in continuo aumento». Nei prossimi mesi partirà così l'ennesima campagna istituzionale che vedrà tutti i Comuni dell'Uti - e gli esperti dell'Azienda sanitaria - schierati per fare prevenzione rispetto al fenomeno. Anche perché è ben chiaro a tutti che la dimensione per chi è rimasto invischiato in questa patologia è ben maggiore di quanto non dica la media statistica. Quei 542 euro a persona contengono anche una miriade di persone che alle slot non si sono mai avvicinati in vita loro: ciò significa che molti maniaghesi perdono l'intero stipendio nelle macchinette mangiasoldi.
Lorenzo Padovan
Aggiornata il 29 dicembre 2017